Valentino Urbani

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Caricatura di Valentino Urbani disegnata da Anton Maria Zanetti

Valentino Urbani, detto Valentini (Udine[1], ... – ...; fl. 1690-1722[2]), è stato un cantante lirico castrato italiano, ricordato oggi soprattutto per la sua collaborazione con il compositore Georg Friedrich Händel nel XVIII secolo[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Interpretò il ruolo di Eustazio nella prima rappresentazione del Rinaldo di Händel nel His Majesty's Theatre di Londra nel 1711, quello di Silvio alla prima de Il pastor fido nel 1712 e quello di Egeo nel Teseo di Händel con Valeriano Pellegrini nel 1713. Sembra che la sua potenza vocale fosse limitata e all'epoca in cui sostenne questi ruoli per Händel la sua voce fosse in declino, tuttavia era considerato un ottimo attore.

Charles Burney osservò che "la sua voce era debole e la sua esecuzione misurata".

Era noto con il nome d'arte di Valentini.

Urbani fu il primo castrato ad esibirsi regolarmente a Londra[4], e debuttò al Drury Lane (teatro) nel 1707 nella prima assoluta di Thomyris, Queen of Scythia di Johann Christoph Pepusch. Cantò in diversi pasticci ed opere bilingui (cantate parte in italiano e parte in inglese) ed ogni anno poté tenere un concerto a proprio profitto. Le sue ultime apparizioni sulla scena conosciute furono ad Amburgo nel 1722. In precedenza aveva cantato a Venezia, Parma, Roma, Bologna e Genova.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Philip H. Highfill, Kalman A. Burnim e Edward A. Langhans (a cura di), A biographical dictionary of actors, actresses, musicians, dancers, managers & other stage personnel in London : 1660-1800, Carbondale, Southern Illinois University Press, 1993, XV, pp. 96-97, ISBN 0-8093-1802-4 ( Vedi qui).
  2. ^ Matthew John Caldwell Hodgart e Ruth Bauerle, Joyce’s Grand Operoar. Opera in Finnegans Wake, Baltimora, University of Illinois Press, 1996, ISBN 0-252-06557-3.
  3. ^ Winton Dean: "Urbani, Valentino", Grove Music Online ed L. Macy
  4. ^ Shirley Strum Kenny, British Theatre and the Other Arts, 1660-1800, Cranbury (New Jersey), Associated University Press, 1984, p. 98, ISBN 0-918016-65-7

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