Vallone del Grandubbione

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Vallone del Gran Dubbione
(o Grandubbione)
Uno dei ponti dell'antica mulattiera che sale da Dubbione al Gran Dubbione (Itinerario turistico dei sette ponti)
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Piemonte
Province  Torino
Località principaliSerremoretto, Rocceria, Traversi, Grangetta, Carla, Tagliaretto, Giborgo (frazioni del comune di Pinasca)
FiumeRio di Grandubbione

Il Vallone del Gran Dubbione (o Grandubbione[1]) è una vallata laterale della Val Chisone.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La valletta si trova nel comune di Pinasca e si apre in sinistra orografica dalla Val Chisone. Inizia alla frazione di Dubbione (circa 500 m s.l.m.) e sale fino alla Punta dell'Aquila (2119 m s.l.m.). Per inoltrarsi nel Grandubbione si può percorrere la vecchia mulattiera che sale da Dubbione, caratteristico itinerario detto "dei sette ponti". In alternativa si può percorrere la carrozzabile che parte da Pinasca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La frazione Serremoretto vista dalla Punta della Merla

Il vallone prende il nome, così come il rio che ne discende, dall'insieme di frazioni che vengono chiamate il Gran Dubbione (a circa 1000 m s.l.m.). Questo insieme di frazioni è a sua volta così chiamato poiché, nel passato, la loro popolazione era maggiore di quella di Dubbione (da qui il prefisso Gran). Un tempo il Gran Dubbione costituiva una parrocchia autonoma da quella di Pinasca.[2]

La zona ha avuto un'importanza particolare durante la Resistenza italiana condotta dai partigiani.[1]

La vita del vallone, nella metà del '900, è poeticamente descritta dal pittore Mario Borgna nel libro "Un fiume di capre".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Guido Quazza, La Resistenza italiana: appunti e documenti, Giappichelli, 1966. URL consultato il 4 marzo 2020.
  2. ^ Goffredo Casalis, Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati di s. m. il re di Sardegna, Maspero, 1847. URL consultato il 4 marzo 2020.

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