Università clandestina di Roma: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{Cita libro | url = http://books.google.fr/books?id=nx2J7hqZ43EC&pg=PA30&dq=%22Universit%C3%A0+clandestina%22&hl=fr&sa=X&ei=nDvWUOOlJ5CQ4gSovYGwBQ&ved=0CEEQ6AEwAw#v=onepage&q=%22Universit%C3%A0%20clandestina%22&f=false | curatore = Claudio Bartocci, Renato Betti, Angelo Guerraggio e Roberto Lucchetti | titolo= Vite matematiche. Protagonisti del '900 da Hilbert a Wiles |editore = [[Springer Verlag|Springer]] | città = [[Milano]] |anno=[[2007]] | ISBN = 978-88-470-0639-3 | cid = Vite matematiche}}
* {{Cita libro | autore = Franca Tagliacozzo | titolo = Gli ebrei romani raccontano la «propria» Shoah | anno = 2010 | editore = [[Giuntina]] | città = [[Firenze]] | id = ISBN 978-88-8057-376-0 | cid = Tagliacozzo | url = http://books.google.it/books?id=tg3YkreI6NMC&pg=PA83&lpg=PA83&dq=universit%C3%A0+clandestina+di+roma+ebraica+castelnovo&source=bl&ots=989rOP1cDR&sig=UFlU54LoQ1ak7W-nMBZol7vkNyU&hl=it&sa=X&ei=h5zUUJi8E4eK4gTg9IDIAQ&ved=0CD8Q6AEwAg#v=onepage&q=universit%C3%A0%20clandestina%20di%20roma%20ebraica%20castelnovo&f=false}}
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Versione delle 21:12, 13 gen 2013

Con il termine Università clandestina di Roma si indica un corso clandestino di ingegneria organizzato da Guido Castelnuovo durante la seconda guerra mondiale ed aperto agli studenti ebrei di Roma.

Storia

Con la promulgazione delle leggi razziali dell' anno 1938 e seguenti, gli studenti ebrei non potevano frequentare la scuola pubblica così come i professori ebrei non vi potevano insegnare. Nel 1938 le Comunità Israelitiche istituirono pertanto delle scuole “speciali” controllate da un commissario ariano, nominato dal Ministero dell’Educazione Nazionale. Il problema che doveva essere successivamente affrontato riguardava l’inserimento degli studenti ebrei all’Università, problema aggravato dal fatto che non si poteva studiare all’estero a causa della guerra.

Nel 1941 si aprì una speranza: Guido Coen, membro del Comitato Organizzatore delle Scuole Secondarie Ebraiche, venne a conoscenza che L’Institut Technique Supérieur di Friburgo (Svizzera) invitava i giovani ad iscriversi ai suoi corsi di specializzazione tecnico-scientifica, sottolineando che non era richiesta la presenza durante l’intero anno, ma solamente agli esami finali. Guido Castelnuovo, dopo essersi accordato con il direttore dell’istituto (Guido Bonzanigo), organizzò dei corsi universitari clandestini di ingegneria, più teorici rispetto a quelli dell’Istituto di Friburgo, però ugualmente da questo riconosciuti[1][2].

Nel 1943, prevedendo una svolta negli avvenimenti politici, Guido Castelnuovo scrisse una lettera indirizzata al Ministro della Pubblica Istruzione. A causa dei tragici avvenimenti che seguirono, la lettera fu consegnata dopo quasi un anno al nuovo Ministro della Pubblica Istruzione, Guido De Ruggiero[3].

Quest'ultimo riconobbe agli studenti i due anni di corso frentato e nel 1944 gli studenti “clandestini” furono integrati nelle Università italiane.

Note

  1. ^ Tagliacozzo, pag. 83
  2. ^ Enrico Giusti e Luigi Pepe, Un itinerario attraverso la matematica italiana contemporanea, su php.math.unifi.it, Dipartimento di Matematica e Informatica "Ulisse Dini", Università degli Studi di Firenze. URL consultato il 13 gennaio 2013.
  3. ^ C. Bartocci, R. Betti, A. Guerraggio, Vite Matematiche: Protagonisti Del '900 Da Hilbert a Wiles, Springer, 2007, ISBN 9788847006409.(consultabile anche online)

Bibliografia