Ali bin Abd Allah Al Mu'alla

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Ali bin Abd Allah Al Mu'alla
Emiro di Umm al-Qaywayn
In carica1853 –
1873
PredecessoreAbd Allah I bin Rashid
SuccessoreAhmad I bin Abd Allah
Altri titoliSceicco
Morte1873
DinastiaAl Mu'alla
PadreAbd Allah I bin Rashid Al Mu'alla

Ali bin Abd Allah Al Mu'alla (in arabo علي بن عبد الله المعلا?; ... – 1873), è stato emiro di Umm al-Qaywayn dal 1853 al 1873.[1]

La data di inizio del regno è incerta, ma è generalmente accettato che cominciò del 1830, poco dopo che suo padre firmò la tregua marittima. Ali nel 1856 ratificò l'"ulteriore impegno per la soppressione del commercio di schiavi" e nel 1864 un trattato che sottoscriveva la protezione della linea e delle stazioni del telegrafo britannico.[2]

Ali bin Abd Allah regnò in un periodo in gran parte pacifico nella storia spesso turbolenta di Umm al-Qaywayn, resistendo anche alle imprecazioni di Thuwayni bin Sa'id, sultano di Mascate e Oman, che voleva allearsi con Abu Dhabi e Umm al-Qaywayn contro l'emiro di Sharja Sultan I bin Saqr al-Qasimi, che si era guadagnato un rimprovero dagli inglesi per i suoi intrighi contro Thuwayni bin Sa'id.[3] Questa politica si rivelò perdente anche quando altri leader degli Stati della Tregua diedero il loro sostegno a Thuwayni bin Sa'id. Nell'ottobre del 1870 nella battaglia di Dhank Abu Dhabi, Dubai, Ajman e Ras al-Khaima, così come i Bani Qitab e i Na'im, si scontrarono con Sultan I. Umm al-Qaywayn rimase neutrale.[4]

Dopo aver condotto una vita pacifica, morì serenamente nel 1873[1] e gli succedette il fratello minore, Ahmad.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Zahlan, Rosemarie Said., The Origins of the United Arab Emirates : a Political and Social History of the Trucial States., Taylor and Francis, 2016, p. 36, ISBN 978-1-317-24465-3, OCLC 945874284.
  2. ^ John Lorimer, Gazetteer of the Persian Gulf, British Government, Bombay, 1915, p. 725.
  3. ^ John Lorimer, Gazetteer of the Persian Gulf, British Government, Bombay, p. 728.
  4. ^ John Lorimer, Gazetteer of the Persian Gulf, British Government, Bombay, 1915, p. 729.