Ademaro di Narbona

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Ademaro
Visdomino di Narbona
In carica800 –
817
PredecessoreSturmione
SuccessoreQuixilà
Nascitaseconda metà dell'VIII secolo
Mortedopo l'812
ReligioneCattolicesimo

Ademaro di Narbona, Ademar in catalano e in spagnolo (seconda metà dell'VIII secolo – dopo l'812), è stato un nobile franco, conte di Narbona dall'800 fino almeno all'817.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Ademaro era un nobile franco, di cui non si conoscono gli ascendenti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La penisola iberica nell'814, con la marca di Spagna, da poco costituita

Probabilmente divenne conte di Narbona verso l'800, creato da San Guglielmo di Gellone, quando la Settimania cominciò ad entrare nell'orbita di influenza dei Franchi, comunque fu il primo conte carolingio di Narbona ad essere citato nelle cronache: secondo la Vita Hludowici Imperatoris[1], nell'anno 801, assieme Guglielmo di Gellone (Willelmus primus, signifier Hadhemarus), combatté i saraceni di al-Andalus[2].

Nell'804, Ademaro, con Borrell, conte d'Osona, sotto il comando di Berà, conte di Barcellona, partecipò alla prima spedizione contro Tortosa, guidata dal re d'Aquitania, Ludovico il Pio.

Nell'809, sempre secondo la Vita Hludowici Imperatoris[1], assieme a Berà, conte di Barcellona ed altri (Isembardum, Hudemarum, Beram, Burellum), fu tra i capi della terza spedizione dei Franchi contro la città di Tortosa[3].

Il 2 aprile 812, Carlomagno rilasciò una carta in cui citava tutti i conti della marca di Spagna, "Berane, Gauscelino, Gisclafredo, Odilone, Ermengario, Ademaro, Laibulfo et Erlino comitibus"[4].

Ademaro morì dopo l'812, ma non si conoscono né le cause né l'anno preciso.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Di Ademaro non si conosce né il nome della moglie né alcuna discendenza[5][6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Visdomino di Narbona Successore
Sturmione 800–817 Quixilà