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TITOLO:

Duomo Giulianova San Flaviano

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Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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Duomo di Giulianova
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàGiulianova
TitolareSan Flaviano

Duomo di Giulianova[modifica | modifica wikitesto]

Il duomo di San Flaviano è la principale chiesa di Giulianova (TE). Esempio di architettura rinascimentale, è consacrato a San Flaviano, le cui spoglie raggiunsero fortunosamente le coste giuliesi poco prima del 450. È monumento nazionale dal 1902.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cupola illuminata

L’imponente Duomo di San Flaviano, realizzato a partire dal 1472 e originariamente chiamato S. Maria in piazza. Nell’assenza, all’epoca e per molto tempo ancora, di altre eminenze edilizie, la presenza di questa ardita cupola svettante sull’orizzonte oltre le mura fungeva da punto di riferimento e di richiamo per il territorio circostante. La saldatura agli edifici meridionali dell’edificio venne realizzata tra la fine del ‘500 e il primo ‘600. nel 1478 vennero trasportate e quindi a lungo conservate le spoglie del Patriarca di Costantinopoli, San Flaviano, cui la chiesa venne successivamente dedicata. Con il completamento dell’edificio, la cripta venne quindi utilizzata per le funzioni meno solenni e il sottosuolo per la sepoltura dei cittadini più abbienti e dei membri della confraternita del Rosario che ebbe qui sede dalla seconda metà del ‘500.



Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

esterno del Duomo

Ci troviamo al cospetto di un organismo edilizio ad impianto ottagonale, che risente del Rinascimento toscano ma anche dalle esperienze lombarde ed umbre, perfettamente uniforme ed accurato in ogni parte. La militaresca solidità della costruzione, frutto di una scelta intenzionale nel solco del pragmatismo quattrocentesco, viene accentuata, oltre che dalle poderose mura spesse oltre due metri e da lesene di rinforzo angolari, dal giro di beccatelli e caditoie che corona i lati, come negli apparati a sporgere delle contemporanee fortezze ideate a scopo difensivo. Una tipologia architettonica che, sebbene rintracciabile in alcune località della regione, tuttavia rende la chiesa di S. Flaviano, per imponenza, il primo esempio del genere nell’Abruzzo adriatico e, come tale, un vero e proprio esperimento progettuale. Oltre all’impianto ottagonale, con tutte le implicazioni di simbolismo mistico ad esso ricollegabili, l’altro e più importante elemento di originalità della chiesa è costituito dalla elegante ed audacissima cupola a calotta semisferica, che precede cronologicamente quella di S. Pietro. La cupola, poggiante su un tamburo pure ottagonale alto circa due metri con una finestrella ad ogni lato e concluso da una cornice dentellata, presenta, internamente ed esternamente, due aspetti differenti. L’emisfero interno, tangente ai lati, è raccordato con l’ottagono mediante pennacchi sferici; il mantello esteriore, invece, è una superficie generata da una curva composta da due archi di raggio differente, raccordata in modo da apparire slanciata in forma di cono fino alla piccola lanterna ottagonale. Secondo l’opinione di alcuni studiosi, tra i quali Vincenzo Bindi, il Duomo in origine era rivestito da mattonelle smaltate d’azzurro, con voluto effetto rifrangente, ma non si hanno prove. Il deterioramento del materiale è alla base della sostituzione, avvenuta in tempi risalenti, con laterizi grezzi di terracotta ad embrice semicircolare, la cui forma si ritiene riproduca quella antica. Presenta una mancanza di continuità nelle linee architettoniche di collegamento, diverso spessore delle murature e differente fattura che esiste tra le cortine del tempio, della sacrestia e del contiguo fabbricato. Al di sotto della chiesa si apre la cripta con bella e caratteristica volta ad ombrello nascente dalle arcate che, su pilastri, separano la parte centrale da un ambulacro circolare perimetrale, recante resti di affreschi. Sulle pareti accanto all’ingresso sono ancora presenti due affreschi seicenteschi con la Natività e il Battesimo di Cristo. Quest’ultimo copre in parte un affresco di fine Quattrocento con un angelo riferibile ai modi della bottega di Carlo Crivelli. Gli interventi di restauro del 1926 e del 1948, eliminando le decorazioni barocche, hanno restituito gli interni a quella sobrietà propria dei canoni architettonici quattrocenteschi: tuttavia sono andati perduti malauguratamente anche alcuni elementi di arredo cinque e seicenteschi. All'interno del Duomo possiamo trovare semplici e poco profonde nicchie ricavate nei sei lati dell’ottagono, mentre di fronte all’ingresso l’altare, collocato sotto l’alta arcata del presbiterio. Sull’altare sinistro è collocato il marmo Madonna col Bambino di Venanzo Crocetti; sempre del Crocetti, ma sull’altare maggiore, è il grande Crocifisso bronzeo, realizzato nel 1959. A destra dell’altare maggiore il battistero in travertino istoriato, con Angeli volanti nella conca e, in bronzo, il Battesimo di Gesù, dello scultore di Palestrina Francesco Coccia. Subito dopo, da notare l’altare in pietra di Trani sormontato da un magnifico gruppo in bronzo raffigurante il Crocifisso, la Vergine e San Flaviano, realizzato sempre dal Coccia nel 1951. Presso l’altare di destra è collocata inoltre l’immagine di san Flaviano, scultura lignea policromata del XVII secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Giulianova, su comune.giulianova.te.it. URL consultato il 19 marzo 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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  1. ^ comune di Giulianova, su comune.giulianova.te.it. URL consultato il 19 marzo.

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