Via Teatina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Via Teatina
Case di via Teatina viste da via degli Agli
Nomi precedentichiasso de' Buoi, chiasso di piazza Padella
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàFirenze
QuartiereQuartiere 1
Codice postale50123
Informazioni generali
Tipostrada carrabile
IntitolazionePadri Teatini
Collegamenti
Iniziovia degli Agli angolo via de' Pecori
Finepiazza di Santa Maria Maggiore angolo via dei Boni
Mappa
Map
Coordinate: 43°46′23.02″N 11°15′07.76″E / 43.773061°N 11.252156°E43.773061; 11.252156

Via Teatina è una via del centro storico di Firenze, situata tra via degli Agli angolo via de' Pecori e piazza di Santa Maria Maggiore angolo via dei Boni.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La strada prende il nome dai Padri Teatini e fu deliberato solo nel 1926, riassegnando il nome che fu di via degli Agli e che si riferisce al complesso di San Gaetano assegnato dal 1592 ai Padri Teatini. Più anticamente la strada si chiamo chiasso de' Buoi o chiasso di Piazza Padella. La piazza Padella era uno slargo scomparso quando venne ampliato il convento tra le attuale via dei Pescioni e via degli Agli, che doveva il suo nome a un'antica trattoria rinomata per il fritto[1].

La strada ha un andamento a gomito perché costeggiava il retro delle case costruite lungo l'angolo dell'antica cerchia muraria romana, corrispondente a via de' Rondinelli e via de' Cerretani. La strada venne sorprendentemente risparmiata dal "risanamento": per quanto possa apparire modesta e dismessa, è l'unico esempio relativamente intatto di come si presentavano le strade in questa parte della città[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Stemma al leone rampante

La strada si apre su una sorta di salrgo quadrangolare lungo via degli Agli, esistente anche in antico, e poi si restringe curvando, diventando esclusivamente pedonale, fino all'apertura su piazza Santa Maria Maggiore, dove un cavalcavia su arco introduce al vicolo che sbuca sulla piazza in angolo con via dei Boni, a lato del palazzo delle Cento Finestre, e che oggi fa parte della numerazione della piazza stessa, ma anticamente era detto vicolo di Santa Maria Maggiore. Nel Medioevo lungo il lato nord-occidentale si aprivano una serie di vicoli a raggiera che separavano le varie case e conducevano al Canto dei Carnesecchi[2].

All'angolo con via degli Agli si vedono i resti di quelle che furono case della famiglia Aldobrandini[2], sporgenti su via degli Agli (tanto da formare una strozzatura), con una sorta di torretta sporgente, alta e stretta, che dà su un'ampia terrazza dall'aspetto cinque-seicentesco. Anche le restanti case su questo lato hanno un aspetto irregolare, con avancorpi su sporti, canne di camino sporgenti su mensole in pietra e finestrelle con grate.

Il lato opposto della strada costeggia all'inizio l'unico edificio moderno in angolo con via de' Pecori, sebbene sulle aperture al piano terra si trovino alcuni stemmi col campo illeggibile (lo stesso stemma compare anche dall'altra parte, presso la casa al n. 1). Più avanti si trova il portone di una rimessa di carrozze, sormontato da uno stemma al leone rampante forse della famiglia Agli o dei Boni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bargellini-Guarnieri, cit.
  2. ^ a b Guido Carocci, Studi storici sul centro di Firenze, Firenze 1889.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, Tipografia Barbèra, 1913, p. 134, n. 943;
  • Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, 1929, p. 113, n. 1023;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, IV, 1978, p. 160;
  • Il centro di Firenze restituito. Affreschi e frammenti lapidei nel Museo di San Marco, a cura di Maria Sframeli, Firenze, Alberto Bruschi, 1989;
  • Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo del Comune di Firenze, terza edizione interamente rinnovata a cura di Piero Fiorelli e Maria Venturi, III voll., Firenze, Edizioni Polistampa, 2004, p. 453.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Firenze: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Firenze