Ampulomet

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Ampulomet
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Ampulomet
Ampulomet e relativo proiettile (in primo piano sulla sinistra, a destra è visibile una mitragliatrice PM M1910)
Produzione
Entrata in servizio1941
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L'Ampulomet (in russo 125-мм ампуломёт образца 1941 года?, 125-mm ampulomët obrazca 1941 goda; lett. "lanciatore di fiale/ampolle") era un'arma anticarro della Seconda Guerra Mondiale di origine sovietica che lanciava un proiettile incendiario sferico, realizzato in vetro, di 125 mm di diametro.[1][2]

L'arma fu introdotta tra le file dell'Armata Rossa nel 1941: tuttavia si rivelò presto obsoleta, e il suo impiego cessò progressivamente già dal 1942.[3]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Soldati finlandesi testano un Ampulomet catturato (1941).

L'arma consisteva in un tubo a canna liscia con una culatta grezza montata su un piedistallo a forma di Y che ruotava su dei perni per permetterne l'elevazione. Sulla culatta erano inoltre presenti due maniglie per elevare e traslare l'arma e un semplice clinometro per la mira e il calcolo della distanza del bersaglio. Una carica esplosiva di polvere nera veniva inserita nella canna e fatta esplodere tramite un percussore per dare spinta al proiettile.[4]

Il proiettile era rappresentato da una fiala sferica di vetro denominata AZh-2. Le fiale erano riempite con una miscela incendiaria nota come KS, composta all'80% di fosforo e al 20% di zolfo, che si accendeva se esposta all'aria.

La miscela una volta incendiata creava una fiamma brillante e un denso fumo bianco, e bruciava per un massimo di tre minuti a temperature comprese tra 800 e 800–1 000 °C (1 470–1 830 °F). Il liquido in fiamme, coprendo il carro nemico, filtrava attraverso le fessure per la visione e le griglie del motore portando al soffocamento e all'ustione dell'equipaggio, oltre alla possibilità di raggiungere il serbatoio e i depositi di munizioni innescando l'esplosione degli stessi.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Círculo Militar (Buenos Aires Argentina), Revista militar, Calle de Viamonte., 1945, p. 562. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  2. ^ Gordon L. Rottman, Soviet rifleman, 1941-45, Osprey, 2007, p. 30, ISBN 978-1-84603-127-4, OCLC 144225904. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  3. ^ Steve Noon e Martin Windrow, World War II infantry anti-tank tactics, Osprey Publishing, 2005, p. 47, ISBN 1-84176-842-1, OCLC 57061535. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  4. ^ Terry Gander, Infantry, mountain, and airborne guns, Arco, 1975, p. 63, ISBN 0-668-03819-5, OCLC 2067391. URL consultato l'11 marzo 2023.
  5. ^ (EN) Yury Natzvaladze, The Trophies Of The Red Army During The Great Patriotic War 1941-1945, vol. 1, Land O'Sun Printers, 1996, pp. 31-34.

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