Utente:Roberto Sauerborn/Sandbox

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ROBERTO SAUERBORN[modifica | modifica wikitesto]

Roberto Sauerborn (Lipari (ME) 1962), é un architetto, esperto di beni culturali e sviluppo sostenibile, da sempre impegnato nel sociale e nella tutela e salvaguardia dell'ambiente. Si laurea con lode presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria nel 1989, formandosi sotto la guida dei Proff. Arch.tti Renato Bollati e Sergio Bollati secondo la Scuola di pensiero del Prof. Arch. Saverio Muratori, il cui metodo ha sempre guidato le sue scelte professionali.

Per alcuni anni é stato assistente volontario del corso di Tecnologia dei Materiali da Costruzione presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria con il prof. arch. Francesco Surace, a cui lo indirizzò il prof. arch. Vincenzo Costarelli.

Dal 1998 al 2003 é consigliere alla Provincia Regionale di Messina, nella lista "Per l'Ulivo" in rappresentanza dei Verdi, grazie al suo impegno per la salvaguardia dell'ambiente nelle Isole Eolie, divenendo l'unica carica provinciale del partito in Italia all'epoca del Governo D'Alema. In quegli anni, fu anche esponente nelle Eolie di Legambiente. Significative, per il periodo storico, la sua battaglia a tutela dell'isola di Stromboli ed, in particolare, del piccolo abitato di Ginostra, contro i possibili interessi speculativi dietro la proposta di realizzare un porto, nella località di Lazzaro, quale via di fuga, nonché la sua pubblica e altrettanto forte posizione a favore del Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, redatto dal Prof. Arch. Vincenzo Cabianca, che lo aveva visto schierarsi contro una opinione pubblica sorda e pilotata verso logiche dissennate di depauperamento delle Isole Eolie fomentata da una classe politica e imprenditoriale legata ad un uso speculativo del territorio microinsulare eoliano. La sua permanenza nel Verdì finì quando, da convinto non guerrafondaio, con Edo Ronchi Ministro dell'Ambiente, in occasione della guerra del Kosovo, a seguito della decisione della NATO, il governo D'Alema autorizzò l'utilizzo dello spazio aereo italiano, delle basi aeree presenti sul territorio nazionale, e mise a disposizione un'aliquota di cacciabombardieri e di caccia intercettori per le operazioni aeree. Fu il secondo intervento militare italiano a carattere offensivo dalla fine della seconda guerra mondiale (il primo era stato la guerra del golfo contro l'Iraq nel 1991). Sauerborn, in quell'occasione, criticò aspramente la posizione dei Verdi e abbandono il partito perché in quella occasione, pur di mantenere la poltrona ministeriale e non far cadere il governo, si resero partecipi di azioni di guerra.

Interviene sulla questione del "Ponte sullo Stretto" con un proprio documento, depositato anche presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri proponendo una soluzione alternativa integrata tra le vie terrestri e del mare.

Dal 2001 al 2003 é Responsabile politico organizzativo per la Regione Sicilia dei Verdi Federalisti, movimento ambientalista di ispirazione cattolica.

Nel periodo in cui ha vissuto in Calabria ha realizzato il Piano Regolatore Generale di Portigliola, dove ricadono i siti archeologici dell'antica Locri Epizephiri (Centocamere e Marasà) e del Teatro Antico di Locri. Nello stesso periodo é stato componente della Commissione di Arte Sacra della Diocesi di Locri all'epoca della reggenza del Vescovo Mons. Giancarlo Maria Bregantini.

Ha ricoperto la carica di Dirigente di alcuni Enti Locali. Collabora da decenni con l'Assessorato Regionale ai BBCC e Identità Siciliana e, negli ultimi dieci anni, in particolare con la Soprintendenza del Mare retta dal Prof. Sebastiano Tusacon cui ha condiviso e ideato, quale responsabile del progetto, molte e significative esperienze. Tra queste val la pena ricordare le prime campagne scuola di scavo archeologico subacqueo "Archeolie" 2013 - 2014, che hanno consentito di portare alla luce e documentare il Porto di epoca Romana a 10 metri di profondità e dentro il porto commerciale dell'isola di Lipari, nonché la emanazione della Delibera di Giunta n. 46/2019, da parte del Governo della Regione Siciliana, di cui Sebastiano Tusa fu assessore, per la nascita del primo Network Culturale siciliano dedicato alla gestione dei siti culturali minori in chiave pubblico-privata e in collaborazione con i 23 Gruppi di Azione Locale CLLDdella Sicilia, denominato RETE CULTURA.

Portavoce e fondatore del Comitato Europeo Popolare per le Isole Minori, (CEPIM), propone un nuovo progetto per il riconoscimento politico/istituzionale dello status di cittadini delle isole minori e per la messa in orbita dell'identità micro-isolare.

E' un convinto sostenitore della necessità che venga istituito/attivato il Parco nazionale delle Isole Eolie. In occasione del rischio cancellazione delle Isole Eolie dalla WHL - UNESCO, alla luce della dolosa inerzia delle amministrazioni locali di Lipari, Leni, Santa Marina Salina e Malfa, ha proposto una petizione con la raccolta di oltre 7000 firme, presentata anche al Presidente della Repubblica, per l'individuazione di un Ente Gestore del sito Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

A gennaio 2020, ribadendo la sua autonomia di pensiero simpatizza, come tecnico, per la Lega per Salvini Premier, condividendone la proposta identitaria, con una scelta maturata a seguito di un percorso di attenta valutazione del programma politico e istituzionale, nonché della maturazione della sua presenza in Sicilia con azioni di vera discontinuità rispetto al passato pur ritenendosi un "osservatore non partecipante".

Sostiene il riconoscimento di una Sicilia moderna e fortemente identitaria e proiettata alla difesa e messa in orbita della propria storia, dei valori, del proprio territorio e della sua millenaria identità culturale, nell'ambito di un quadro politico europeo in continua evoluzione e in costante perdita di coesione.

Conferma la necessità di una evoluzione controllata della crescita e ritiene che i flussi migratori debbano essere governati in una logica di sviluppo sostenibile in ossequio agli obiettivi dei 17 GAOL dell'Agenda 2030.

Oggi, si interessa in maniera attiva di sviluppo sostenibile locale di tipo partecipativo CLLD nell'ambito di decine di comuni della regione siciliana.

Conta al suo attivo diverse pubblicazioni e collaborazioni con riviste scientifiche.