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Il signorino, anche conosciuto come Bocchan (坊っちゃん), è un romanzo di formazione dello scrittore giapponese Sōseki Natsume pubblicato nel 1906. Si tratta di uno dei romanzi più popolari in Giappone, letto da molti giapponesi durante gli anni di scuola (fino a pochi anni fa era un testo scolastico obbligatorio).

Il tema centrale del romanzo è la moralità, che l’autore propone accompagnandola con humor e sarcasmo.

Il termine Bocchan in giapponese indica come i domestici chiamino affettuosamente il figlio della nobile famiglia presso la quale prestano servizio. Il termine in lingua originale ha più significati (es. padroncino, piccolo maestro …): la traduzione “signorino” è quella più vicina al significato originario in lingua italiana.

La storia si basa sull'esperienza personale dell'autore come insegnante inviato a Matsuyama sull'isola di Shikoku. La residenza a Matsuyama è stata la sua prima esperienza di vita altrove. La scuola media in cui è ambientato il romanzo, la Matsuyama Middle School, è stata identificata dalla critica con l'attuale Matsuyama Prefectural Matsuyama Higashi High School.

Il libro si apre con Bocchan, il protagonista del racconto, che racconta in prima persona la sua infanzia, partendo dalle sue bravate e facendo capire al lettore che a causa del suo carattere arrogante, turbolento e scontroso viene disprezzato dai genitori, i quali preferiscono il loro tranquillo e studioso primogenito.

Kiyo, l'anziana domestica della famiglia, è l'unica che trova qualcosa di positivo nel carattere di Bocchan. Dopo la morte della madre e del padre di Bocchan, Kiyo si dedica con ardore alla sua crescita, trattandolo come fosse un figlio, e alla sua educazione, insegnandogli i valori della sincerità e dell’onestà . All'inizio Bocchan trova il suo affetto opprimente, ma in seguito impara ad apprezzarlo, fino a vedere Kiyo come una figura materna e un modello da seguire.

Dopo la morte del padre, il fratello maggiore liquida i beni di famiglia e consegna a Bocchan solo una piccola parte di denaro, prima di partire per la sua carriera. Bocchan usa questi soldi per iscriversi alla facoltà di Fisica.

Una volta laureato, accetta un lavoro come insegnante di matematica alle scuole medie di Matsuyama, sull'isola di Shikoku.

Il soggiorno di Bocchan a Matsuyama si rivela breve (meno di due mesi) ma ricco di eventi. La sua arroganza lo porta fin da subito a scontrarsi con i suoi colleghi e i suoi studenti, i quali, stufi del suo atteggiamento duro e spocchioso, si vendicano seguendo ogni suo movimento nella piccola città e spaventandolo durante il suo servizio notturno nel dormitorio.

Tuttavia, le malefatte dei suoi allievi si rivelano essere solo la prima di una più ampia rete d’intrighi e ipocrisia. A causa della gelosa rivalità per la signorina Toyama (Madonna), il vicepreside della scuola (Camicia Rossa) e l'insegnante d’inglese (Uranari) danno il via a una serie di scontri che porta alla formazione di due schieramenti all’interno del personale della scuola. All'inizio Bocchan ha difficoltà a vedere oltre le apparenze dei suoi colleghi, portandolo a non capire e a confondere lo schieramento di ognuno di loro. Ma dopo alcuni avvenimenti, giunge alla conclusione che chi tiene in alto il primato della moralità sono Uranari e il capo insegnante di matematica (Porcospino). I restanti, invece, sono persone superficiali, altezzose, egoistiche e tengono in alto il primato dell’ipocrisia.

Nella seconda parte del racconto, Camicia Rossa prende la decisione di eliminare i suoi rivali tramite sotterfugi, utilizzando la propria influenza, i suoi contatti e ricorrendo anche alla violenza.

Bocchan e Porcospino si rendono conto di difendere gli stessi ideali di sincerità, etica professionale, onestà e giustizia, che li portano ad allearsi per cercare di combattere l’ipocrisia, l’apparenza e i rapporti di potere che stavano diventando una norma nel Giappone del tempo. Ma rendendosi conto di non poter sconfiggere il nuovo sistema, cercano un modo per pareggiare i conti con Camicia Rossa e Nodaiko, i quali portano avanti proprio quegli ideali tanto ripudiati da Bocchan e Porcospino, e con cui si sono trovati a fare i conti a causa loro.

Dopo essere riusciti a fare giustizia Bocchan decide di dimettersi dal suo ruolo da insegnate alla scuola media di Matsuyama.

Il romanzo si chiude con Bocchan che torna a Tokyo per vivere con Kiyo. In seguito trova un impiego presso un’azienda di Tokyo. Dopo alcuni anni, Kiyo si ammala e morirà di polmonite. Bocchan decide di seppellirla nella tomba della sua famiglia, come segno di rispetto e affetto verso l’unica persona da cui ha ricevuto sempre amore e onestà.

Personaggi Principali

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  • Bocchan: è il protagonista del romanzo e il narratore in prima persona. È nato e cresciuto a Tokyo con la sua famiglia e la loro domestica a cui è profondamente affezionato. Si è laureato alla Tokyo Academy of Physics (ora Tokyo University of Science)
  • Kiyo (significa "pura"): è l'anziana domestica della famiglia di Bocchan a Tokyo. È un'aristocratica decaduta, la quale affronta con coraggio e tenacia ciò che la vita le ha riservato. Estremamente affezionata a Bocchan, insegna lui a essere sempre sincero, a pensare con la propria testa e a rifiutare l’ipocrisia
  • Camicia Rossa: è il vicepreside della scuola media e l’unico del personale docente ad avere un Dottorato (in letteratura), motivo che lo porta a considerarsi un sofisticato studioso. Il suo nome non viene mai rivelato nel corso del romanzo. È soprannominato “Camicia Rossa” perché è solito indossare sempre una camicia rossa. Anche lui è innamorato di Madonna (la fidanzata di Uranari) e cercherà in tutti i modi di portarla via a Uranari. Tale gelosia e rivalità saranno il conflitto centrale del romanzo
  • Uranari (qui assume il significato di “uomo pallido”): è l’insegnante d’inglese e collega di Bocchan. Il suo vero nome è Koga, ma è soprannominato Uranari per la sua carnagione pallida e il viso paffuto. È una persona malinconica ma molto raffinata ed elegante. È molto timido, riservato ed umile. Per via di un accordo, è fidanzato ufficialmente con la donna più bella della città, la signorina Toyama (soprannominata “Madonna”). Tale fidanzamento sarà il centro di una profonda rivalità, che diventerà il conflitto centrale del romanzo
  • Yamaarashi (significa "porcospino"): è il capo insegnate di matematica e collega di Bocchan. Il suo vero nome è Hotta ed è originario di Aizu. È molto forte e ha una voce tonante e virile. Non si sottrae mai al confronto e si considera un paladino della giustizia
  • Nodaiko (significa “ravanello”): è l'insegnante di arte della scuola media. È la spalla di Camicia Rossa. Bocchan fin da subito lo definisce “un clown di terza categoria”
  • Tanuki (nome del tipico “cane procione” giapponese): è il preside della scuola media. Si vanta spesso del suo rispetto del protocollo e del suo contegno professionale, ma molto spesso finisce per farsi manipolare da Camicia Rossa. Il suo vero nome non viene mai rivelato all’interno del romanzo

Personaggi secondari

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  • Il fratello maggiore di Bocchan: è il figlio prediletto dai genitori per via della sua personalità tranquilla. È molto studioso e serio. Non è in buoni rapporti con Bocchan, sul quale vince nelle discussioni e nello Shōgi (gioco di scacchi giapponesi). Il suo nome non viene mai rivelato all’interno del libro
  • Madonna: è ilsoprannome usato dal personale della scuola media per indicare la signorina Toyama, l’insegnante di Inglese. È considerata la donna più bella della città. È fidanzata con Uranari per via di un precedente accordo. È ambita da Camicia Rossa

Temi principali

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  1. La sua battaglia nel rimanere una persona pura e limpida. Durante gran parte del romanzo, Bocchan si domanda spesso se la sua morale sarà corrotta dall’ipocrisia, l’egoismo e la maleducazione che all’epoca stavano diventando normali nel Giappone moderno
  2. La sua moralità: nonostante sia circondato da ipocrisia ed egoismo, Bocchan non smetterà mai di difendere i vecchi valori, come la sincerità, l’onore e il rispetto, tipici del Giappone
  3. Scomparsa dei valori e dello stile di vita tradizionale del Giappone, a causa della rapida modernizzazione e occidentalizzazione che avvenne in quegli anni
  4. Le osservazioni e i pensieri di Bocchan su Matsuyama e sull’isola di Shikoku. Bocchan è un vero edokko (una persona nata e cresciuta a Tokyo, avente una personalità diversa dalla popolazione non nativa) dell'era Meiji, un periodo caratterizzato dalla sua rapida occidentalizzazione, e per questo motivo in certi momenti non comprende la cultura e i costumi della città di Matsuyama

Opere derivate

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Il romanzo è stato adattato in due episodi dell’anime giapponese “Animated Classics of Japanese Literature” andata in onda da Aprile 1986, a Dicembre dello stesso anno. L’anime è stato prodotto dalla Nippon Animation, comprata e distribuita dalla Central Park Media, e infine, sponsorizzata dalla Sumitomo Life Insurance.

Jiro Taniguchi ha adattato alcune parti del romanzo nella sua serie manga “The Times of Botchan” del 1987. La serie è stata tradotta in francese (Au temps de Botchan), in italiano (Ai tempi di Bocchan) e in spagnolo (La epoca de Botchan), tutte pubblicate da Coconino Press.

  • Nel testo “Modern Japanese Literature: An Anthology” del 1956, Donald Keene parla brevemente del romanzo e ne porta una breve traduzione, classificandolo come uno dei romanzi più importanti e caratteristici del periodo Meiji
  • Makoto Ueda, nel suo libro “Modern Japanese Writers and the Nature of Literature”, pubblicato nel 1976, parla di Natsume Soseki definendolo come uno dei più importanti scrittori della letteratura giapponese moderna, analizzando lo stile di Bocchan
  • Nel libro “Studies in the comic spirit in modern Japanese fiction” del 1998, il Professor Joel Ralph Cohn parla brevemente del romanzo descrivendolo come una delle migliori opere narrative comiche della letteratura giapponese
  • L’opera di Sōseki è stato oggetto di studio linguistico[1], letterario[2] e sociale[3]: ne è stata studiata la struttura del testo, lo stile letterario rispetto ad altri autori dell’epoca Meiji (1868-1912), e le social skills emergenti in un periodo di forte trasformazione della società giapponese

Periodo storico

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Il romanzo è ambientato nell’epoca Meiji, definita come l’inizio del periodo del Giappone Moderno, la quale dà il via a un periodo di forte modernizzazione sociale, industriale e politica.  Tale cambiamento si deve alla vicenda del Rinnovamento Meiji, il cui inizio consegue all’arrivo del commodoro statunitense Matthew Perry con le sue Navi nere nel 1853, e dagli eventi che ne scaturirono. Il Rinnovamento Meiji pose fine all’isolamento del Giappone: questo stimolo alla modernizzazione avveniva sul modello occidentale e questo portava ad apprendere, oltre che nuovi leggi e nuovi scambi commerciali, anche nuove abitudini, nuova capacità di pensare e agire. Col tempo, infatti, il Giappone comincia a perdere quelli che erano i valori cardini del paese (l’onestà, il rispetto e l’educazione) e a favorirne altri, come l’ipocrisia tanto odiata dal nostro Bocchan.

Il periodo storico è molto importante ai fini del romanzo, perché Sōseki utilizza il suo personaggio e il suo umorismo, per fare una satira sui cambiamenti del Giappone nell’epoca Meiji, su una società ipocrita nella quale l’apparenza e i rapporti di potere sono l’unico valore fondamentale.

Nella cultura di massa

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Il romanzo, che s’ispira all’esperienza biografica dell’autore, è ambientato nella città di Matsuyama, capoluogo della prefettura di Ehime. Dopo l’uscita del libro, e dopo il grande successo che ricevette, la città ricorda costantemente il romanzo tramite il suo titolo, che ricorre ovunque.

Una delle più importanti suggestioni derivanti dall’opera letteraria è il Bocchan Train Museum, un’esposizione sviluppata attorno alla ricostruzione della prima locomotiva del gruppo Iyotetsu, menzionata da Sōseki nel suo libro in cui ne definisce i vagoni come “grandi quanto una scatola di fiammiferi”.

A ricordare i passi del romanzo ambientati alle terme, è il Bocchan Karakuri Clock, un orologio meccanico che si trova nei pressi della stazione di Dōgo Onsen. Lo spettacolo, che si svolge ogni ora tra le ore 08:00 e le ore 22:00, ritrae una piccola scenetta accompagnata dalla musica e dai personaggi che compaiono in Bocchan.

Altri riferimenti al libro li troviamo davanti alla Matsuyama Castle Ropeway Shinonome-guchi Station, presso il castello di Matsuyama. Qui sono state poste le statue rappresentative dei personaggi di Bocchan e Madonna.

Infine, al romanzo è legato uno dei piatti tipici di Matsuyama, i Bocchan dango: si tratta di tre palline di gusti diversi (fagioli rossi, uovo e tè verde), fatti con la farina di riso. Nel romanzo sono il cibo preferito del protagonista.

  1. ^ Nara, Hiroshi. “Aspect and Discourse in Tense-Switching: A Case Study of Natsume Sōseki’s ‘Botchan.’” Japanese Language and Literature, vol. 45, no. 1, 2011, pp. 273–305. JSTOR, http://www.jstor.org/stable/41151394. Accessed 6 Jan. 2023.
  2. ^ Beviglia, Rosaria. “La Letteratura Giapponese Dell’era Meiji: Note Introduttive.” Il Giappone, vol. 8, 1968, pp. 9–28. JSTOR, http://www.jstor.org/stable/20750601. Accessed 6 Jan. 2023.
  3. ^ The need for social skills as reflected on Natsume Soseki’s Botchan novel: a sociology of literature approach, 27 aprile 2018

Natsume Soseki, Botchan, traduzione di Antonietta Pastore, 2014ª ed., Neri Pozza Editore, 1906.

(EN) Donald Keene, Modern Japanese Literature: An Anthology, 1956, pp. 124-133.

(EN) Makoto Ueda, Modern Japanese Writers and the Nature of Literature, 1976, pp. 1-25.

(EN) Joel Ralph Cohn, Studies in the comic spirit in modern Japanese fiction, 1998, pp. 22-33, 198-203, 210-211.

(EN) Natsume Soseki, Botchan, traduzione di Joel Ralph Cohn, 1ª ed., Kodansha International, 2005.