Amaggi

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Gruppo Amaggi
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StatoBandiera del Brasile Brasile
Forma societariaAzienda privata
Fondazione1977
Fondata daAndré Maggi
Sede principaleCuiabá
Controllate
  • Amaggi Energia
  • Amaggi Logística e Operações
  • AMAGGI & LD Commodities
  • AMAGGI Serviços Financeiros
  • AMAGGI Agro
  • Unitapajós
Persone chiave
  • Blairo Maggi (azionista)
  • Judiney Carvalho (Pres. Executivo)
  • Pedro Jacyr Bongiolo (Pres. do Conselho)
SettoreTrading, Logistica, Produzione agricola
ProdottiAgricoltura, Navigazione, Trading, Sementi, Energia, Finanza
Dipendenti6 000 (2017[1])
Sito webamaggi.com.br/

Gruppo Amaggi è una società commerciale brasiliana impegnata nella coltivazione della soia, di proprietà di Lucia Borges Maggi, del figlio Blairo Maggi e delle quattro sorelle, eredità costruita in famiglia con il patriarca André Antonio Maggi (1927-2001).[2] Con sede nella città di Cuiabá, Amaggi è una delle principali società agroalimentari in America Latina e ha sedi in 7 paesi. Oltre al commercio, la società ha filiali nei settori delle sementi, del trasporto fluviale, della lavorazione della soia, della produzione di energia e nell'area finanziaria. È il più grande produttore privato di semi di soia al mondo[3][4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Violazioni umanitarie[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine degli anni '80[5], secondo un documento riservato della Polizia Federale (DPF) del Mato Grosso, nella fattoria denominata Gleba Jarinã di André Maggi, furono trovati lavoratori in una situazione simile alla schiavitù. Nel rapporto, ottenuto dall'Istituto brasiliano per la difesa forestale (IBDF), un ente precedente all'IBAMA, che sovrintendeva alla deforestazione illegale della proprietà, uno dei lavoratori ha riferito di essere stato frustato da un appaltatore di André Maggi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sustainability Report 2017, su amaggi.com. URL consultato il 20 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2021).
  2. ^ Família do senador Blairo Maggi entra na lista de bilionários da Forbes, su Estado de Minas, 11 Aprile 2014. URL consultato il 7 settembre 2016.
  3. ^ Paving the Amazon with Soy - corpwatch, su corpwatch.org. URL consultato il 7 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2011).
  4. ^ (DE) Die brennende Lunge, su brasiliennachrichten.de. URL consultato il 7 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2019).
  5. ^ (ES) Pai do ex-ministro Blairo Maggi escravizou trabalhadores nos anos 80, diz relatório da PF, su dialogosdosul.operamundi.uol.com.br, 14 gennaio 2020.

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