Giovanni di Giacomo Gavazzi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Giovanni Gavazzi da Poscante, o Giovanni di Giacomo, Gio Giacomo Gavasio o Giangiacomo (Poscante, fine XV secolo – dopo il 1512), è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Poche sono le notizie relative Giovanni o Gio Gavasio, figlio di Giacomo a cui il nome viene abbinato e originario della Val Brembana se non per la certezza della firma che ha lasciato su alcune delle sue opere.

I suoi lavori furono descritti da Francesco Tassi nel suo Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi opera postuma.

«"Mi si presenta in primo luogo fra questi che operarono nel principio del 1500 Gio: Giacomo Gavasio di Poscante terra della valle Brembana inferiore, il quale per corretto disegno, per morbido colorito, e per somma diligenza può stare a fronte degli eccellenti professori di quel tempo. Due sole pitture io posso far note, una delle quali dipinta sul legno, e in qualche parte allumata di oro, come allora si costumava, vedesi nella Sagristia di S. Alessandro in colonna colla Vergine sedente col Bambino in braccio, sopra alcuni graziosi Angeletti, a da una parte uno schiratto sopra un piedistallo, ove sta scritto Jo: Jacobi Gavatii de Poscana opus 1512.»

Il Tassi fece un'analisi della pittura avvicinando i suoi lavori a quelli del Bellini e del Previtali, artisti che hanno lavorato a Bergamo nei primi anni del XVI secolo, a testimoniare che era particolarmente attratto dal rinascimento veneziano, anche se non vi sono documenti che indicherebbero il suo passaggio a Venezia.

«La maniera colla quale è dipinta questa tavola molto s'accosta a quella di Gio: Bellino, ed è somigliante in gran parte alle opere di Previtali. L'altra sua pittura pure su legno ritrovasi in Brescia presso il Signor Carlo Apiani, e rappresenta la Vergine col bambino, un vecchio, ed una donna con li capelli sparsi, una scimmia, da una parte, ed alcune figurine in lontananza con veduta di bel paese, e sotto leggesi: Jacobus Gavattus de Bergomo P. Queste dunque bastar debbono per farlo conoscere per valente pittore, né uopo sarebbe, tutto che io ne avessi notizia, di indicare altre sue opere per accrescergli pregio, perché troppo mi pare, che da queste ne tragga."»

Ma gli scritti furono pubblicazioni postume, del 1793[1] e molti suoi studi e scritti, subirono modifiche e integrazioni sia dai fratelli Carlo e Girolamo Marenzi sia dal collezionista Giacomo Carrara prima della pubblicazione. Le parti che erano state variate non furono però indicate dagli editori, lasciando erroneamente considerare che fossero studi del Tassi. Queste portarono a non poca confusione circa i lavori effettivamente attribuibili al Gavasio. Approfonditi studi, eseguiti successivamente, hanno aggiudicato le opere ad artisti differenti dal pittore di Poscante.

Anche il Pasta avvicinò le sue opere a quelle del Bellini. Questo indica il ritardo artistico del pittore, considerando che sul territorio era ormai esploso il nuovo rinascimento portato dal Lotto.

Giovanni Gavazzi risulta avesse avuto un figlio di nome Bernardino residente nella vicinia di Chiesa di San Michele all'arco e che fosse già morto nel 1527[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Madonna dello scoiattolo Basilica di Sant'Alessandro in Colonna riporta la scritta Jo. Jacobi Gavazi de / Poscantu pinxit / M.D.XII;[3]
  • Madonna con Bambino e un vecchio Brescia, collezione Carlo Appiani, riporta la scritta Iacobus Gavatius de Bergamo O L'opera originale è andata persa, la sua riproduzione riporta la firma dell'artista che sembra possa venire identificato nel nipote di Giovanni di cui ne avrebbe eredita il nome. Giovanni Gavazzi pare che avesse lavorato anche a Venezia ma nel terzo triennio del XVI secolo.[4]

Molte altre opere sono di dubbia aggiudicazione. Il Marenzi aveva indicato l'artista come realizzatore di molti polittici che furono poi considerati opera della bottega dei Marinoni di Desenzano al Serio[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Tassi era morto nel 1782
  2. ^ E. Fornoni, Note biografiche sui pittori bergamaschi, IV, 1920, pp. 6-42.
  3. ^ Facchinetti, p. 37.
  4. ^ Carlotta Quagliarini, GAVAZZI, Giovanni, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 52, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1999. URL consultato il 27 marzo 2019.
  5. ^ Facchinetti, p 3-41.
  6. ^ Alessandra Civai, Madonna con Bambino appare a un gruppo di soldati, su lombardiabeniculturali.it, Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 27 marzo 2019.
  7. ^ Madonna con Bambono in trono e santi, su lacarrara.it, Accademia Carrara. URL consultato il 28 marzo 2019.
  8. ^ Anche questo riferito a un Giacomo, ma di probabile esecuzione marinoniana Chiara Paratico, La bottega dei Marinoni, pittori di Desenzano al Serio, sec. XV-XVI, Bolis, 2008, ISBN 978-88-7827-168-5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Tassi, Le 'Pitture notabili' di Andrea Pasta: osservazioni sulla conservazione ed il restauro a Bergamo nel settecento, 1775.
  • Francesco Maria Tassi, Vite dei pittori, scultori e architetti bergamaschi, I, Bergamo, 1793, p. 44.
  • Simone Facchinetti, La pala di Ognissanti a Gromo San Giacomo, videocompːit, 2009.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN95826258 · Europeana agent/base/139753 · ULAN (EN500023517 · WorldCat Identities (ENviaf-95826258