Altare di Boulbon

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Altare di Boulbon
Retablo di Boulbon
Autoresconosciuto
Data1450 circa
Tecnicaolio su tavola trasferito su tela nel 1923
Dimensioni172×228 cm
UbicazioneMuseo del Louvre, Parigi

L'Altare di Boulbon o Retablo di Boulbon è un dipinto anonimo del terzo quarto del XV secolo e conservato dal 1904 al Museo del Louvre a Parigi in Francia[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La cicogna, ipotetica firma dell’artista.

L'Altare di Boulbon è stato ordinato verso il 1450 e dipinta nel terzo quarto del XV secolo, ma se ne ignora l’autore:

«[…] forse si tratta di un certo Chugoinot[2] ma parecchi esperti evocano forti analogie con il quadro dell’Incoronazione della Vergine di Enguerrand Quarton.- Jacques Bara[3]»

È in effetti contemporaneo di quadri similari realizzati ugualmente in Provenza, come l’Incoronazione della Vergine (1453-1454)[4], o la Pietà di Villeneuve-lès-Avignon (verso il 1455)[5], opere dipinte da Enguerrand Quarton.

Questo quadro proviene dalla Chiesa di San Marcellino di Boulbon (Bocche del Rodano), alla quale sarebbe stato donato Collegiale di Sant'Agricola di Avignone.

È segnalato in occasione di una visita pastorale del 1655:

«1655: cappella di San Marcellino: l’altare maestro è ornato di un quadro molto antico e assai bello [...]»

Nel 1882 è trasferito nella nuova chiesa di San Giuseppe, costruita nel 1875. Assai danneggiato e non potendo la parrocchia farlo restaurare, è venduto per la somma di cinquemila franchi-oro[6].

Finalmente, nel 1904, è donato al museo del Louvre dal comitato dell’esposizione dei primitivi francesi[7]. Poiché il suo stato necessitava di un massiccio intervento, è trasferito su tela nel 1923. Si trova ormai esposto con i primitivi provenzali nel palazzo Richelieu, secondo piano, sala 5.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il quadro rappresenta il donatore inginocchiato, Jean de Montagnac, canonico di Sant’Agricola, presentato dal vescovo Agricola di Avignone, che gli posa la mano sulla testa, alla Santa Trinità composta da Dio Padre, dalla Colomba e da Gesù Cristo. La colomba, simbolo dello Spirito Santo, collega Dio, la cui figura appare in una finestra, e il Cristo, al centro, in piedi nella sua bara, con le mani giunte e con i segni della Crocifissione, nella postura iconografica dell'Uomo dei dolori, ma con gli occhi socchiusi così come la bocca.

La pala è divisa in due dall’immagine di Cristo: “alla sua sinistra un mondo di sofferenze e di tenebre, alla sua destra la vita e la luce”[6].

Sulla destra, si scorge un fondo di paesaggio rappresentante Avignone.

Posteriormente sono stati aggiunti, rispettivamente a sinistra e a destra del quadro, gli stemmi del capitolo di Sant’Agricola (cicogna d’argento che tiene nel becco un serpente) e del papa Giovanni XXII.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Retable de Boulbon, su www2.culture.gouv.fr. URL consultato l'8 agosto 2019.
  2. ^ (FR) « Petite cigogne », la cigogne peinte en bas à droite du tableau pouvant être une signature.
  3. ^ (FR) Jacqes Bara, Art religieux Le retable de Boulbon (PDF), su suaire-turin.fr. URL consultato l'8 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2016).
  4. ^ Villeneuve-lès-Avignon, Museo Pietro di Lussemburgo.
  5. ^ Parigi, Museo del Louvre.
  6. ^ a b c (FR) Les Amis du Vieux Boulbon, su amisduvieuxboulbon.blogspot.com, 2 marzo 2012. URL consultato l'8 agosto 2019.
  7. ^ (FR) Le Retable de Boulbon, su cartelfr.louvre.fr. URL consultato l'8 agosto 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fernand de Mélysem, « Le retable de Boulbon au Louvre et le miniaturiste Chugoinot à Aix-en-Provence », in Monuments et mémoires de la Fondation Eugène Piot, Année 1906, Volume 13, n°1, pp.85-106.

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