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Viale Emilio Maraini
	La parte settentrionale di Viale Maraini durante la nevicata del febbraio 2012
Nomi precedenti	Passeggiata di Porta Cintia
Localizzazione
Stato	Italia
Città	Rieti
Codice postale	02100
Informazioni generali
Tipo	strada carrabile
Lunghezza	1,1 km
Intitolazione	Ad Emilio Maraini, industriale
Costruzione	XIX secolo
Collegamenti
Inizio	Porta Cintia
Fine	Chiesa della Madonna del Cuore
Mappa
	Elemento Wikidata assente · Manuale

viale Maraini

Coordinate: 42°24′34.39″N 12°51′24.08″E / 42.409553°N 12.85669°E

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Viale Emilio Maraini, noto in passato come passeggiata di Porta Cintia o viale della Madonna del Cuore, è un viale di Rieti.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Completo rettilineo da Porta Cintia alla Chiesa della Madonna del Cuore.

Parte del vecchio tracciato della SS79 Ternana.

Larghezza (marciapiedi compresi) di 25 metri, di cui circa 11 di carreggiata stradale e i restanti per marciapiedi.

Asse dello sviluppo urbano verso nord^[1]

Asse commerciale e di passeggio

Alberi sono tutelati come alberi storici

Ha inizio in piazza Marconi, il largo che fronteggia la Porta Cintia delle mura medievali; qui la strada si incrocia per mezzo di una rotatoria con i viali di circonvallazione della cinta muraria (viale Canali e Morroni), e con la via Cintia che si addentra nel centro storico, e costituisce la prosecuzione di viale Maraini // di cui viale Maraini costituisce la prosecuzione.

È la prosecuzione fuori dalle mura di via Cintia.

In corrispondenza della chiesa: rotatoria, in cui si incrociano varie strade. Una di esse prosegue verso nord sulla stessa traiettoria di viale Maraini, sempre in rettilineo fino alla frazione di Quattro Strade, cambiando però nome in Via Marco Curio Dentato.

In corrispondenza dell'incrocio con via Porrara e viale Di Benedetto cambia la sistemazione: a sud tre corsie con senso unico. A nord: due corsie a doppio senso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Il viale fu costruito nell'ottocento come passeggiata borghese

Una stradina agricola c'era senz'altro da prima: già nel seicento a madonna del cuore venivano condotti i condannati (madonna dei frustati).

Fino alla metà dell'ottocento zona agricola^[1]

nel 1856, si arriva alla comunicazione, da parte di un comitato di privati cittadini, di volersi impegnare finanziariamente per la realizzazione di una passeggiata subito fuori Porta Cinthia. Con alterne vicende e successivi assestamenti nel giro di pochi anni si giunse alla realizzazione del viale^[1]

passeggiata per la nobiltà: diviso in tre fasce, con una centrale larga per le carrozze e due laterali, più strette, per i pedoni^[2]

Nel 1858 vengono piantati gli ippocastani, messa a dimora una siepe e operata, verso est, una prima deviazione del rio Salce e dei fossi che vi confluiscono rafforzando il canale parallelo al viale (che corrisponde all’incirca all’attuale recinzione dell’ex zuccherificio Marini), che attraverso un condotto sottostradale fa confluire le acqua nell’originario percorso del rio Salce.^[1]

Sviluppo industriale: zuccherificio, ferrovia (con PL), supertessile, PL del raccordo ferroviario

sviluppo residenziale

Anni sessanta: abbattuto il filare centrale di platani, per cambiare l'assetto da due carreggiate con una corsia, a unica carreggiata con tre corsie.^[3]

PUT 1986: Senso unico fino a porrara.

Nel 2004 la giunta Emili eseguì lavori di rifacimento dei marciapiedi nel tratto Porta Cintia-bivio via Porrara.^[4]