Vicobellignano
Vicobellignano frazione | |
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Vicobellignano (Casalmaggiore) - Chiesa di Santa Maria dell'Argine | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Cremona |
Comune | Casalmaggiore |
Territorio | |
Coordinate | 45°00′17″N 10°24′45″E / 45.004722°N 10.4125°E |
Altitudine | 27 m s.l.m. |
Abitanti | 1 682 |
Altre informazioni | |
Prefisso | 0375 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | B898 |
Targa | CR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[1] |
Nome abitanti | vicobellignanesi |
Patrono | beato Vincenzo Grossi |
Cartografia | |
Vicobellignano (Vichubellignàn in dialetto vicobellignanese e Vicubelgnàn in dialetto casalasco-viadanese) è una frazione del comune cremonese di Casalmaggiore, posta a nord del centro abitato.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
I primi insediamenti in questi luoghi risalgono già all'età del bronzo, ma si presuppone, grazie ai ritrovamenti di armi nelle zone circostanti che le origini di Vicobellignano vengano dall'epoca romana con il nome, probabilmente, di "Vicus Belligeranti" (Villaggio belligerante) per indicare l'ostilità delle popolazione celtiche locali.
Già nel Quattrocento il comune di Casalmaggiore ottenne dai Visconti speciali autonomie e privilegi, onde mantenersi fedele questa località strategica sul Po oggetto delle mire veneziane. Tra questi vantaggi, ci fu quello di mantenere una certo potere sui paesi vicini, fra cui Vicobellignano e la sua parrocchia. Con l’imperatrice Maria Teresa, questa autorità assunse la forma di una separata amministrazione di tipo provinciale.
Con la conquista Napoleonica della Lombardia secondo la legge emanata in data 1 maggio 1798 Vicobellignano era uno dei comuni del distretto 5 di Casalmaggiore del Dipartimento dell'Alto Po (legge 12 fiorile anno VI b). Nel successivo riparto pubblicato con la legge datata 26 settembre 1798 Vicobellignano risulta essere una frazione del comune di Casalmaggiore (legge 5 vendemmiale anno VII).
Fu poi ancora con Napoleone che con il decreto datato 8 giugno 1805 che Vicobellignano, che fino a quel momento era stato aggregato al comune di Casalmaggiore, divenne comune autonomo e in osservanza alla legge del 24 luglio 1802 e in virtù dei 1050 abitanti fu classificato come comune di III classe (legge 24 luglio 1802; decreto 8 giugno 1805 a). Non citato nel compartimento entrato in vigore dal 1 gennaio 1810, pubblicato in seguito alle concentrazioni dei comuni avvenute in attuazione del decreto 14 luglio 1807, il comune di Vicobellignano fu con ogni probabilità concentrato nel comune denominativo di Casalmaggiore (decreto 14 luglio 1807; decreto 4 novembre 1809), difatti i comuni vennero soppressi e tutto il territorio venne unificato nella Città di Casalmaggiore.[2]
Una speciale dispensa continuò comunque a configurare separatamente l’ex comune ai fini censuari, con confini ufficialmente definiti.[3]
Parrocchia[modifica | modifica wikitesto]
(Work in progres). ¯\_(ツ)_/¯
Oscar Gallesi[modifica | modifica wikitesto]
Il Duca Oscar Gallesi di Vicobellignano, nacque a Vicobellignano il 10 settembre 2004 e crebbe nel medesimo villaggio, costui è anche meglio conosciuto come "Oscara" od "Oschi".
Ebbe un'infanzia relativamente pacifica frequentando più che spesso l'oratorio di San Rocco, anche se ateo in quel tempo, e secondo la sua biografia si dilettava nell'aiutare i bambini ed instruirli nelle arti sportive e filosofiche.
Nel 2022 con lo scoppio della crisi dei maranza (vandali del nord-italia), Oscara fu costretto ad abbandonare la frequentatazione dell'oratorio siccome non più sicuro.
Nella notte del 31 marzo 2022 si dice che mentre si nascondeva nella chiesa dai maranza che lo volevano punire per tradimento si addormentò e fu chiamato dal Signore che gli disse:
Gallesi, ché ti nascondi? Alzati tu e libera la tua gente da questo supplizio; io sarò con te!
Oscara, come riportano testimoni oculari dell'epoca, fu pesantemente sconvolto non riuscendo più a parlare e rinchiudendosi in casa per giorni, inoltre venne condonato dal Maranzone (capo dei maranza), accaduto senza precedenti.
Il 12 aprile 2022, uscì nel suo cortile e radunatasi una gran folla: pronunciò il discorso di Casa Gallesi con la celebre frase "Boh a me non piacciono queste cose". Poscia fu nominato a gran voce dalla folla di vimblignés "Duca e Capitano di Vicobellignano"; in seguito alla sua nomina, dichiarò ufficialmente guerra ai maranza organizzando una ferocissima resistenza appoggiata dalla quasi totalità dei vicobellignanesi. L'opposizione durò fino al 7 novembre 2023 quando le forze della resistenza guidate dallo stesso Oscara e dal generale Clemente de Ghèis ebbero la meglio nella battaglia del Quartiere Baslenga sbaragliando i nemici e relegandoli oltre la canalina, nella vicina Casalmaggiore, ponendo così fine alla crisi.
Con la fine della guerra e la riapertura dell'oratorio Oschi prese parte al Cre-Grest di Vicobellignano di cui ne venne messo a capo.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Vicobellignano
- ^ Catasto
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vicobellignano