Vaccino anti-colera

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Il vaccino anti-colera è un farmaco impiegato nella prevenzione primaria del colera.[1]

Formulazioni[modifica | modifica wikitesto]

I vaccini contro il colera vengono commercializzati sotto forma liofilizzata o in sospensione omogenea sterile di uno o più ceppi di Vibrio cholerae inattivati per somministrazione di calore (56 °C per un'ora) o per trattamento con formaldeide o fenolo[1][2]. Esso è costituito da una miscela in parti uguali di vaccini preparati da ceppi lisci dei due principali tipi sierologici del biotipo classico, Inaba e Ogawa[3][4], con o senza il biotipo El-Tor[4][5]. Il vaccino può contenere uno o più ceppi di ciascun tipo[4].

I vaccini anticolerosi possono essere somministrati per via iniettiva o orale. Attualmente la formulazione orale risulta prevalente, essendo questi vaccini maggiormente efficaci e meglio tollerati[6].

Un vaccino orale attenuato contenente il sierogruppo virale Inaba O1 è stato approvato dalla FDA nel 2016[7].

I vaccini devono essere conservati a temperatura compresa tra 2 e 8 °C, al riparo dalla luce, evitandone il congelamento[8].

Impiego[modifica | modifica wikitesto]

Il vaccino anticolera viene impiegato per indurre immunità attiva contro il colera nei viaggiatori che si recano in Paesi dove la malattia è endemica o epidemica, negli individui che vivono o lavorano in aree endemiche con inadeguate condizioni sanitarie e nel personale medico esposto a un eventuale contagio.

Efficacia[modifica | modifica wikitesto]

La vaccinazione contro il colera ha dimostrato efficacia variabile. Il vaccino Shanchol, attualmente utilizzato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per i programmi di vaccinazione di massa nei paesi del terzo mondo, durante un'epidemia di colera in Guinea ha garantito protezione immunologica in circa l'86% dei casi, mentre in territori in cui il colera è endemico il vaccino ha garantito protezione dall'infezione nel 69% (India rurale) e 53% (Bangladesh) dei casi[9].

Il vaccino inattivato orale DuKoral garantisce una protezione fino al 90% dei casi nei primi sei mesi dalla somministrazione, nel 52% dei casi dopo un anno dalla prima somministrazione, e nel 62% dopo due anni nel caso venga effettuato un richiamo[10]. Tuttavia occorre prestare comunque attenzione per quanto riguarda il consumo di cibo e acqua, in quanto un inoculo importante di batteri potrebbe compromettere l'efficacia del vaccino[10].

Effetti collaterali[modifica | modifica wikitesto]

Al sito di iniezione si possono occasionalmente manifestare lieve gonfiore, eritema, dolorabilità[1]. Sono stati riportati sintomi gastrointestinali[10][11], febbre, malessere[1], rare reazioni di ipersensibilità e anafilassi[12][11].

È stato riportato che la somministrazione concomitante del vaccino del colera potrebbe interferire con la risposta immunitaria al vaccino della febbre gialla e viceversa[13][14]. Infatti, quando i due vaccini vengono somministrati con un intervallo inferiore alle 3 settimane si osserva nel siero una diminuzione iniziale dei livelli anticorpali di ciascun vaccino[13]. Tale interferenza non sembra tuttavia avere rilevanza clinica e porterebbe soltanto a un ritardo nella risposta anticorpale[14].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Cholera vaccines: WHO position paper – August 2017, in Releve Epidemiologique Hebdomadaire, vol. 92, n. 34, 08 25, 2017, pp. 477–498. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  2. ^ I. Joó e Z. Csizér, Preparation and laboratory testing of plain and aluminum hydroxide-adsorbed cholera vaccines used in a field trial in Indonesia, in Bulletin of the World Health Organization, vol. 56, n. 4, 1978, pp. 615–618. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  3. ^ Stefan L. Karlsson, Elisabeth Ax e Erik Nygren, Development of stable Vibrio cholerae O1 Hikojima type vaccine strains co-expressing the Inaba and Ogawa lipopolysaccharide antigens, in PloS One, vol. 9, n. 11, 2014, pp. e108521, DOI:10.1371/journal.pone.0108521. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  4. ^ a b c (EN) Jan Holmgren e Myron M. Levine, Mucosal Immunology (Fourth Edition), Academic Press, 1º gennaio 2015, pp. 1047–1082, ISBN 978-0-12-415847-4. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  5. ^ D. N. Taylor, K. P. Killeen e D. C. Hack, Development of a live, oral, attenuated vaccine against El Tor cholera, in The Journal of Infectious Diseases, vol. 170, n. 6, 1994-12, pp. 1518–1523, DOI:10.1093/infdis/170.6.1518. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  6. ^ John D. Clemens, G. Balakrish Nair e Tahmeed Ahmed, Cholera, in Lancet (London, England), vol. 390, n. 10101, 23 settembre 2017, pp. 1539–1549, DOI:10.1016/S0140-6736(17)30559-7. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) Office of the Commissioner, FDA approves vaccine to prevent cholera for travelers, su FDA, 24 marzo 2020. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  8. ^ WHO | Lessons learnt from 12 oral cholera vaccine campaigns in resource-poor settings, su WHO. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  9. ^ (EN) John D. Clemens, Sachin N. Desai e Firdausi Qadri, Plotkin's Vaccines (Seventh Edition), Elsevier, 1º gennaio 2018, pp. 185–197.e5, ISBN 978-0-323-35761-6. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  10. ^ a b c David Sinclair, Katharine Abba e K Zaman, Oral vaccines for preventing cholera, in The Cochrane Database of Systematic Reviews, vol. 2011, n. 3, 16 marzo 2011, DOI:10.1002/14651858.CD008603.pub2. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  11. ^ a b (EN) Joseph Torresi e Herwig Kollaritsch, Travel Medicine (Fourth Edition), Elsevier, 1º gennaio 2019, pp. 101–124, ISBN 978-0-323-54696-6. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  12. ^ T. Mall e K. Gyr, Episode resembling immune complex disease after cholera vaccination, in Transactions of the Royal Society of Tropical Medicine and Hygiene, vol. 78, n. 1, 1984, pp. 106–107, DOI:10.1016/0035-9203(84)90188-3. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  13. ^ a b Yellow Fever Vaccine Recommendations of the Immunization Practices Advisory Committee (ACIP), su cdc.gov. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  14. ^ a b (EN) Oscar Felsenfeld, RobertH Wolf e Klaus Gyr, SIMULTANEOUS VACCINATION AGAINST CHOLERA AND YELLOW FEVER, in The Lancet, vol. 301, n. 7801, 3 marzo 1973, pp. 457–458, DOI:10.1016/S0140-6736(73)91882-5. URL consultato il 12 gennaio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. M. Levine, Vaccines against enteric infections, in The Lancet, 1990, pp. 958-961.
  • J. Clemens e altri, Field trial of oral cholera vaccines in Bangladesh: results of three-year follow-up, in The Lancet, 1990, pp. 270-273.
  • Suharyono e altri, Safety and immunogenicity of single-dose live oral cholera vaccine CVD 103-HgR in 5-9-year-old Indonesian children, in The Lancet, 1992, pp. 689-694.
  • Forrest, B.D., LaBrooy, J., Attridge, S.R., et al., A candidate live oral typhoid/cholera hybrid vaccine is immunogenic in humans, in The Journal of Infectious Diseases, 1989, pp. 145-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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