Vittorio Salmini

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Vittorio Salmini in un ritratto nel 1876

Vittorio Salmini (Venezia, 12 marzo 1832Venezia, 12 giugno 1881) è stato un poeta e drammaturgo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'autore veneziano è noto soprattutto per le sue opere teatrali ad argomento storico-politico e per le sue liriche cupe e drammatiche. La sua visione politica era orientata verso una democrazia repubblicana e sociale[1].

Partecipò nel 1848-1849 all'esperienza della Repubblica di Venezia e in quel periodo ottenne il permesso di pubblicare in Venezia un giornale teatrale e umoristico intitolato "Sior Todaro". A quattro mani, con Paulo Fambri, scrisse opere teatrali. La "ditta" presto si sciolse, ma i due rimasero amici. Erano una coppia curiosa: Fambri grosso e erculeo, Salmini magro, piccolo, esile. Collaborò nel 1857-1858 alla rivista milanese "Il Pungolo", diretta da Leone Fortis. Morì di cancro. Paulo Fambri, allora ministro, si prese cura del figlio di Vittorio Salmini.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Drammi politico-sociali: Riabilitazione!, Potestà Patria, 1879; e Teocrazia.
  • Tragedie a soggetto storico: Maometto II, 1877; Lorenzino de' Medici, dramma in cinque atti in versi, 1873, rappresentato al teatro Malibran, senza successo di critica. Rifatto da Alessandro Dumas padre che fu accusato di plagio; Giovanna d'Arco.
  • Drammi: Violante: in cinque atti e in versi, 1873.
  • Raccolta di poesie: Polychordon, pubblicata nel 1878, riflette il gusto per la teatralità.
  • Poema: I Figli del secolo: schizzi in versi, 1876, dipinge a tinte fosche la vita contemporanea, attraverso l'esperienza di un poeta che, per la povertà e la fame, è costretto a rinunciare alla sua arte. Contro la corruzione, soprattutto a Venezia
  • Madama Roland: Scene della rivoluzione francese, 1880.
  • La leggenda del castello, 1877.
  • Vittorio Alfieri, 1862, la biografia di Alfieri con un suo sonetto, colto in un manoscritto e probabilmente allora inedito.

Lettere[modifica | modifica wikitesto]

All'Archivio Centrale dello Stato di Roma, nel Fondo "Paulo Fambri", si conservano lettere e documenti inediti di Vittorio Salmini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AAVV, La poesia scapigliata, Milano, Rizzoli, 2007.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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