Esercizi di Kegel: differenze tra le versioni

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Per quanto riguarda più strettamente la sfera della [[sessualità]], l'uso di questi esercizi consente di ottenere, sia per il maschio che per la femmina, una maggiore consapevolezza rispetto al funzionamento del proprio [[apparato genitale]] e una maggiore capacità di controllare l'[[orgasmo]], sia ritardandolo, in caso di problemi di [[eiaculazione precoce]], che facilitandone il raggiungimento, per quanto riguarda la donna. Inoltre, la donna che ha avuto un parto vaginale che ha provocato un eccessivo rilassamento o perdita di tono dei muscoli della [[vagina]], può recuperarne la tonicità proprio attraverso questi esercizi.
Per quanto riguarda più strettamente la sfera della [[sessualità]], l'uso di questi esercizi consente di ottenere, sia per il maschio che per la femmina, una maggiore consapevolezza rispetto al funzionamento del proprio [[apparato genitale]] e una maggiore capacità di controllare l'[[orgasmo]], sia ritardandolo, in caso di problemi di [[eiaculazione precoce]], che facilitandone il raggiungimento, per quanto riguarda la donna. Inoltre, la donna che ha avuto un parto vaginale che ha provocato un eccessivo rilassamento o perdita di tono dei muscoli della [[vagina]], può recuperarne la tonicità proprio attraverso questi esercizi.


(interrompere il flusso quando si urina è solo un test che serve per identificare la muscolatura corretta e potrebbe interferire con il normale svuotamento della vescica.)
N. B.: ''Interrompere il flusso quando si urina è solo un test che serve per identificare la muscolatura corretta e potrebbe interferire con il normale svuotamento della vescica.''

Patricia B Neumann et al. della ''University of South Australia, Adelaide, Australia'' in una ricerca di tipo [[metanalisi|metanalitico]]<ref name="Neumann-2006">{{Cita pubblicazione | cognome = Neumann | nome = PB. | coauthors = KA. Grimmer; Y. Deenadayalan | titolo = Pelvic floor muscle training and adjunctive therapies for the treatment of stress urinary incontinence in women: a systematic review. | rivista = BMC Womens Health | volume = 6 | numero = | pagine = 11 | mese = | anno = 2006 | doi = 10.1186/1472-6874-6-11 | id = PMID 16805910 }}</ref> sostiene che c'è una forte evidenza dell'efficacia della terapia fisica per il trattamento di [[incontinenza urinaria]] da stress in donne, ma ulteriori studi di alta qualità sono necessari per valutare i programmi di trattamento ottimali e i protocolli di allenamento nei vari sottogruppi di donne e la loro efficacia nella pratica clinica.
In ogni caso in questa ricerca si evidenzia che il trattamento combinato con: allenamento dei muscoli pelvici (esercizi di Kegel) insieme al [[biofeed-back]] vaginale (con o senza stimolazione elettrica) e i coni vaginali a pesi crescenti è la combinazione che dà migliori risultati, con tassi di tassi di guarigione fino al 73% e miglioramenti fino al 97%.
Il trattamento rieducativo richiede tempi di almeno 3 mesi, i miglioramenti si evidenziano maggiormente nelle donne giovani e di media età ma non nelle donne anziane.
Non è del tutto chiaro quale deve essere il protocollo di allenamento per tutte le situazioni cliniche, inoltre i protocolli di allenamento devono essere personalizzati in funzione della gravità dei sintomi iniziali. Il bio-feedback con o senza elettrostimolazione può essere difficile da praticare nella pratica domiciliare. Infine non sono riportati eventi avversi a seguito di questa terapia riabilitativa.

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Versione delle 08:57, 9 ott 2010

Template:Disclaimer medico

Sono definiti esercizi di Kegel, dal nome del dr. Arnold Kegel, che li ha ideati, delle semplici contrazioni volontarie attuate per esercitare i muscoli del pavimento pelvico.

Metodo

Più precisamente, gli esercizi di Kegel consistono nel contrarre e rilassare, secondo determinate modalità e sequenze, i muscoli pubococcigei, che si possono facilmente individuare sforzandosi di interrompere il flusso urinario durante la minzione. Una volta individuato il muscolo responsabile dell'interruzione del flusso dell'urina, si può continuare a esercitarlo anche in qualsiasi altra circostanza e momento della giornata, mediante ripetizioni più o meno frequenti e durature, con contrazioni più intense o più dolci, facendo brevi pause fra una contrazione e l'altra.

Tecnica degli esercizi

La corretta tecnica di esecuzione degli esercizi di Kegel[1] prevede:

  1. Lo svuotamento iniziale della vescica.
  2. Stringere i muscoli del pavimento pelvico e mantenerli contratti contando fino a 10.
  3. Rilassare i muscoli completamente contando fino a 10.
  4. Fare una serire di 10 esercizi, 3 volte al giorno (mattina, pomeriggio e notte).

È possibile fare questi esercizi in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. La maggior parte delle persone preferisce fare gli esercizi, mentre sta sdraiato o seduto su una sedia. Dopo 4 - 6 settimane, la maggior parte delle persone nota un certo miglioramento. Possono essere necessari fino a 3 mesi prima di vedere un certo miglioramento.

Avvertenza: il sovra esercizio va assolutamente evitato perchè può invece provocare l'affaticamento muscolare e aumentare la perdita di urina come effetto indesiderato.

Una volta fatti nel modo corretto, gli esercizi di Kegel hanno mostrato di essere molto efficaci nel migliorare la continenza urinaria.

Bilanciere di Kegel

Di norma è possibile usare, su consiglio medico, degli attrezzi che facilitano la riabilitazione e il rafforzamento del muscolo pubococcigeo. Solitamente si usa l'attrezzo ginnico di Kegel che è un dispositivo medico. Ci sono tre tipi principalidi attrezzi: bilancieri, molle, e bulbi di gomma. Il bilanciere è fatto di acciaio liscio ed inossidabile, è di forma cilindrica, con un rigonfiamento arrotondato a ciascuna estremità. Di norma, pesa 454g e misura 17,1 cm di lunghezza con un diametro di 2,5 cm nella parte più larga. Esistono altri dispositivi in gomma o materie plastiche come i coni vaginali di Plevnik a pesi crescenti.[2][3][4] Questi coni hanno un peso crescente da 20 a 100 gr, si usano per esercitare i muscoli del pavimento pelvico a contrarsi ritmicamente in modo da aumentare il tono della muscolatura per meglio controllare le perdite involontarie di urina. La prima volta sono stati usati nel 1989 in una ricerca condotta su un gruppo di 39 pazienti in premenopausa affette da incontinenza da sforzo, che erano in attesa di intervento chirurgico correttivo. L'efficacia degli esercizi nel ridurre la perdita urinaria è stato valutato con un test standard di misura delle urine perse su un assorbente prima e dopo 1 mese di allenamento. Delle 30 donne che hanno completato 1 mese di esercizi il 70% ha avuto la sensazione di essere migliorata o guarita e il 90% ha ritenuto questa essere una metodologia di trattamento accettabile. Delle 30 donne, solo il (37%) ha preferito effettuare l'intervento chirurgico dopo l'allenamento con i coni. Lo studio ha dimostrato una correlazione altamente significativo tra la diminuzione di perdita delle urine è l'aumento del peso del cono utilizzato.[5]

Altri dispositivi usati permettono di effettuare una tecnica di tipo bio-feedback; avendo opportuni indicatori di pressione che permettono di avere un feedback visivo, tramite l'indicazione del livello di pressione esercitata dalle pareti della vagina.

Benefici

I benefici apportati dagli esercizi di Kegel sembrano essere molteplici. Essi riguardano in particolare, in campo medico, la cura e la prevenzione dell'incontinenza urinaria, in particolare per quanto riguarda le donne, che ne sono afflitte in seguito a gravidanze e parti naturali particolarmente traumatici; inoltre, in generale, l'uso di questi esercizi può contenere i rischi di prolasso degli organi pelvici, proprio mediante la fortificazione del pavimento muscolare che contiene e sostiene questi organi. Per quanto riguarda più strettamente la sfera della sessualità, l'uso di questi esercizi consente di ottenere, sia per il maschio che per la femmina, una maggiore consapevolezza rispetto al funzionamento del proprio apparato genitale e una maggiore capacità di controllare l'orgasmo, sia ritardandolo, in caso di problemi di eiaculazione precoce, che facilitandone il raggiungimento, per quanto riguarda la donna. Inoltre, la donna che ha avuto un parto vaginale che ha provocato un eccessivo rilassamento o perdita di tono dei muscoli della vagina, può recuperarne la tonicità proprio attraverso questi esercizi.

N. B.: Interrompere il flusso quando si urina è solo un test che serve per identificare la muscolatura corretta e potrebbe interferire con il normale svuotamento della vescica.

Patricia B Neumann et al. della University of South Australia, Adelaide, Australia in una ricerca di tipo metanalitico[6] sostiene che c'è una forte evidenza dell'efficacia della terapia fisica per il trattamento di incontinenza urinaria da stress in donne, ma ulteriori studi di alta qualità sono necessari per valutare i programmi di trattamento ottimali e i protocolli di allenamento nei vari sottogruppi di donne e la loro efficacia nella pratica clinica. In ogni caso in questa ricerca si evidenzia che il trattamento combinato con: allenamento dei muscoli pelvici (esercizi di Kegel) insieme al biofeed-back vaginale (con o senza stimolazione elettrica) e i coni vaginali a pesi crescenti è la combinazione che dà migliori risultati, con tassi di tassi di guarigione fino al 73% e miglioramenti fino al 97%. Il trattamento rieducativo richiede tempi di almeno 3 mesi, i miglioramenti si evidenziano maggiormente nelle donne giovani e di media età ma non nelle donne anziane. Non è del tutto chiaro quale deve essere il protocollo di allenamento per tutte le situazioni cliniche, inoltre i protocolli di allenamento devono essere personalizzati in funzione della gravità dei sintomi iniziali. Il bio-feedback con o senza elettrostimolazione può essere difficile da praticare nella pratica domiciliare. Infine non sono riportati eventi avversi a seguito di questa terapia riabilitativa.

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Note

  1. ^ Kegel exercises: MedlinePlus Medical Encyclopedia, su nlm.nih.gov. URL consultato il 9-10-2010.
  2. ^ J. Belo, [Pelvic floor muscle training with Plevnik's cones in women with urinary incontinence], in Acta Med Port, vol. 18, n. 2, pp. 117-22, PMID 16202344.
  3. ^ P. Herbison, Weighted vaginal cones for urinary incontinence., in Cochrane Database Syst Rev, n. 1, 2002, pp. CD002114, DOI:10.1002/14651858.CD002114, PMID 11869623.
  4. ^ P. Herbison, Weighted vaginal cones for urinary incontinence., in Cochrane Database Syst Rev, n. 2, 2000, pp. CD002114, DOI:10.1002/14651858.CD002114, PMID 10796862.
  5. ^ AB. Peattie, Vaginal cones: a conservative method of treating genuine stress incontinence., in Br J Obstet Gynaecol, vol. 95, n. 10, Oct 1988, pp. 1049-53, PMID 3191043.
  6. ^ PB. Neumann, Pelvic floor muscle training and adjunctive therapies for the treatment of stress urinary incontinence in women: a systematic review., in BMC Womens Health, vol. 6, 2006, p. 11, DOI:10.1186/1472-6874-6-11, PMID 16805910.