Visibilità zero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Visibilità zero
Altri titoliVisibilità zero: le disavventure dell'on. Slucca
Palazzo Montecitorio
AutoreCarlo Fruttero
1ª ed. originale1999
Genereromanzo
Sottogenereumoristico
Lingua originaleitaliano
Personaggi
  • On. Aldo Slucca
  • On. Migliarini
  • Lauretta la jena
  • Domenico Esposito (Dedé o' Dialogatore)
  • Dott. Miranda Danieli
  • On. Malvolio, On. Vasone, On. Rava, On. Fava, Sen. Portis

Visibilità zero: le disavventure dell'on. Slucca è un romanzo di Carlo Fruttero pubblicato in volume nel maggio 1999.

L'io narrante è un parlamentare italiano, l'on. Aldo Slucca, appartenente a un piccolo partito politico nato da una serie di scissioni e governato autoritariamente dall'On. Migliarini, ex compagno di liceo di Slucca. Slucca è un uomo mite e modesto: abita a Monteverde, un quartiere popolare di Roma, in un appartamento che condivide con l'on. Vasone, guida una vecchia Fiat Croma; descrive la realtà ricorrendo spesso al linguaggio politichese. Accusato dall'On. Migliarini di «non avere visibilità», Slucca viene utilizzato da Migliorini in missioni politiche segrete e spesso pericolose; deve spesso recarsi inoltre «nel territorio», ossia in lontane località italiane, essendo stato nominato da Migliorini «inauguratore del partito»:

«E così via con le mie forbici da una mostra storica di carrozzine per bambini a una sagra dell'insalata mista. Perciò viaggio in continuazione e in Italia non è fatica da poco. Treni che si bloccano o deragliano, scioperi, coincidenze perse, le solite cose. Almeno mezza dozzina di volte mi è capitato di arrivare troppo tardi per il taglio del nastro, fiera del girasole o antico palio delle lucertole che fosse. Con grave caduta d'immagine, secondo Migliarini.»

L'on. Slucca fallisce regolarmente le sue missioni. Commenta tuttavia Michele Serra: «Slucca ha, nella fedeltà con cui esegue (le missioni) e nella rassegnazione con cui le descrive, la grandezza del martire, cioè del testimone. Che debba poi testimoniare solo e sempre il vuoto, l'inutile, l'insulso, è cosa che fa gongolare l'autore e, va detto, soprattutto il lettore»[1].

Il romanzo, il primo scritto da Fruttero senza l'intervento di Lucentini, è diviso nei seguenti otto capitoli:

  • Menomale Slucca
  • I dialoghi di Slucca
  • Il segnale Slucca
  • La signora Slucca
  • Il conte Slucca
  • Heil Slucca!
  • Il romanzo di Slucca
  • Il gioco è finito, Slucca

I primi capitoli furono pubblicati nell'estate del 1998 sulla Stampa a firma Fruttero & Lucentini[2]; erano stati scritti tuttavia dal solo Fruttero il quale rielaborò successivamente il materiale già pubblicato, «con capitoli inediti, nuove avventure, figure e figurine aggiuntive» in un romanzo firmato «Fruttero & Fruttero»[3]. L'autore dichiarava nel «Preambolo» di essersi ispirato ai racconti di P. G. Wodehouse e di Damon Runyon[3].

  • Fruttero & Fruttero, Visibilità zero : le disavventure dell'on. Slucca, Coll. Biblioteca umoristica Mondadori, Milano : Mondadori, 1999, 167 p. ; 23 cm., ISBN 88-04-46760-6
  1. ^ Michele Serra, L'insulsa vita dell'onorevole, op. cit., 1999
  2. ^ F & L, F&L Crociera: il politico di bordo, La Stampa, 18 agosto 1998, p. 19
  3. ^ a b Carlo Fruttero, «Preambolo». In: Visibilità zero, op. cit., pp. 7-9

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura