Utente:Vituzzu/Giovi

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Incidente ferroviario della stazione di Piano Orizzontale
Rara foto del luogo del disastro
TipoIncidente ferroviario
Data11 agosto 1898
Luogonei pressi della stazione di Piano Orizzontale, nel comune di Serra Riccò
StatoBandiera dell'Italia Italia
Conseguenze
Morti12 morti
Feritidecine di feriti

Il disastro ferroviario della stazione di Piano Orizzontale fu un incidente ferroviario avvenuto l'11 agosto 1898[1] presso la stazione di Piano Orizzontale, nei pressi del passo dei Giovi, sulla linea ferroviaria che collega le città di Genova e Torino. I macchinisti di un treno merci rimasto bloccato in galleria, intossicati dai fumi stagnanti in una galleria, persero il controllo del mezzo che si schiantò contro un treno passeggeri in sosta alla stazione di Piano[1]. La sciagura fornì un'ulteriore spinta all'elettrificazione della linea e ad un'inchiesta sulle forniture di carbone ferroviario di Edilio Raggio[2].

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso del processo di industrializzazione, nella seconda metà del XIX secolo, del cosiddetto triangolo Torino-Milano-Genova, il collegamento ferroviario fra il porto di Genova e le aree industriali del Piemonte divenne un elemento cruciale per il sistema dei trasporti del giovane Regno d'Italia.

La costruzione della linea che, attraverso il passo dei Giovi, collega ancor oggi Genova e Torino fu iniziata dal Regno di Sardegna già nel 1845 e terminata nel 1853, la più costosa opera fu la lunga galleria di valico (all'epoca la maggiore al mondo) fra la stazione di Busalla e quella di Piano Orizzontale.

La stazione di di Piano Orizzontale si trova[3] fra le stazioni di Genova Pontedecimo e Busalla e precede una galleria lunga

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'incidente la Mediterranea, in collaborazione con l'università di Genova effettuò studi sugli effetti dei fumi e sulle metodologie per ridurli. Si dimostrò innanzitutto l'inefficienza dei pozzi di ventilazione (la galleria teatro della tragedia ne aveva quattro) nello smaltire i ristagni di fumi e furono installati dei sistemi di ventilazione, progettati dall'ingegner Saccardo, in vari trafori a rischio[1].

Gli studi dei dottori Mosso, Benedicenti e Wehmeyer sui rischi per la salute del personale di manovra evidenziarono come i macchinisti fossero sottoposti a temperature di 51°C e valori di monossido dell'1.2%, con effetti estremamente dannosi sulla salute oltre che sulla capacità di operare in sicurezza[1].

Le mattonelle di carbone del conte (dal 1892) Raggio furono indicate come causa dell'incidente e di altri incidenti nel corso del 1899, ciò spinse il nuovo direttore generale delle ferrovie ad istituire un commissariato per acquistare direttamente il carbone inglese, Raggio ricorse alla corruzione per spingere i macchinisti a boicottare il nuovo carbone ma alla fine fu costretto a rimodernare i suoi impianti di produzione a Novi Ligure, reinvestendovi la sua enorme fortuna, il nuovo impianto rese ancora più intenso il traffico sulla linea ferroviaria al punto da rendere insufficiente anche la Succursale dei Giovi inaugurata il 30 aprile 1898.[2]

L'effetto più importante fu, tuttavia, il forte impulso dato all'elettrificazione della linea, fra le prime in Italia, in corrente alternata trifase. La forte pendenza della tratta porterà, inoltre, alla creazione di rotabili quali la locomotiva FS E.550 (detta il mulo dei Giovi) in grado di aumentare il carico utile (per convoglio) sulla linea del 30% rispetto alle coppie di 470 a vapore utilizzate in precedenza che garantivano una velocità pari alla metà rispetto al nuovo sistema.

Gli incidenti dovuti al fumo continuarono tuttavia a funestare il trasporto su rotaia in Italia e nel mondo (un analogo incidente avvenne in Svizzera nel 1926), fino al disastro di Balvano, nel 1944, la maggiore sciagura ferroviaria della storia d'Italia, anch'essa dovuta al ristagno di fumi di scarico tossici in galleria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

<references>

[[Categoria:Incidenti e disastri ferroviari|Piano Orizzontale]]

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  1. ^ a b c d Maurizio Panconesi, Il fumo, subdolo compagno di viaggio di macchinisti e frenatori negli anni della trazione a vapore, su clamfer.it. URL consultato il 5 gennaio 2012.
  2. ^ a b Gian Battista Cassulo, Lo scandalo delle forniture ferroviarie e la questione del Terzo Valico, su digilander.libero.it. URL consultato il 5 gennaio 2012.
  3. ^ Rete Ferroviaria Italiana SpA, Fascicolo di linea, Linea Arquata S. - Genova (PDF), su site.rfi.it. URL consultato il 5 gennaio 2012.