Utente:Niccodona/Cawelti Chinatown

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Chinatown e la trasformazione dei generi nei recenti film americani
Titolo originaleChinatown and Generic Transformation in Recent American Films
AutoreJohn G. Cawelti
1ª ed. originale1978
Generesaggio
Lingua originaleinglese
(EN)

«In our time, the awareness of the persistence of genres has been intensified by an increasing historical awareness of film. A younger generation of directors has a sense of film history quite different from many of their predecessors who, like Ford and Hawks, were involved with the art of film almost from the beginnings.»

(IT)

«Ai nostri giorni, la consapevolezza della persistenza dei generi è stata intensificata da una crescente consapevolezza storica del film. Una generazione più giovane di registi ha un senso della storia del film abbastanza diverso da molti dei loro predecessori che, come Ford e Hawks, erano coinvolti nell'arte del film quasi fin dall'inizio.»

Chinatown e la trasformazione dei generi nei recenti film americani (Chinatown and Generic Transformation in Recent american Films) è un saggio di John G. Cawelti pubblicato all'interno di Film Theory and Criticism: Introductory Readings di Gerald Mast.

Cawelti analizza il film Chinatown di Roman Polanski come opera appartenente al genere dell'hard boiled detective story, genere d'avventura e azione nato negli Stati Uniti negli anni Venti, dapprima in forma letteraria con i romanzi di Dashiell Hammett e poi trasposto sul grande schermo. Partendo da queste considerazioni, Cawelti arriva a spiegare le maggiori modalità di trasformazione dei generi cinematografici e a individuarne le cause.

Elementi e temi[modifica | modifica wikitesto]

Personaggi e ambientazione[modifica | modifica wikitesto]

Chinatown presenta alcuni degli elementi fondamentali del genere hard boiled, come l'ambientazione metropolitana, la collocazione temporale negli anni Trenta e la presenza dell'antagonista femminile. Questo personaggio spesso risulta coinvolto nel delitto e il detective, inevitabilmente attratto dalla donna, deve scegliere tra lei e la giustizia. Le strade dei due personaggi finiscono per separarsi conclusa la vicenda.

Per quanto riguarda l'ambientazione, Polanski restituisce un'atmosfera diversa da quella tradizionale, inserendo colori caldi e una luce dorata nelle ambientazioni di campagna (inusuali per il genere), mentre i suoi personaggi sono molto più ambigui e problematici dei loro corrispettivi classici.

Il protagonista della storia, Jake Gittes, è un detective privato che si ritrova ai margini della società ed incarna il paradosso dell'eroe fallito. Secondo Cawelti, egli è un vero e proprio antieroe, in quanto tradisce il proprio onore da detective, occupandosi principalmente di casi di tradimento e ostacolando l'azione delle autorità. Il nome stesso del protagonista, Gittes, segnala l'allontanamento dai canoni eroici degli altri protagonisti del genere (Spade, Marlowe, Archer ecc..).

Inadeguatezza e corruzione[modifica | modifica wikitesto]

Uno dei temi principali del genere hard boiled classico è l'incapacità delle istituzioni di punire i colpevoli e di proteggere gli innocenti, ragion per cui il detective privato assume il ruolo di giustiziere. Diversamente da quanto accade in hard boiled classici quali Il mistero del falco e Il grande sonno, in Chinatown, scrive Cawelti, anche i tentativi eroici da parte del detective falliscono miseramente, il che testimonia la sua inadeguatezza e impotenza rispetto alla perversione presente. La storia comincia quando al detective viene affidata una missione che si rivela un inganno, facendogli scoprire una rete indistricabile di atti criminali ed una società profondamente corrotta. Gittes prova ad incarnare il mito del detective classico, ma nel momento in cui si fa coinvolgere sentimentalmente e moralmente dalla vicenda, perde il controllo della situazione, risultando completamente in balia degli eventi che si succedono dinanzi a lui.

La sua inadeguatezza nel perseguire il mito della giustizia individuale non solo lascia intatta la catena di abusi e violenze che porta alla luce nel corso della propria indagine, ma finisce per danneggiare o addirittura distruggere le persone che cerca di proteggere. La visione del mondo che ne emerge è quindi estremamente pessimistica.

Relazioni tra gli elementi generici tradizionali e i contesti alterati[modifica | modifica wikitesto]

Cawelti ritiene che una delle maggiori particolarità di Chinatown sia inserire elementi tradizionali di un genere in contesti alterati, dandocene una nuova percezione. Un procedimento analogo è proprio anche ad alcuni western e gangster movie ed avviene tramite quattro principali modalità:

1. Burlesque: gli elementi convenzionali sono situati in contesti non adatti o esagerati, nei quali il risultato è la risata tramite elementi in conflitto con la realtà; o con la hard boiled shlemiel.

2. Coltivazione della nostalgia: esistono quattro modalità per ricreare la nostalgia e sono, la trama, il carattere, l’ambientazione e lo stile.

3. Demitologizzazione dei miti classici: Cawelti pone tre film come esempio, Il piccolo grande uomo e Gangster Story di Arthur Penn e Chinatown di Roman Polanski. In tutti e tre i casi i miti che stanno alla base sono radicati nel pensiero collettivo occidentale. Nel film di Polanski vengono invocate deliberatamente le caratteristiche base di un genere tradizionale per portare il pubblico a vederlo come incarnazione di un mito autodistruttivo.

4. Affermazione del mito fine a sé stessa: tramite questo processo un dato genere e il mito ad esso legato sono esplicitamente mostrati come artificiosi e irreali, tuttavia alla negazione del mito si accompagna anche la sua parziale riaffermazione come specchio di aspirazioni e bisogni umani.

Conclusione[modifica | modifica wikitesto]

Cawelti tira le somme del saggio soffermandosi su quelle che secondo lui sono le cause di questo processo di trasformazione. La prima viene individuata nella tendenza propria di ogni genere di esaurirsi per lasciare spazio a qualcosa di nuovo, un ciclo che parte da un periodo di scoperte e sperimentazioni, passa per un altro di affermazione massima e termina quando quegli schemi sono ormai ben noti e prevedibili. La seconda motivazione è da ricondurre, invece, a un quadro più ampio e vede la trasformazione in atto nel cinema come parte di un maggiore processo di cambiamento, quello dei miti culturali non più adatti a descrivere l’immaginario e la società della seconda metà del XX secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

John G. Cawelti. Adventure, Mystery, and Romance: Formula Stories as Art and Popular Culture. Chicago: University of Chicago Press, 1976.

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