Alessandro Vespignani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Alessandro Vespignani

Alessandro Vespignani (4 aprile 1965) è un fisico italiano noto per il suo lavoro sulle reti complesse, sulla teoria delle reti applicata ai modelli matematici in epidemiologia, sulle applicazioni dell'epidemiologia computazionale, nonché per gli studi delle proprietà topologiche di Internet.

È Sternberg Family Distinguished University Professor of Physics, Computer Science e Health Sciences presso la Northeastern University,[1] dove è direttore del Network Science Institute. Insieme al suo team ha contribuito all'analisi di modelli matematici e computazionali su diversi focolai di malattie, tra cui l'influenzavirus A sottotipo H1N1 del 2009, l'epidemia di Ebola nell'Africa occidentale, l'epidemia di Zika e la pandemia di COVID-19.

Vespignani è autore, insieme a Romualdo Pastor-Satorras, del libro Evoluzione e struttura di Internet. Insieme ad Alain Barrat e Marc Barthelemy ha pubblicato nel 2008 la monografia Dynamical Processes on Complex Networks.

È fratellastro della giornalista Veronica Gentili.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vespignani ha conseguito la laurea e il dottorato di ricerca in fisica presso l'Università di Roma “La Sapienza”, rispettivamente nel 1990 e nel 1993. Dopo gli studi di post-dottorato presso l'Università Yale e l'Università di Leida ha lavorato presso il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam di Trieste per cinque anni e brevemente presso l'Università di Paris-Sud, prima di trasferirsi all'Università dell'Indiana nel 2004[2] e poi alla Northeastern University nel 2011.[3]

Il suo lavoro ha spaziato per diverse aree della fisica, tra cui la caratterizzazione dei fenomeni di non equilibrio e le transizioni di fase, l'informatica, la scienza delle reti e l'epidemiologia computazionale. Egli definisce le sue ricerche attuali incentrate su "l'applicazione interdisciplinare di metodi di simulazione statistica e numerica nell'analisi dei fenomeni epidemici e di diffusione e nello studio delle reti biologiche, sociali e tecnologiche".[4]

Conosciuto soprattutto per il suo lavoro su reti complesse, di particolare rilievo è la sua pubblicazione scritta con Romualdo Pastor-Satorras, in cui i due hanno dimostrato che per una malattia che si propaga su una rete senza scala la probabilità di trasmissione o l'infettività necessaria per sostenere un focolaio tende a zero nel limite di una rete di grandi dimensioni. I lavori di Vespignani sulla modellazione della diffusione spaziale delle epidemie includono la modellazione realistica e basata sui dati delle malattie infettive emergenti,[5] e sui contributi all'epidemiologia computazionale sviluppando strumenti specifici per l'analisi della diffusione globale delle epidemie.[6][7]

Durante la pandemia di COVID-19 il gruppo di ricerca guidato da Vespignani ha studiato[8] il modo in cui i viaggi e la quarantena abbiano influenzato le dinamiche di diffusione della SARS-CoV-2.[9] L'analisi dei modelli ha mappato la dispersione precoce delle infezioni e le finestre temporali dell'introduzione della SARS-CoV-2 e dell'inizio della trasmissione locale in Europa e negli Stati Uniti,[10] dimostrando che i focolai nascosti si stavano diffondendo in maniera quasi completamente inosservata nelle principali città degli Stati Uniti.[11] La ricerca Vespignani ha contribuito anche alla previsione delle dinamiche della COVID-19[12][13] e all'analisi di diversi scenari di intervento.[14]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Vespignani è membro dell'American Physical Society e della Network Science Society. Dal 2011 fa parte dell'Academia Europaea (sezione Fisica e Ingegneria).

  • Premio Aspen Institute Italia[15] per la ricerca scientifica e per la collaborazione tra Italia e Stati Uniti, 2016
  • Dottorato Honoris Causa presso l'Università tecnica di Delft, 2017
  • Premio John Graunt per gli straordinari risultati in una delle scienze della popolazione, 2018[16]
  • Premio scientifico senior della Complex Systems Society per i contributi eccezionali alle scienze dei sistemi complessi e delle reti, 2018 [17]
  • Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica, Associazione Italiana del Libro, 2019[18]
  • Premio Euler, Network Science Society, 2020[19]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Alessandro Vespignani, su MOBS Lab. URL consultato il 24 aprile 2023.
  2. ^ Scientist at Work: Alessandro Vespignani: IU News Room: Indiana University, su newsinfo.iu.edu. URL consultato il 24 aprile 2023.
  3. ^ (EN) Alessandro Vespignani, su Northeastern Global News. URL consultato il 24 aprile 2023.
  4. ^ Alessandro Vespignani, su scholar.google.com. URL consultato il 24 aprile 2023.
  5. ^ (EN) Center for Inference and Dynamics of Infectious Diseases, su Center for Inference and Dynamics of Infectious Diseases. URL consultato il 24 aprile 2023.
  6. ^ GLEAM Project, su gleamviz.org. URL consultato il 24 aprile 2023.
  7. ^ (EN) Using the power of prediction to halt Ebola in its tracks, su PBS NewsHour, 11 giugno 2015. URL consultato il 24 aprile 2023.
  8. ^ (EN) Benedict Carey, Mapping the Social Network of Coronavirus, in The New York Times, 13 marzo 2020. URL consultato il 24 aprile 2023.
  9. ^ (EN) vol. 368, DOI:10.1126/science.aba9757, ISSN 0036-8075 (WC · ACNP), PMID 32144116, https://oadoi.org/10.1126/science.aba9757.
  10. ^ (EN) Jessica T. Davis, Matteo Chinazzi e Nicola Perra, Cryptic transmission of SARS-CoV-2 and the first COVID-19 wave, in Nature, vol. 600, n. 7887, 2 dicembre 2021, pp. 127–132, DOI:10.1038/s41586-021-04130-w. URL consultato il 24 aprile 2023.
  11. ^ (EN) Benedict Carey e James Glanz, Hidden Outbreaks Spread Through U.S. Cities Far Earlier Than Americans Knew, Estimates Say, in The New York Times, 23 aprile 2020. URL consultato il 24 aprile 2023.
  12. ^ Estee Y. Cramer, Evan L. Ray e Velma K. Lopez, Evaluation of individual and ensemble probabilistic forecasts of COVID-19 mortality in the United States, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 119, n. 15, 8 aprile 2022, DOI:10.1073/pnas.2113561119. URL consultato il 24 aprile 2023.
  13. ^ (EN) CDC, Coronavirus Disease 2019 (COVID-19), su Centers for Disease Control and Prevention, 11 febbraio 2020. URL consultato il 24 aprile 2023.
  14. ^ Rebecca K. Borchering, Cécile Viboud e Emily Howerton, Modeling of Future COVID-19 Cases, Hospitalizations, and Deaths, by Vaccination Rates and Nonpharmaceutical Intervention Scenarios — United States, April–September 2021, in MMWR. Morbidity and Mortality Weekly Report, vol. 70, n. 19, 14 maggio 2021, pp. 719–724, DOI:10.15585/mmwr.mm7019e3. URL consultato il 24 aprile 2023.
  15. ^ (EN) Aspen Institute Italia Award for scientific research and collaboration between Italy and the United States - Aspen Institute Italia, su aspeninstitute.it. URL consultato il 24 aprile 2023.
  16. ^ (EN) John Graunt Award, su radboudumc.nl. URL consultato il 24 aprile 2023.
  17. ^ (EN) Complex Systems Society, su cssociety.org. URL consultato il 24 aprile 2023.
  18. ^ (EN) Albo d'oro, su Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica | Giancarlo Dosi. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2022).
  19. ^ NetSci – The Network Science Society, su netscisociety.net. URL consultato il 24 aprile 2023.
  20. ^ Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 24 aprile 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN74099888 · ISNI (EN0000 0001 0916 2047 · SBN MILV291225 · ORCID (EN0000-0003-3419-4205 · LCCN (ENn2003001963 · GND (DE173697003 · BNF (FRcb14590092x (data) · J9U (ENHE987007430122305171 · CONOR.SI (SL106849379 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003001963
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie