Jason deCaires Taylor: differenze tra le versioni

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==Conservazione==
==Conservazione==
Taylor ha ottenuto il riconoscimento mondiale come uno dei primi artisti a integrare l'arte contemporanea con la conservazione della vita marina. Queste installazioni artificiali di barriere coralline sottomarine allontanano i turisti dalle barriere coralline naturali che stanno già subendo effetti da inquinamento marino, [[riscaldamento globale]], danni dagli uragani e pesca eccessiva, offrendo così l'opportunità per la riabilitazione delle barriere naturali.
Taylor ha ottenuto il riconoscimento mondiale come uno dei primi artisti a integrare l'arte contemporanea con la conservazione della vita marina <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Madeleine|cognome=Callaghan|data=2018-05-24|titolo=‘All that is majestic’|rivista=Liverpool University Press|accesso=2020-01-22|doi=10.5949/liverpool/9781786940247.003.0003|url=http://dx.doi.org/10.5949/liverpool/9781786940247.003.0003}}</ref>. Queste installazioni artificiali di barriere coralline sottomarine allontanano i turisti dalle barriere coralline naturali che stanno già subendo effetti da inquinamento marino, [[riscaldamento globale]], danni dagli uragani e pesca eccessiva, offrendo così l'opportunità per la riabilitazione delle barriere naturali <ref>{{Cita libro|nome=Bernhard|cognome=Riemann|titolo=Bernard Riemann's Gesammelte mathematische Werke und wissenschaftlicher Nachlass|url=http://dx.doi.org/10.1017/cbo9781139568050.017|accesso=2020-01-22|editore=Cambridge University Press|pp=280–282|ISBN=978-1-139-56805-0}}</ref>.


Lavorando a fianco di biologi marini, Taylor utilizza materiali resilienti, stabili e rispettosi dell'ambiente. Integra un corallo che promuove cemento a [[PH|pH neutro]] e propaga frammenti di corallo danneggiati trovati nell'oceano in chiavi preimpostate nelle sue figure. Le strutture incorporano anche spazi di habitat per la vita marina che stanno promuovendo un aumento della biomassa degli ecosistemi locali.
Lavorando a fianco di biologi marini, Taylor utilizza materiali resilienti, stabili e rispettosi dell'ambiente. Integra un corallo che promuove cemento a [[PH|pH neutro]] e propaga frammenti di corallo danneggiati trovati nell'oceano in chiavi preimpostate nelle sue figure <ref>{{Cita libro|cognome=essays by Carlo McCormick and Helen Scales|titolo=The underwater museum : the submerged sculptures of Jason deCaires Taylor|url=https://www.worldcat.org/oclc/855905572|accesso=2020-01-22|OCLC=855905572|ISBN=978-1-4521-1887-1}}</ref>. Le strutture incorporano anche spazi di habitat per la vita marina che stanno promuovendo un aumento della biomassa degli ecosistemi locali <ref>{{Cita libro|titolo=Le Stelle|url=http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0544-0_13|accesso=2020-01-22|editore=Springer Milan|pp=199–206|ISBN=978-88-470-0543-3}}</ref>.


Le sculture sono posizionate in modo preciso sul fondo del mare per evitare il contatto da forti e medie correnti. Inoltre sono installate in modo tale che i coralli si depositino massimizzando così la loro potenziale influenza sull'[[Ecosistema|ecosistema oceanico]].
Le sculture sono posizionate in modo preciso sul fondo del mare per evitare il contatto da forti e medie correnti. Inoltre sono installate in modo tale che i coralli si depositino massimizzando così la loro potenziale influenza sull'[[Ecosistema|ecosistema oceanico]] <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Bernard|cognome=Wall|data=1950-07|titolo=Quando L'italia Era Tagliata in Due: Estratto di un Diario (luglio 1943-giugno 1944)|rivista=International Affairs|volume=26|numero=3|pp=410–411|accesso=2020-01-22|doi=10.2307/2607718|url=http://dx.doi.org/10.2307/2607718}}</ref>.


Lo scrittore d'arte, il dottor David De Russo, scrive che "le sculture sono un'esibizione evolutiva vivente mentre la natura colonizza e il mare e il movimento delle maree deformano il loro aspetto sviluppando una piattaforma che promuoverà la rigenerazione della vita marina. Sono un mezzo per trasmettere speranza e consapevolezza ambientale".
Lo scrittore d'arte, il dottor David De Russo, scrive che "le sculture sono un'esibizione evolutiva vivente mentre la natura colonizza e il mare e il movimento delle maree deformano il loro aspetto sviluppando una piattaforma che promuoverà la rigenerazione della vita marina. Sono un mezzo per trasmettere speranza e consapevolezza ambientale" <ref>{{Cita libro|titolo=L’uomo che deve rimanere|url=http://dx.doi.org/10.2307/j.ctt1w1vng5.6|accesso=2020-01-22|editore=Quodlibet|pp=97–116|ISBN=978-88-229-0921-3}}</ref>.


Comprendendo le proprietà bio-restaurative e culturalmente educative, il lavoro di Taylor è stato classificato come parte del movimento eco-arte. Nel 2010, il suo lavoro è stato presentato nella campagna di [[Greenpeace]] per la consapevolezza del riscaldamento globale in vista della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite avvenuta a [[Cancún]] nello stesso anno.
Comprendendo le proprietà bio-restaurative e culturalmente educative, il lavoro di Taylor è stato classificato come parte del movimento eco-arte <ref>{{Cita libro|titolo=L’uomo che deve rimanere|url=http://dx.doi.org/10.2307/j.ctt1w1vng5.6|accesso=2020-01-22|editore=Quodlibet|pp=97–116|ISBN=978-88-229-0921-3}}</ref>. Nel 2010, il suo lavoro è stato presentato nella campagna di [[Greenpeace]] per la consapevolezza del riscaldamento globale in vista della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite avvenuta a [[Cancún]] nello stesso anno <ref>{{Cita libro|titolo=L’uomo che deve rimanere|url=http://dx.doi.org/10.2307/j.ctt1w1vng5.6|accesso=2020-01-22|editore=Quodlibet|pp=97–116|ISBN=978-88-229-0921-3}}</ref>.


==Maggiori opere==
==Maggiori opere==

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Jason deCaires Taylor (Dover, 12 agosto 1974) è uno scultore britannico ideatore del primo parco di sculture subacquee al mondo - il Molinere Underwater Sculpture Park - e museo sottomarino. È noto soprattutto per l'installazione di sculture subacquee in siti specifici che danno vita progressivamente a barriere coralline artificiali. Le sue opere rispecchiano i suoi interessi di scultore, ambientalista, fotografo subacqueo e istruttore di immersioni subacquee. I suoi lavori a Grenada rientrano tra le 25 maggiori meraviglie del mondo di National Geographic. Ha creato il più grande museo di scultura subacquea del mondo, l' Underwater Museum Cancún, situato al largo della costa tra Cancun e Isla Mujeres, in Messico.


Biografia

Figlio unico di padre inglese e madre della Guyana, studia nel Kent per poi laurearsi nel 1998 presso il Camberwell College of Arts Institute di Londra in Scultura e Ceramica[1]. Fin dall’età di 8 anni inizia a manifestare la passione per il mare che si concretizza in un brevetto da istruttore di immersioni subacquee all'età di 18 anni[2].

Carriera

Inizialmente realizza opere d'arte per mostre e gallerie, per poi rendersi conto della maggiore potenzialità di installazioni ambientali in luoghi della terra pressoché sconosciuti e talvolta soggetti a catastrofi naturali[3]. Le sue opere sottomarine, enigmatiche ed evocative, affrontano temi diversificati: dalla vita quotidiana a temi politico-sociali come quello della migrazione. Le sue sculture incoraggiano gli organismi viventi sottomarini a crescere e modificare le superfici evolvendosi da cemento a barriere coralline artificiali. Le sue creazioni spesso alludono alla relazione dell’umanità col mondo naturale e alla necessità di conservazione, decadimento e rinascita di quest'ultimo. La maggior parte delle sue sculture sono ispirate a persone reali.

Nel 2009 trasferisce il suo studio in Messico, dove crea il primo museo subacqueo al mondo, il Cancun Underwater Museum (Museo Subacuatico de Arte, conosciuto come MUSA), che contiene più di 485 sculture sommerse e 30 pezzi sulla terraferma, collocati sulla costa di Cancun e sulla costa occidentale della Isola Mujeres. Il progetto è stato supportato e commissionato nel 2008 dalla CONANP (Commissione Nazionale delle Aree Naturali Protette Nazionali) e dall’Associazione Nautica di Cancun, ufficialmente aperta nel novembre del 2010.

Le opere del museo includono singole installazioni impiantate con coralli vivi recuperati da aree di barriera corallina danneggiata. Alcuni esempi sono: 

  • Hombre en llamas (L'uomo in Fiamme), ispirato ad un pescatore locale, che ha frammenti di corallo impiantati sia sulla testa che sul busto; 
  • La Jardinera ( La Giardiniera ), una ragazza sdraiata su un patio con una serie di coralli in vaso;
  • El colecionista de los sueños (Il Collezionista di Sogni), rappresenta un uomo che archivia i messaggi trovati all'interno di bottiglie trasportate dalle correnti degli oceani


  • La Evolución Silenciosa (L'evoluzione Silenziosa) istallata al MUSA nel novembre del 2010, è considerata la più grande collezione di arte subacquea. E', infatti, composta da 450 statue in cemento a grandezza naturale istallate una di fianco all'altra su un'area sabbiosa di circa 420 metri quadri. La posizione è stata scelta strategicamente per reindirizzare i visitatori in zone lontane dalle scogliere naturali in modo che queste abbiano l'opportunità di rigenerarsi. I personaggi rappresentati evocano narrazioni sia contemporanee che storiche e formano singoli blocchi che si sviluppano in una complessa barriera corallina artificiale, la quale favorisce la proliferazione della vita acquatica.  L'aspetto è quello di una folla di persone, ma, visto da lontano, l'insieme prende la forma di un occhio.

Alla fine del 2013, ha già collocato quasi 700 sculture in diverse zone del mondo. Le opere completate nel 2014 includono Ocean Atlas(Atlante dell'Oceano), situata nelle Bahamas, che con i suoi 5 metri di altezza e 60 tonnellate di peso è considerata la più grande scultura subacquea al mondo.

Nel 2015 installa la sua prima opera a Londra, The Rising Tide (La Marea Crescente). l'artista è particolarmente contento che questa sia vicina alle sedi istituzionali, visibile quindi da politici ed autorità coinvolte nel dibattito sul cambiamento climatico, responsabili di accordi e politiche dannose per l'ambiente.

Nel 2016, si stabilisce a Lanzarote , dove lavora ad un nuovo museo sottomarino, il Museo Atlántico, a 300 metri di distanza dalla costa.  Questo è costituito da circa 300 statue, alcune semplicemente in piedi, altre in posizioni più complesse come un uomo sdraiato su una pira funeraria o un gruppo di rifugiati su una barca. Il museo è stato aperto ai sub che sono accompagnati da guide museali dal 10 gennaio 2017.

Nel 2017, Taylor ha iniziato la ricerca per l'Australian Museum of Underwater Art, Great Barrier Reef (La Grande Barriera Corallina), Townsville.

Conservazione

Taylor ha ottenuto il riconoscimento mondiale come uno dei primi artisti a integrare l'arte contemporanea con la conservazione della vita marina [4]. Queste installazioni artificiali di barriere coralline sottomarine allontanano i turisti dalle barriere coralline naturali che stanno già subendo effetti da inquinamento marino, riscaldamento globale, danni dagli uragani e pesca eccessiva, offrendo così l'opportunità per la riabilitazione delle barriere naturali [5].

Lavorando a fianco di biologi marini, Taylor utilizza materiali resilienti, stabili e rispettosi dell'ambiente. Integra un corallo che promuove cemento a pH neutro e propaga frammenti di corallo danneggiati trovati nell'oceano in chiavi preimpostate nelle sue figure [6]. Le strutture incorporano anche spazi di habitat per la vita marina che stanno promuovendo un aumento della biomassa degli ecosistemi locali [7].

Le sculture sono posizionate in modo preciso sul fondo del mare per evitare il contatto da forti e medie correnti. Inoltre sono installate in modo tale che i coralli si depositino massimizzando così la loro potenziale influenza sull'ecosistema oceanico [8].

Lo scrittore d'arte, il dottor David De Russo, scrive che "le sculture sono un'esibizione evolutiva vivente mentre la natura colonizza e il mare e il movimento delle maree deformano il loro aspetto sviluppando una piattaforma che promuoverà la rigenerazione della vita marina. Sono un mezzo per trasmettere speranza e consapevolezza ambientale" [9].

Comprendendo le proprietà bio-restaurative e culturalmente educative, il lavoro di Taylor è stato classificato come parte del movimento eco-arte [10]. Nel 2010, il suo lavoro è stato presentato nella campagna di Greenpeace per la consapevolezza del riscaldamento globale in vista della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite avvenuta a Cancún nello stesso anno [11].

Maggiori opere

  • 2019 Museum of Underwater Art, Great Barrier Reef, Australia.
  • NEST 2017. Isole Gili, Indonesia.
  • 2016 Rubicon, Museo Atlantico, Lanzarote, Isole Canarie, Spagna.
  • Zattera 2016 di Lampedusa, Museo Atlantico, Lanzarote, Isole Canarie, Spagna.
  • 2016 Jolateros, Museo Atlantico, Lanzarote, Isole Canarie, Spagna.
  • 2016 Contenuto, Museo Atlantico, Lanzarote, Isole Canarie, Spagna.
  • 2016 Fotografi, Museo Atlantico, Lanzarote, Isole Canarie, Spagna.
  • 2015 The Rising Tide, Thames Foreshore, Londra, Regno Unito
  • 2014 Ocean Atlas. New Providence a Nassau, Bahamas
  • 2013 Non si torna indietro. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2013 Autoimmolazione. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • Resurrezione 2013. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2013 Vein Man. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2012 Urban Reef. Isla Mujeres, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • Bonifica 2012. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2012 The Listener. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2012 L'ultima cena. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2011 The Holy Man. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • Bomba a orologeria 2011. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2011 The Musician. Musha Cay, Copperfield Bay, Bahamas
  • 2011 The Anthropocene. Isla Mujeres, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2011 The Promise. Isla Mujeres, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2011 Ineria. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2011 Void. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • Eredità 2011. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2011 The Silent Evolution. (450 sculture) Isla Mujeres, Museo Subacuático de Arte.
  • 2009 Il giardiniere della speranza. Punta Nizuc, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • Collezionista di sogni 2009. Isla Mujeres, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2009 Man on Fire. Isla Mujeres, Museo Subacuático de Arte. Cancún, in Messico
  • 2009 Solitudine invertita. Chepstow National Diving Centre, Regno Unito
  • 2008 Alluvia. Il fiume Stour, Canterbury, Kent, Regno Unito.
  • 2008 The Un-Still Life II. Scultura in pietra pubblica, Palini, Creta, Grecia.
  • 2007 Vicissitudes. Parco delle sculture sottomarine Moliniere, Grenada
  • 2007 The Fall from Grace. Parco delle sculture sottomarine Moliniere, Grenada
  • 2007 The Un-Still Life. Parco delle sculture sottomarine Moliniere, Grenada
  • 2006 Grace Reef. Parco delle sculture sottomarine Moliniere, Grenada
  • 2006 Siena. Parco delle sculture sottomarine Moliniere, Grenada
  • 2006 The Lost Corrispondent. Parco delle sculture sottomarine Moliniere, Grenada

Note

Voci correlate

  1. ^ Selma Machado Simão, Intervenção marinha: a arte ecológica de Jason Decaires Taylor, in Visualidades, vol. 16, n. 2, 13 dicembre 2018, DOI:10.5216/vis.v16i1.46419. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  2. ^ Elena Cué, Interview with Jason deCaires Taylor, in Huffpost.
  3. ^ Gocova, Anezka, Jason deCaires Taylor's underwater sculptures protect coral reefs and usher in a new era of tourism, in Artlantis, vol. 39, n. 3, 2013, p. 34.
  4. ^ Madeleine Callaghan, ‘All that is majestic’, in Liverpool University Press, 24 maggio 2018, DOI:10.5949/liverpool/9781786940247.003.0003. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  5. ^ Bernhard Riemann, Bernard Riemann's Gesammelte mathematische Werke und wissenschaftlicher Nachlass, Cambridge University Press, pp. 280–282, ISBN 978-1-139-56805-0. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  6. ^ essays by Carlo McCormick and Helen Scales, The underwater museum : the submerged sculptures of Jason deCaires Taylor, ISBN 978-1-4521-1887-1, OCLC 855905572. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  7. ^ Le Stelle, Springer Milan, pp. 199–206, ISBN 978-88-470-0543-3. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  8. ^ Bernard Wall, Quando L'italia Era Tagliata in Due: Estratto di un Diario (luglio 1943-giugno 1944), in International Affairs, vol. 26, n. 3, 1950-07, pp. 410–411, DOI:10.2307/2607718. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  9. ^ L’uomo che deve rimanere, Quodlibet, pp. 97–116, ISBN 978-88-229-0921-3. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  10. ^ L’uomo che deve rimanere, Quodlibet, pp. 97–116, ISBN 978-88-229-0921-3. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  11. ^ L’uomo che deve rimanere, Quodlibet, pp. 97–116, ISBN 978-88-229-0921-3. URL consultato il 22 gennaio 2020.