Villa medicea di Marignolle

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Marignolle, lunetta di Giusto Utens, Museo di Firenze com'era, Firenze

La Villa Medicea di Marignolle si trova nel sobborgo sud di Firenze di Marignolle, vicino a Galluzzo.

Nel Trecento appartenne alla famiglia Sacchetti e da essi venne venduta come casa da signore nel 1550 a Lorenzo di Pietro Ridolfi. Venne confiscata a quest'ultimo dal principe Francesco de' Medici, per via del suo coinvolgimento nella Congiura dei Pucci (1560), che aveva nelle intenzioni l'eliminazione del Granduca Cosimo I, padre di Francesco.

Dopo essere stata ristrutturata dall'architetto di corte Bernardo Buontalenti, Francesco la donò al figlio naturale avuto dall'amante e futura seconda moglie Bianca Cappello, Don Antonio.

La dimora, l'unica dei Medici in questa parte della città, è caratterizzata da un unico blocco sviluppato in senso longitudinale, con un ampia facciata affacciata verso Firenze rimasta per lo più intatta nello stile sobrio cinquecentesco, caratterizzata da un intonaco bianco sul quale spiccano i portali e le finestre incorniciati da pietra serena grigia.

A destra della villa si apriva uno "Stanzone" usato per il gioco della pallacorda con grandi abbaini, edificato nel 1596 dall'architetto Gherardo Mechini.

Il parco, dove ancora oggi si trovano alcuni cipressi secolari, è caratterizzato da un viale rettilineo centrale affiancato da terreni un tempo alberati (come si vede dalla lunetta di Giusto Utens). Il cancello monumentale si trova ai piedi della collina.

Nel 1621 la villa e la fattoria vennero acquistati da Girolamo Capponi, e rimaste in possesso della sua famiglia fino all'estinzione, avvenuta nell'Ottocento con il famoso statista e letterato Gino Capponi, morto nel 1876, che proprio qui venne sepolto, nella cappella della villa, prima di essere traslato nella chiesa di Santa Croce.

In seguito si sono succeduti vari proprietari, come il Marchese Luigi Ridolfi e la famiglia di antiquari Bellini (1939-1976). Oggi è ancora di proprietà privata e non è visitabile al pubblico.