Villa Cavallini

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Villa Cavallini
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Divisione 1Piemonte
LocalitàLesa
IndirizzoVia Sempione, 150, 28040 Lesa NO
Coordinate45°48′42.7″N 8°32′36.24″E / 45.81186°N 8.5434°E45.81186; 8.5434
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Realizzazione
ArchitettoAnnibale Rigotti

Villa Cavallini è un edificio costruito a Solcio di Lesa a fine Ottocento.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La villa è registrata nel catasto austriaco del 1722: il luogo in cui sorge è identificato col nome di Solcietto ed è composto da cinque lotti di terreno. Al tempo, la villa era collegata alle altre nei dintorni tramite una strada a mezza costa (la strada del Sempione venne costruita solo più tardi, fra il 1801 e il 1807).

In quegli anni la villa apparteneva alla famiglia Corsino, e proprio in quel periodo la restituzione grafica dell'edificio era presentata come un ammasso di pezzi di terreno obliqui.[non chiaro] Con la creazione del catasto piemontese del 1863 la situazione divenne più simile a quella odierna[non chiaro]. Accanto alla villa furono creati un giardino e un bosco all'inglese.

Dopo questa fase la villa divenne proprietà della famiglia Minetti, che effettuò la prima ristrutturazione del complesso. Dopo la ristrutturazione, negli anni ottanta del XIX secolo, la proprietà passò ai Cavallini.

Prima del 1870 la villa passò a un altro proprietario, il signor Boniforti, che in occasione della morte della moglie (avvenuta nel 1885) fece erigere una piccola cappella non distante dalla parte rustica della struttura.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La villa è costituita da un sistema architettonico e paesaggistico[non chiaro] e oltretutto è un monumento molto visibile e importante delle rive del lago. Una scalinata congiunge il cancello sulla strada del Sempione, e il viale che dalla strada giunge all'edificio percorre una vasta area allestita come un giardino all'inglese.

La sorella Adelaide, ultima erede, nel 1944 lasciò la villa colma di mobili pregiati, collezioni di vario genere, trofei cinofili e l'immenso parco con rare specie botaniche.

Incastonato nella torre neocastellana, lo stemma di famiglia raffigurante un cavallo rampante con il motto: "impavide e constanter".

Il giardino[modifica | modifica wikitesto]

Il giardino all'inglese è soprattutto composto da molti quadri diversi[non chiaro] di vegetali.

All'interno del giardino all'inglese troviamo molti elementi decorativi che arricchiscono il viale:

  • un obelisco
  • numerosi vasi lapidei in ricordo dei cani levrieri del senatore Gaspare Cavallini (promotore di molte trasformazioni del complesso)
  • un laghetto ormai non visibile.

In un altro settore del giardino, trattato all'italiana, troviamo vasche, terrazze ed enormi esemplari di Liriodendri.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Renata Lodari, Giardini e ville del Lago Maggiore, Torino, Centro studi Piemontese, 2002.

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