Varanus auffenbergi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Varano pavonino
Varanus auffenbergi
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Famiglia Varanidae
Genere Varanus
Specie V. auffenbergi
Nomenclatura binomiale
Varanus auffenbergi
Sprackland, 1999[1]

Il varano pavonino (Varanus auffenbergi Sprackland, 1999), detto anche varano di Auffenberg, è una piccola specie della famiglia dei Varanidi originaria dell'isola indonesiana di Roti[2]. Appartiene al sottogenere Odatria[2], come il varano del Pilbara e il varano di King.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico, Varanus, è la forma latinizzata del termine arabo waral (ورل; o waran = «lucertola»). Questo termine deriva a sua volta dalla comune radice semitica ouran, waran o waral, cioè «lucertola»[3]. Il nome con cui i varani vengono indicati in inglese, monitors («guardiani»), si ritiene sia dovuto all'occasionale abitudine di questi animali di stare immobili sulle zampe posteriori per osservare l'ambiente circostante. Il nome specifico, auffenbergi, commemora l'erpetologo americano Walter Auffenberg.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il varano pavonino è uno dei più piccoli varani del mondo e raggiunge al massimo i 60 cm di lunghezza[2]. È simile al varano di Timor (Varanus timorensis), dal quale si differenzia per la colorazione del ventre e i disegni sul dorso, che però sbiadiscono con l'età. La specie, infatti, presenta una serie di ocelli grigio-azzurri, mentre il varano di Timor ha ocelli color crema[4].

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

In natura il varano pavonino è stato visto arrampicarsi sui tronchi delle palme per poi vagabondare sulla loro chioma[5]. Rispetto ad altri varani, è piuttosto timido e sfuggente. Questa timidezza persiste anche negli esemplari in cattività[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "ITIS.gov". Retrieved 10 February 2010.
  2. ^ a b c d Reptiliana.wordpress.com. (Retrieved Feb. 10, 2010.)
  3. ^ Robert George Sprackland, Giant lizards, Neptune, NJ, T.F.H. Publications, 1992, p. 61, ISBN 0-86622-634-6.
  4. ^ monitor-lizards.net Archiviato il 19 maggio 2010 in Internet Archive. (Retrieved Feb. 10, 2010.)
  5. ^ Del Canto, R. Notes on the occurrence of Varanus auffenbergi on Roti Island. Biawak Quarterly Journal of Varanid Biology and Husbandry, Vol 1 No 1., August 2007

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • JCVI.org (Downloaded Feb. 10, 2010.)
  • Varanaus.nl (Downloaded Feb. 10, 2010.)
  • ITIS.gov (Downloaded Feb.11, 2010)
  • Museumstuff.com (Downloaded Feb.11, 2010)
  • Wesiak, K., Unterbringung, Pflege und Nachzucht von Varanus (1999). (Odatria) auffenbergi SPRACKLAND [Housing, care and breeding of Varanus (Odatria) auffenbergi SPRACKLAND 1999.
  • Green, Brian & Dennis Goanna King (1999). Monitors : The Biology of Varanid Lizards, 2nd ed. Krieger Publishing Company, Malabar.
  • King, Ruth Allen; Pianka, Eric R.; King, Dennis (2004). Varanoid Lizards of the World. Bloomington: Indiana University Press. pp. 225–229. ISBN 0-253-34366-6.
  • King, Dennis & Green, Brian. (1999). Goannas: The Biology of Varanid Lizards. University of New South Wales Press. ISBN 0-86840-456-X

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rettili: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rettili