Velma Middleton

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Velma Middleton
Foto di Ralph F. Seghers
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
(Holdenville)
GenereJazz
Periodo di attività musicale1930 – 1961
StrumentoVoce
GruppiLouis Armstrong and his All Stars

Velma Middleton (Holdenville, 1 settembre 1917Freetown, 10 febbraio 1961[1]) è stata una cantante ed intrattenitrice jazz statunitense, che ha cantato con le big band e piccoli gruppi di Louis Armstrong dal 1942 fino alla sua morte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Velma Middleton nacque a Holdenville, Oklahoma[1] e si trasferì con i suoi genitori a Saint Louis, Missouri. Ha iniziato la sua carriera come corista e ballerina e per tutta la sua carriera ha eseguito spaccate acrobatiche sul palco.[2][3] Dopo aver lavorato come solista e aver cantato con Connie McLean e la sua Rhythm Orchestra in un tour di Sudamerica, si unì alla big band di Louis Armstrong nel 1942 e apparve con lui in "soundies".[4][5]

Quando l'orchestra di Armstrong si sciolse nel 1947, la Middleton si unì alla sua All-Stars, un gruppo più piccolo. È stata spesso usata per le scene umoristiche, come per i duetti con Armstrong su "That’s My Desire" e "Baby, It's Cold Outside", e ha recitato occasionalmente. Registrò anche otto brani come cantante solista per la Dootone Records nel 1948 e nel 1951. Sebbene non fosse molto elogiata per la sua voce, descritta dal critico Scott Yanow[6] come "nella media ma ragionevolmente gradevole e di buon umore", Armstrong la considerava un'importante cantante e parte integrante del suo spettacolo.[4]

Si esibì il 7 giugno 1953 con Louis Armstrong e i suoi All Stars per il famoso nono concerto Cavalcade of Jazz[7] tenuto al Wrigley Field di Los Angeles, prodotto da Leon Hefflin Sr. Quel giorno erano presenti anche Don Tosti e i suoi Mexican Jazzmen, Roy Brown e la sua Orchestra, Shorty Rogers, Earl Bostic e Nat "King" Cole.[8]

Mentre era in tour con Armstrong in Sierra Leone nel gennaio 1961, la Middleton subì un ictus[9] e morì il mese successivo in un ospedale di Freetown.[1]

Il musicista Barney Bigard criticò Armstrong e il manager Joe Glaser per aver rifiutato, dopo che la Middleton si era ammalata, di organizzare il suo trasferimento in un paese con migliori strutture sanitarie.[9]

Galleria[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Bob Eagle e Eric S. LeBlanc, Blues - A Regional Experience, Santa Barbara, Praeger Publishers, 2013, p. 342, ISBN 978-0313344237.
  2. ^ (EN) Mike Forbes, Louis Armstrong's all stars : the last great era of his life in music, Surrey, J Michael Forbes, 2015, ISBN 9781326375812, OCLC 987159252.
  3. ^ (EN) Pat Britt, Spike Harrigan, Louis Jordan, Dizzy Gillespie, Count Basie, Billie Holiday, Louis Armstrong, Velma Middleton, George Washington, Cab Calloway, Fats Waller, Duke Ellington, Billy Eckstine, Delta Rhythm Boys, Tympany Five, Mills Brothers ed il King Cole Trio, Lullaby of Harlem (DVD), Passport Video, 2004.
  4. ^ a b (EN) Yanow, Scott, Biography of Velma Middleton, su allmusic.com.
  5. ^ (EN) “Soundie”? What’s a Soundie?, su Jazz Lives, 14 ottobre 2021. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  6. ^ (EN) Scott Yanow , Author at JAZZIZ Magazine, su jazziz.com, 19 dicembre 2023. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  7. ^ Cavalcade of Jazz | Archives at Yale, su archives.yale.edu. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  8. ^ (EN) "Jazz Cavalcade will be greatest Sunday, June 7th", in The California Eagle, 21 maggio 1953.
  9. ^ a b (EN) Frederick J. Spencer, Jazz and Death: Medical Profiles of Jazz Greats, Univ. Press of Mississippi, 2002, p. 47–, ISBN 978-1-60473-633-5. URL consultato il 4 settembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Forbes, Mike, Louis Armstrong's All Stars, 1ª ed., Surrey, J Michael Forbes, 4 agosto 2015, ISBN 978-1326375812.

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