The Ocean Cleanup: differenze tra le versioni

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The Ocean Cleanup (In italiano: La Pulizia dell'Oceano) è una fondazione il cui scopo è sviluppare tecnologie per l'estrazione dell'inquinamento causato dalla plastica dagli oceani e prevenire che ulteriori frammenti di plastica si immettano nelle acque oceaniche. L'organizzazione è stata fondata nel 2013 da Boyan Slat, un inventore e imprenditore olandese di origini croate[1][2] che ne è l'amministratore delegato. Dalla creazione della fondazione, questa ha ricevuto più di 31.5 milioni di dollari in donazioni da parte di sponsor, incluso il direttore generale di Salesforce.com Marc Benioff, il filantropo Peter Thiel, la fondazione di Julius Baer e Royal DSM.[3] The Ocean Cleanup ha anche raccolto più di 2 milioni di dollari con l'aiuto di una campagna di crowdfunding nel 2014.[4] Il quartier generale della fondazione è Delft, in Olanda.

Tecnologia

La rimozione di frammenti di plastica in mare aperto è ancora agli inizi. Alcune iniziative, come Project Kaisei, hanno usato navi con reti per catturare la plastica, principalmente a scopo di ricerca. The Ocean Cleanup propone un metodo passivo a larga scala per rimuovere i rifiuti marini all'interno o nelle prossimità dei vortici oceanici attraverso un sistema alla deriva galleggiante lungo 1–2 chilometri (0,62–1,24 mi), rallentato da un'ancora galleggiante a circa 600 metri di profondità. Un pannello rigido al di sotto del tubo galleggiante catturerà e raccoglierà i frammenti poco sotto la superficie. Questi sistemi a forma di "U" si sposteranno liberamente nel vortice subtropicale del Nord Pacifico e concentreranno la plastica verso un punto centrale dove potrà essere estratta da  navi ausiliarie che la porteranno sulla costa. Il primo sistema sarà installato a metà del 2018 e The Ocean Cleanup stima di poter ripulire il 50 percento della grande chiazza di immondizia del Pacifico entro 5 anni dal completamento delle installazioni che avverrà nel 2020.[5][6][7]

Progetti degni di nota

La Grande Spedizione

Attraverso una serie di spedizioni oceaniche, The Ocean Cleanup sta studiando la massa totale e la distribuzione dei frammenti di plastica negli oceani, e metodi, tecnologie e strumenti di riciclaggio della plastica oceanica che siano economicamente e tecnicamente sostenibili. Nell'agosto del 2015 ha lanciato la cosiddetta "Grande Spedizione" (in inglese: Mega Expedition), in cui una flotta di circa 30 navi ha attraversato la grande chiazza di immondizia del Pacifico usando reti a traino chiamate "manta trawls" per misurare la concentrazione e la dimensione e scala della distribuzione della plastica in quella zona.[8] I ricercatori, a bordo della nave madre RV Ocean Starr, hanno riportato di aver avvistato rifiuti di plastica di dimensione maggiore di quanto previsto nella grande chiazza di immondizia del Pacifico.[9] Secondo il sito web di The Ocean Cleanup, questa spedizione è stata condotta in preparazione di una pulizia della grande chiazza di immondizia del Pacifico su larga scala, che l'organizzazione intende iniziare nel 2020.[10]

La Spedizione Aerea

Nell'autunno del 2016, The Ocean Cleanup ha condotto una serie di voli di ricognizione lungo la grande chiazza di immondizia del Pacifico. Questa spedizione è stata chiamata "La Spedizione aerea" (in inglese: Aerial Expedition), ed è stata la prima indagine aerea effettuata su un'isola di immondizia nell'oceano. Lo scopo della spedizione era di quantificare i detriti di plastica più grandi nell'oceano, come le reti da pesca abbandonate chiamate "reti fantasma" (in inglese: ghost nets).  Le informazioni raccolte, combinate con le informazioni della "Grande Spedizione", sono servite a mappare l'inquinamento causato dai rifiuti di plastica nella grande chiazza di immondizia del Pacifico, e i risultati dovrebbero essere pubblicati nel 2017.

Per quantificare i detriti, The Ocean Cleanup ha usato una combinazione di osservatori umani e sensori. Ha usato un aereo da trasporto Lockheed C-130 Hercules, che ha volato a bassa velocità e bassa altitudine per permettere ai ricercatori di usare un sistema CZMIL (che utilizza la tecnica di telerilevamento LiDAR per creare un'immagine 3D delle reti fantasma), e il sistema SASI di scanner iperspettrale SWIR (che utilizza una telecamera ad infrarossi per rilevare la plastica nell'oceano), per documentare l'inquinamento della plastica nell'oceano.[11] Boyan Slat ha detto che l'equipaggio ha visto molta più plastica del previsto.[12]

Programma pilota

In una serie di test, una successione di modelli in scala di dimensioni sempre maggiori verranno installati in posizioni dell'oceano incrementalmente più complesse. Secondo Slat, The Ocean Cleanup ha effettuato test in ambiente controllato nel 2015.[13] Un segmento di 100 metri è stato sottoposto ad un test nel Mare del Nord, appena al largo delle costa olandese nell'estate del 2016.[14] Dopo due mesi, il test è stato interrotto, a causa di un guasto alle catene che collegavano un'asta al sistema di ormeggio.[15]

L'11 maggio del 2017, The Ocean Cleanup ha annunciato che il prossimo passo sarebbe stato un test di un nuovo sistema galleggiante nel nord del Pacifico nel 2017. Dopo aver costantemente migliorato il modello, The Ocean Cleanup stima di lanciare il suo primo sistema di pulizia a metà del 2018.[7][16][6] Aggiungendo gradualmente più sistemi, si aspettano di raggiungere il lancio a scala intera nella grande chiazza di immondizia del Pacifico entro il 2020.[17]

Indagine tramite applicazione mobile

Nella tarda metà del 2015, The Ocean Cleanup ha lanciato una app per iOS e Android, la "Visual Survey", che permette a chiunque su una barca nell'oceano di contribuire nel fornire dati. Lo scopo di questa app è di fornire agli scienziati la quantità, il tipo e la posizione dei rifiuti di plastica. L'app completa un periodo di osservazione di 30 minuti, durante i quali gli osservatori registrano i detriti che vedono. Questo sostituisce le indagini fatte su carta, e i dati saranno condivisi con altri scienziati, oltre che aiutare The Ocean Cleanup nelle sue scelte.

Critiche

Sono state sollevate diverse critiche e dubbi riguardo metodo, fattibilità, efficienza e ritorno di investimento, da parte della comunità scientifica nei confronti del sistema di The Ocean Cleanup.

  • L'organizzazione non-profit 5 Gyres sostiene che The Ocean Cleanup non abbia prodotto un "rapporto sull'impatto ambientale" sufficientemente approfondito, e non abbia esaminato alternative, ad esempio far raccogliere i rifiuti ai pescatori.[18] Boyan Slat sostiene che usare metodi convenzionali come navi e reti sarebbe inefficiente in termini di tempi e costi.[19] The Ocean Cleanup sta lavorando su studi sull'impatto ambientale con esperti esterni per asserire e minimizzare qualsiasi impatto ambientale la loro tecnologia possa avere.[20]
  • Marcus Eriksen e il suo entourage (2014) hanno scoperto che il 92% dei rifiuti di plastica nell'oceano è più piccola della microplastica e non può essere raccolta dal sistema di The Ocean Cleanup. Nello stesso studio però, si nota che la massa di plastica si trovi per la maggior parte nelle due classi di taglia più grande (86%).[21] L'obiettivo di The Ocean Cleanup è di raccogliere i detriti più grandi prima che si sgretolino fino a diventare microplastica.[22]
  • I ricercatori hanno ora trovato microplastica e fibre sintetiche congelate in carote di ghiaccio, abbondanti sul fondale marino, e su ogni spiaggia nel mondo. Nel loro percorso, queste passano attraverso il corpo di miliardi di organismi.[23]
  • L'organizzazione non-profit 5 Gyres sostiene che portare il sistema controcorrente porterebbe alla cattura di più plastica prima che si degradi e abbia un impatto sulle creature marine, e che sarebbe molto probabilmente meno costoso rispetto al sistema proposto da The Ocean Cleanup. Boyan Slat fa presente che pulire i vortici non è la soluzione per tutto l'inquinamento dovuto dalla plastica, e fermare l'origine del flusso è fondamentale.[18] Ciononostante, Boyan Slat dichiara che una soluzione non esclude l'altra. Pulendo ciò che resta nei vortici, The Ocean Cleanup può prevenire che i pezzi più grandi si sgretolino, diventando le più dannose microplastiche.[22]
  • Mark Noak sostiene che scoraggiare l'uso di plastica sarebbe più efficace a lungo termine, e la strategia di The Ocean Cleanup darà invece il via ad abitudini maggiormente nocive per l'ambiente.[24] Boyan Slat afferma che un progetto di pulizia possa potenzialmente rendere il problema visibile, e aiutare le persone a diventare coscienti del problema in generale. Potrebbe inoltre ispirare nuove tecnologie.[22]

Premi e riconoscimenti

The Ocean Cleanup e il suo amministratore delegato e fondatore Boyan Slat hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. Il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente ha premiato Slat con Champion of the Earth nel 2014,[25] il quale aveva precedentemente ricevuto il riconoscimento come uno dei 20 Giovani imprenditori più promettenti al mondo da Intel EYE50.[26] Nel 2015, Harald V di Norvegia ha premiato Slat col premio dell'industria marittima "Giovane Imprenditore", e The Ocean Cleanup Array è stato nominato Progetto di Design dell'anno dal London Design Museum.[27][28] Inoltre, nel 2015, il sistema Ocean Cleanup Array ha vinto l' INDEX: Award nel 2015[29][30] e il premio 2015 Fast Company Innovation By Design nella categoria Bene Sociale.[31] Foreign Policy ha riconosciuto Slat come uno dei 100 Pensatori Globali del 2015.[32] Nel 2016, The Ocean Cleanup ha vinto il premio Katerva, conosciuto anche come il "Premio Nobel per la Sostenibilità”. [33] The Ocean Cleanup è stato premiato con il premio Norwegian Shipowners’ Association's Thor Heyerdahl nel maggio del 2017.[34]

Fonti

  1. ^ (EN) HRVAT KOJI ČISTI OCEANE Moj tata živi u Istri, a ja sam s ušteđevinom od 200 € ostvario san, in jutarnji.hr.
  2. ^ Nizozemac hrvatskog podrijetla izumio sustav koji elimira plastični otpad iz mora, su monitor.hr.
  3. ^ (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, The Ocean Cleanup Raises 21.7 Million USD in Donations to Start Pacific Cleanup Trials, in The Ocean Cleanup.
  4. ^ (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, Crowd Funding Campaign, su theoceancleanup.com.
  5. ^ (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, Technology, su theoceancleanup.com.
  6. ^ a b (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, Pacific cleanup set to start in 2018, in The Ocean Cleanup.
  7. ^ a b (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, Start Pacific Cleanup, su theoceancleanup.com.
  8. ^ Mega Expedition, Theoceancleanup.com.
  9. ^ Garbage ‘patch’ is much worse than believed, entrepreneur says, SFgate.com retrieved October 29, 2015.
  10. ^ The Ocean Cleanup prepares for 2020 Pacific cleanup, successfully completes Mega Expedition reconnaissance mission, Theoceancleanup.com retrieved October 29, 2015
  11. ^ (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, Aerial Expedition, su theoceancleanup.com.
  12. ^ (EN) Oliver Milman, 'Great Pacific garbage patch' far bigger than imagined, aerial survey shows, in The Guardian, 4 ottobre 2016.
  13. ^ The Largest Ocean Cleanup In History – Boyan Slat | SDF2015, YouTube.com retrieved October 29, 2015.
  14. ^ The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, First Cleanup Barrier Test to be deployed in Dutch waters.
  15. ^ The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, An update from the North Sea.
  16. ^ (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, The Pilot, su theoceancleanup.com.
  17. ^ (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, www.theoceancleanup.com, su theoceancleanup.com.
  18. ^ a b (EN) Why the Ocean Clean Up Project Won't Save Our Seas - Planet Experts, in Planet Experts, 9 settembre 2015.
  19. ^ (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, How it all began, su theoceancleanup.com.
  20. ^ (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, FAQ, su theoceancleanup.com.
  21. ^ Marcus Eriksen, Plastic Pollution in the World's Oceans: More than 5 Trillion Plastic Pieces Weighing over 250,000 Tons Afloat at Sea, in PLOS ONE, vol. 9, n. 12, 10 dicembre 2014, pp. e111913, DOI:10.1371/journal.pone.0111913.
  22. ^ a b c (EN) The Ocean Cleanup, www.theoceancleanup.com, Why We Need To Clean The Ocean’s Garbage Patches, in The Ocean Cleanup.
  23. ^ (EN) Andrés Cózar, Plastic debris in the open ocean, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 111, n. 28, 15 luglio 2014, pp. 10239–10244, DOI:10.1073/pnas.1314705111.
  24. ^ Mark Noack, "Ocean Cleanup targets garbage vortex", Mountain View Voice, October 7, 2016, pp. 5–6.
  25. ^ Boyan Slat Founder – The Ocean Cleanup 2014 Champion of the Earth INSPIRATION AND ACTION, web.unep.org retrieved October 29, 2015
  26. ^ C2-MTL AND INTEL REVEAL TOP 20 FINALISTS, C2Montreal.com retrieved October 29, 2015
  27. ^ Winners announced for three Nor-Shipping 2015 Awards Mynewsdesk.com retrieved October 29, 2015
  28. ^ Designs of the Year 2015, Designmuseum.org retrieved October 29, 2015
  29. ^ dutch student boyan slat wins 2015 INDEX: award for ocean cleanup array, Designboom.com retrieved Oct.29th 2015
  30. ^ Post, Ocean cleaner wins top Danish design award, GlobalPost.com, 27 August 2015. URL consultato il 30 August 2015.
  31. ^ The 2015 Innovation By Design Awards Winners: Social Good Fastcodesign.com retrieved November 17, 2015
  32. ^ The Leading Global Thinkers of 2015, su 2015globalthinkers.foreignpolicy.com. URL consultato il December 8, 2015.
  33. ^ (EN) Plastic-scooping Ocean Cleanup project wins prestigious Katerva Award.
  34. ^ (EN) Press release: Winner of the Heyerdahl Award 2017 - Nor-Shipping, in Nor-Shipping, 31 maggio 2017.