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Mohsin Hamid (urdu محسن حامد; Lahore, 1971) è uno scrittore pakistano, noto per il suo libro Il fondamentalista riluttante, scritto nel 2007.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Hamid nasce e cresce a Lahore, in Pakistan, nel 1971. Durante la sua infanzia vive per sei anni in California seguendo il padre, un docente universitario impegnato in un programma di Dottorato alla Stanford University.[1] Di ritorno a Lahore frequenta l'American School, per poi tornare all'età di 18 anni negli Stati Uniti, dove si laurea alla Princeton University. Successivamente si iscrive alla Harvad Law School, si laurea nel 1997 e lavora per diversi anni come consulente aziendale presso la McKinsey & Company di New York.

Durante gli studi universitari la conoscenza delle scrittrici Joyce Carol Oates e Toni Morrison lo stimola a intraprendere la carriera letteraria; in quegli anni scrive la bozza del suo primo romanzo Nero Pakistan (Moth Smoke), che continuerà durante i periodi di pausa dal lavoro e sarà portato a termine solo nel 2000,[2] dopo il suo rientro in Pakistan.

Nel 2001 si sposta a Londra, dove trova un lavoro nel settore bancario quattro giorni a settimana, dedicando il resto del tempo a scrivere.[3] Nel 2009 fa ritorno a Lahore, dove tuttora risiede con la sua famiglia.

Mohsin Hamid afferma di appartenere alla generazione pakistana "post coloniale".[4] I suoi lavori, diventati best seller, hanno vinto diversi premi, sono stati adattati per il cinema e la televisione, e sono stati tradotti in più di trentacinque lingue.[5] I suoi saggi, pubblicati nel New York Times, Washington Post, New York Review of Books, sono stati raccolti nel libro Discontent and Its Civilizations, pubblicato nel 2014 e tradotto in Italia due anni dopo con il titolo Le civiltà del disagio.[6]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Il primo romanzo di Hamid, Moth Smoke (Nero Pakistan), narra la storia di un giovane, ex banchiere, fumatore di marijuana e dipendente da eroina, processato per un crimine.[7] Viene pubblicato nel 2000 nel Regno Unito, e diventa subito un successo in Pakistan e tra la popolazione indiana di lingua inglese. Il romanzo viene tradotto in più di dieci lingue, vince il premio Betty Task Award e diventa finalista per il PEN/Hemingway Award.[1]

Daru, il protagonista, innamorato della moglie del suo miglior amico, fa parte di un tragico triangolo d'amore in cui prevalgono i sentimenti di narcisismo e lussuria, e dove ogni personaggio mira solo a soddisfare le proprie aspirazioni sociali e gli interessi materiali.[8] Le vite dei suoi personaggi sono completamente guidate e controllate dai valori borghesi, desideri e dalla conformazione dell'economia imposta da capitalismo e globalizzazione che si nota nel importanza di "aria condizionata", simbolo di commercializzazione e manipolazione del ciò che ci circonda.[9] (???)

Romanzo Nero Pakistan, scritto in seconda persona e con le scene di un processo, con la sua struttura innovativa e con utilizzo di voci multiple, è stato considerato da alcuni critici: "il più interessante tra i romanzi scritti/usciti della sua generazione dei scrittori subcontinentali".[10]

Nel 2007 viene pubblicato il suo secondo romanzo, The Reluctant Fundamentalist (Il fondamentalista riluttante), diventando The New York Times best seller, finalista per il The Man Book Prize, e miglior libro del anno per il The Washington Post e San Francisco Chronicle.[11] Romanzo racconta la storia di un giovane Pakistano che decide di lasciare la sua vita di successo in America dopo la fine della sua storia d'amore e dopo l'attacco terroristico del 11 Settembre, e ritorna in Pakistan.[12]

Changez, il protagonista, racconta la storia del suo sogno Americano. Dopo la Princeton University, inizia a lavorare come consulente finanziario per importante azienda Americana e in pochi mesi arriva in alto. Contemporaneamente, inizia una relazione con la bellissima e elegante Erica, laureata a Princeton come lui, dalla famiglia nobile di New York. La relazione si rivela difficoltosa e poco convincente perché la Erica è ancora innamorata del suo ex moroso, Chris. Dopo l'11 Settembre, Changez trova la sua situazione nella città adottiva capovolta e la relazione con Erica cambiata.[11][13]

Nel romanzo, Hamid usa meccanismo straordinario di un monologo drammatico[14] nel quale il protagonista Pakistano si rivolge in continuazione al l'ascoltatore Americano quale non si sente parla mai. Racconto finale del romanzo si interrompe al improvviso e Hamid ci lascia dubbiosi su un possibile atto di violenza che potrebbe accadere.[12] Si tratta del finale aperto che, nello stesso tempo è una soluzione elegante per il suo thriller. Nel 2012, la regista indiana Mira Nair, ne trae un film, The Reluctant Fundamentalist.

In una intervista, nel maggio 2007, Hamid risponde sulla brevità/lunghezza breve del suo romanzo: "Preferisco che le persone rileggono il mio romanzo, invece che lo lascino a metà".[15]

Il suo romanzo, How to Get Filthy Rich in Rising Asia (Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente), viene pubblicato nel 2013. Romanzo, un "manuale", scritto in seconda persona, con la sua parodia strategica racconta la vita personale del protagonista senza nome e il suo desiderio di diventare ricco sfondato, raccontando la sua infanzia iniziata in povertà fino al successo da adulto, creando affare imbottigliando acqua, in una città contemporanea senza nome nel "Asia in crescita". Lui, insieme alla bellissima ragazza senza nome, sono in ricerca del successo economico che il manuale contemporaneo promette ai suoi lettori di raggiungere. I benefici del capitalismo globale, si presenta temporaneo e immaginario e il sistema produce la violenza opposta a qualsiasi benefico.[4][6]

La storia d'amore tra protagonista e bellissima ragazza del villaggio, rimane stuzzicante e allettante per grand parte del libro. Loro strade si incrociano più volte ma non sono mai unite completamente. How to Get Filthy Rich in Rising Asia è la parte sensazionale della vita contemporanea nel periodo di forte cambiamento radicale. Romantico ma senza essere tropo sentimentale, politico ma non troppo didattico e spirituale senza essere religioso.[6]

Il suo ultimo romanzo, Exit West, romanzo di grande successo e finalista di Man Booker Prize,[6] è stato pubblicato nel 2017. Romanzo racconta la storia di Saeed e Nadia, una giovane copia che inizia la loro relazione d'amore in una città senza nome durante la guerra civile e per scappare usano la porta immaginaria che gli porta nel luoghi sparsi nel mondo come Grecia, Inghilterra e California. Durante l'racconto della fuga deli due protagonisti, Hamid regolarmente interrompe il lungo viaggio con un intervallo e con la descrizione, di un potenziale omicidio in Tokyo, donna minacciata a Vienna, che serve per ricordarci che la vita (e la morte) continua per tutti gli altri, dappertutto e tutto il tempo.[16]

Questo romanzo, piacevole e sconvolgente, è una riflessione profonda sull'imprevedibile temporalità dell'esistenza umana e sull'enorme prezzo dell'ostilità umana. Nel anno 2017, il romanzo è stato premiato, da New York Times, come miglior libro del anno.[16][17]

Il Pakistan, in specifico Lahore, ha un ruolo importante nelle opere di Hamid. Nei suoi romanzi viene data particolare importanza al tema della corruzione: in Moth Smoke (Nero Pakistan) e How to Get Filthy Rich in Rising Asia (Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente), i protagonisti raggiungono prosperità economica solo praticando metodi corruttivi e sempre a spese degli altri. I corrotti hanno accesso all'economia globale, mentre i poveri e gli svantaggiati rappresentano il mondo dell'economia locale, senza via d'uscita e destinata alla rovina.[18]

Le storie d'amore, nelle opere di Hamid, non arrivano mai a realizzazione e sono sempre insidiate dalle difficoltà economiche e dalle ambizioni. In esse prevale il sentimento del desiderio e della lussuria. La struttura dei suoi romanzi, stille narrativo e il contenuto, costringono il lettore a diventare protagonista attivo, a trattare e avere una percezione e un punto di vista. Suoi romanzi permettono a rafforzare i legami con la empatia umana, abilità di capire e condividere i sentimenti del altro.[19]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000. Moth Smoke, New York, Farrar, Straus and Giroux
Nero Pakistan, traduzione di Enzo D'Antonio, Casale Monferrato, Piemme, 2002, ISBN 88-384-7366-8
  • 2007. The Reluctant Fundamentalist, London, Penguin Books
Il fondamentalista riluttante, traduzione di Norman Gobetti, Torino, Einaudi, 2008, ISBN 978-88-06-19481-9
  • 2013. How to Get Filthy Rich in Rising Asia, London, Hamish Hamilton
Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente, traduzione di Norman Gobetti, Torino, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-06-21577-4
  • 2017. Exit West, London, Hamish Hamilton
Exit West, traduzione di Norman Gobetti, Torino, Einaudi, 2017, ISBN 978-88-06-23388-4

Libro di Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2014. Discontent and Its Civilisations: Despatches from Lahore, New York & London, London, Hamish Hamilton

Le civiltà del disagio: dispacci da Lahore, New York e Londra, traduzione di Norman Gobetti, Torino, Einaudi, 2016, ISBN 978-88-06-22510-0

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Premi internazionali[modifica | modifica wikitesto]

  • 2001. Betty Trask Award, (Moth Smoke)
  • 2007. Good Housekeeping Book Award for Most Compelling Read, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2008. Ambassador Book Award, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2008. Anisfield-Wolf Book Award, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2008. Asian American Literary Award, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2008. South Bank Show Award for Literature, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2009. Guardian's Books of the Decade, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2009. Premio Speciale Dal Testo Allo Schermo, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2014. Tiziano Terzani International Literary Prize, (How to Get Filthy Rich in Rising Asia)
  • 2017. New York Times Best Book of the Year, (Exit West)
  • 2018. Aspen Words Literary Prize, (Exit West)
  • 2018. LA Times Book Prize, (Exit West)

Posizione come finalista[modifica | modifica wikitesto]

  • 2001. Commonwealth Writers Prize for Best First Book, (Moth Smoke)
  • 2001. PEN/ Hemingway Award, (Moth Smoke)
  • 2007. Man Booker Prize, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2008. Arts Council England Decibel Award, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2008. Australia-Asia Literary Award, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2008. Commonwealth Writers Prize for Best Book, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2008. Index on Censorship T R Fyvel Award, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2008. James Tait Black Memorial Prize, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2009. International IMPAC Dublin Literary Award, (The Reluctant Fundamentalist)
  • 2013. DSC Prize for South Asian Literature, (How to Get Filthy Rich in Rising Asia)
  • 2014. Haus der Kulturen der Welt International Literature Award, (How to Get Filthy Rich in Rising Asia)
  • 2014. KLF Embassy of France Prize, (How to Get Filthy Rich in Rising Asia)
  • 2017. Brooklyn Public Library Literary Prize, (Exit Wes)t
  • 2017. Kirkus Prize, (Exit West)
  • 2017. Man Booker Prize, (Exit West)
  • 2017. Medici Book Club Prize, (Exit West)
  • 2017. Neustadt Prize
  • 2017. St. Francis College Literary Prize, (Exit West)
  • 2018. British Science Fiction Association Award, (Exit West)
  • 2018. Dayton Literary Peace Prize, (Exit West)
  • 2018. Eastern Eye Arts Culture & Theatre Award
  • 2018. KLF Getz Pharma Fiction Prize, (Exit West)
  • 2018. National Book Critics Circle Award, (Exit West)
  • 2018. Rathbones Folio Prize, (Exit West)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Yaqin Amina, Mohsin Hamid in Conversation, in Wasafiri, vol. 23, n. 2, 2008.
  2. ^ (EN) Bryant Scott, Mohsin Hamid and the novel of globalisation, Greenville N.C, ProQuest LLC, 2014, p. 13, OCLC 889804774.
  3. ^ (EN) Cutolo Ruby, Mohsin Hamid: The meeting of east and west, in Publishers Weekly, vol. 259, n. 48, 2012.
  4. ^ a b (EN) Naydan Liliana M., Beyond economic globalization in Mohsin Hamid’s How to Get Filthy Rich in Rising Asia: The false promise of self-help and possibilities through reading with a creative mind, in The Journal of Commonwealth Literature, vol. 53, n. 1, 2018, pp. 92-108.
  5. ^ (EN) Mohsin Hamid homepage, su mohsinhamid. URL consultato l'8 ottobre 2018.
  6. ^ a b c d Hamid Mohsin about the author, su penguinrandomhouse.com.
  7. ^ Hamid Mohsin about the author, su penguinrandomhouse.com.
  8. ^ Bryant Scott, Mohsin Hamid and the novel of globalisation, p. 18
  9. ^ Bryant Scott, Hamid Mohsin and the novel of globalisation, p. 20
  10. ^ (EN) Basu Shrabani on the rise of Pakistani authors, su telegraphindia.com, 7 ottobre 2007. URL consultato il 10 dicembre 2018.
  11. ^ a b Hamid Mohsin About the book, su hmhco.com.
  12. ^ a b Hamid Mohsin, The Reluctant Fundamentalist, London, Penguin Books, 2008, pp. 1-209, ISBN 978-0-141 02954-2.
  13. ^ (EN) Shirazi Quratulain, Ambivalent identities and liminal spaces: reconfiguration of national and diasporic identity in Mohsin Hamid's The Reluctant Fundamentalist, in South Asian Diaspora, vol. 10, n. 1, 2018.
  14. ^ (EN) Aldalala'a Nath, The Reluctant Fundamentalist: The Re-territorialisation of the Encounter between America and its Muslim 'Other(s), in Transnational Literature, vol. 5, n. 1, 2012.
  15. ^ (EN) intervista a Hamid Mohsin, su outlookindia.com, 14 maggio 2007. URL consultato il 10 dicembre 2018.
  16. ^ a b (EN) Hong Terry, Hamid, Mohsin. Exit West, in Library Journal, vol. 142, 2017, p. 70.
  17. ^ The 10 best book of 2017, su nytimes.com.
  18. ^ Bryant Scott, Mohsin Hamid and the novel of globalisation, p. 10
  19. ^ Bryant Scott, Mohsin Hamid and the novel of globalisation, p. 11

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Shirazi Quratulain, Ambivalent identities and liminal spaces: reconfiguration of national and diasporic identity in Mohsin Hamid's The Reluctant Fundamentalist, in South Asian Diaspora, vol. 10, n. 2, 2018, pp. 15-29.
  • (EN) Morey Peter, The rules of the game have changed: Mohsin Hamid's The Reluctant Fundamentalist and post-9/11 fiction, in Journal of Postcolonial Writing, vol. 47, n. 2, 2011, pp. 135-146.
  • (EN) Yaqin Amina, Mohsin Hamid in Conversation, in Wasafiri, vol. 23, n. 2, 2008, pp. 44-49.
  • (EN) Munos Delphine, Possessed by whiteness: Interracial affiliations and racial melancholia in Mohsin Hamid's The Reluctant Fundamentalist, in Journal of Postcolonial Writing, vol. 48, n. 4, 2012, pp. 396-405.
  • (EN) Aldalala'a Nath, The Reluctant Fundamentalist: The Re-territorialisation of the Encounter between America and its Muslim 'Other(s)', in Transnational Literature, vol. 5, n. 1, 2012, pp. 1-13.
  • (EN) Hamid Mohsin, Penguin Books, 2008, pp. 1-209, ISBN 978-0-141-02954-2.
  • (EN) Mahmutovic Adnan, Global Citizenship in Mohsin Hamid's The Reluctant Fundamentalist, in Transnational Literature, vol. 8, n. 2, 2016, pp. 1-15.
  • (EN) Bryant Scott, Mohsin Hamid and the novel of globalisation, Greenville N.C, ProQuest LLC, 2014, pp. 1-73, OCLC 889804774.
  • (EN) Naydan Liliana M., Beyond economic globalization in Mohsin Hamid’s How to Get Filthy Rich in Rising Asia: The false promise of self-help and possibilities through reading with a creative mind, in The Journal of Commonwealth Literature, vol. 53, n. 1, 2018.
  • (EN) Hong Terry, Hamid, Mohsin. Exit West, in Library Journal.
  • (EN) Cutolo Ruby, Mohsin Hamid: The meeting of east and west, in Publishers Weekly, vol. 259, n. 49, 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]