Utente:Martinligabue/archivi/andreatamburi

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{{cancellazione|arg=politica}} {{E|che ruolo politico ha?? è sindaco o parlamentare??|biografie|agosto 2016}} {{Bio | Nome = Andrea | Cognome = Tamburi | Sesso = M | LuogoNascita = Firenze | GiornoMeseNascita = 2 ottobre | AnnoNascita = 1948 | LuogoMorte = Mosca | LuogoMorteLink = Mosca (Russia) | GiornoMeseMorte = 27 febbraio | AnnoMorte = 1994 | Epoca = 1900 | Attività = attivista | Attività2 = politico | Nazionalità = italiano | Immagine = }} Militante del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] a partire dagli [[Anni 1980|anni ottanta]], divenne responsabile delle attività del [[Partito Radicale Transnazionale]] per l'ex-[[Unione Sovietica|URSS]]/[[Comunità degli Stati Indipendenti|CSI]] nel 1989.[1][2][3] La sua morte avvenne in circostanze non del tutto chiarite nel febbraio del 1994 a Mosca.[4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attività politica in Italia e in Est Europa[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente vicino al [[Partito Comunista Italiano]], si avvicinò al [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] aderendo alla campagna contro lo sterminio per fame nel mondo. Iscrittosi all'Associazione radicale "Ernesto Rossi" di Firenze, di cui fu eletto tesoriere nel [[1985]],[5]si occupò di campagne contro la caccia e il nucleare e per l'[[Obiezione di coscienza in Italia|obiezione di coscienza]] al servizio militare obbligatorio e al servizio civile,[6] oltre che di una serie di campagne locali per uno sviluppo urbano sostenibile.[7] Sul finire degli anni ottanta, si trasferì dapprima a [[Trieste]] e poi a [[Roma]] per proseguire la propria attività politica. Fu protagonista di varie iniziative politiche radicali prevalentemente oltre confine, in Grecia dove nell'agosto 1987 partecipò alle manifestazioni per chiedere al Parlamento greco l'approvazione di una legge per il riconoscimento del diritto all'[[Obiezione di coscienza|obiezione di coscienza]] [8][9], in [[Jugoslavia]] e in Cecoslovacchia. Nel settembre 1985, si recò in Jugoslavia assieme ad altri militanti radicali (fra cui [[Olivier Dupuis]]) per distribuire clandestinamente volantini e adesivi per una "Jugoslavia democratica nella [[Comunità europea]]". Fu arrestato assieme agli altri militanti e poi espulso dal Paese.[10] Nel marzo 1988, rientrò clandestinamente in Jugoslavia per manifestare nuovamente, assieme ad altri militanti radicali (fra cui [[Roberto Giachetti]] e [[Mariateresa Di Lascia]]), a favore dell'ingresso del Paese nella CEE, durante un'[[amichevole]] di [[Calcio (sport)|calcio]] fra {{NazNB|CA|YUG 1943-1992}} e {{NazNB|CA|ITA}} a [[Spalato]], ripresa in [[Eurovisione]]. Anche in quel caso, i manifestanti vennero arrestati, interrogati ed espulsi dal Paese.[11][12] Nell’agosto 1988, in occasione del ventesimo anniversario della [[Primavera di Praga]], fece parte di un gruppo di militanti radicali guidato da [[Giovanni Negri]] che organizzò a [[Praga]] una distribuzione non autorizzata di volantini contro la repressione dei diritti civili e politici da parte del regime comunista, iniziativa che culminò in una breve dimostrazione in [[Piazza San Venceslao]] con slogan e striscioni. L'intero gruppo di militanti fu arrestato ed espulso a vita dal Paese. Il provvedimento fu annullato due anni dopo e la delegazione fu ricevuta dal neo-presidente [[Václav Havel]] al [[Castello di Praga]].[13][14][15][16][17] Nel 1989, sottoscrisse una lettera aperta assieme a [[Marino Busdachin]] e Massimo Lensi, con la quale i tre chiedevano di essere accettati nel [[Partito Comunista Italiano]] con la "doppia tessera" comunista e radicale. L'iniziativa fu fatta in solidarietà all'allora deputato comunista [[Willer Bordon]], che si iscrisse al Partito Radicale (pur non avendo ritirato la tessera), violando lo Statuto del partito che non ammetteva l'iscrizione contemporanea al PCI e a un'altra formazione politica.[18][19] Sempre nel 1989, ritornò clandestinamente a [[Lubiana]], [[Zagabria]] e [[Capodistria]] per organizzarvi un congresso del Partito Radicale. Venne nuovamente fermato ed espulso.[20] Eletto Consigliere federale al Congresso del [[Partito Radicale Transnazionale]] di [[Budapest]] dell'aprile [[1989]],[21] intraprese varie missioni nei Paesi dell'ex-[[Unione Sovietica]] con [[Marino Busdachin]] e [[Antonio Stango]][22] per facilitare la transizione democratica delle nascenti [[Repubbliche dell'Unione Sovietica|repubbliche ex-sovietiche]] e per promuovere i temi dell'abolizione della pena di morte, dell'abbandono del proibizionismo sulle droghe,[23] dell'obiezione di coscienza sul servizio militare, delle condizioni carcerarie e la difesa dei diritti civili e politici e delle minoranze etniche.[24][25] Grazie ai suoi sforzi, circa la metà dei parlamentari moldavi si iscrisse al PRT ai primi degli anni novanta.<ref>Mistero"/> In Italia, nel [[1992]] fu candidato nella [[Associazione Politica Nazionale Lista Marco Pannella|Lista Pannella]] nella circoscrizione Siena-Arezzo-Grosseto.[26]

La scomparsa, la morte e l'inchiesta[modifica | modifica wikitesto]

Tamburi scomparve la sera del 23 febbraio 1994 a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove si era trasferito da due anni. Dopo tre giorni di ricerche infruttuose da parte dei suoi compagni di partito, il 27 febbraio la polizia russa li avvertì che Tamburi era morto poche ore prima all'ospedale Sklifasovskij in cui era ricoverato da giorni. Secondo la ricostruzione ufficiale, Tamburi fu investito da un'auto durante la notte fra il 23 e il 24 febbraio e portato all'ospedale moscovita,<ref>Mistero" /> dove «per errore era stato registrato come Andreij Tamburin» e dove rimase in coma per tre giorni.[27] La ricostruzione, tuttavia, presentava varie incongruenze: il guidatore e sua moglie dichiararono di essersi schiantati contro un palo, ma non ricordavano di aver investito qualcuno; i radicali affermarono di essere stati per due volte all'ospedale Sklifasovskij alla ricerca di Tamburi, ottenendo in entrambi i casi per risposta che non c'era nessun paziente che corrispondesse alla sua descrizione; infine, stando all'autopsia effettuata a Firenze, le ferite riportate da Tamburi non erano affatto compatibili con quelle di un investimento stradale, mentre risultavano più compatibili con quelle derivanti da un pestaggio.<ref>Mistero" /> In seguito a un'inchiesta della procura di Firenze per [[omicidio preterintenzionale]], fu accertato che Andrea Tamburi «è stato vittima di una aggressione ad opera di persone ignote la cui identità non ha potuto essere stabilita dalle indagini», al pari delle motivazioni dell'omicidio. La procura russa e il suo collega di partito [[Antonio Stango]] sostenevano l'ipotesi di una banda di criminali che lo aggredì a scopo di rapina, ma il sostituto procuratore di Firenze, Bruno Maresca, ipotizzò una possibile pista politica per l'omicidio, commentando che «prendono corpo i sospetti che possa esserci stato un depistaggio».<ref>Tamburiniucciso" /> [28] [29] [30] I funerali si tennero il 9 marzo 1994 a [[Firenze]].[31][32] L'Associazione dei radicali fiorentini, costituita nel 2001, fu a lui intitolata.[33] Nel 2008 la Commissione Toponomastica del Comune di Firenze deliberò di intitolare a Andrea Tamburi una strada [34] , la delibera è ancora in attesa di attuazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

{{references}}

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

* {{Cita libro|autore = [[Mariateresa Di Lascia]]|curatore = Antonella Soldo|titolo = Un vuoto dove passa ogni cosa|anno = 2016|editore = Edizioni dell'Asino|ISBN = 9788863571684|cid = Di Lascia}} * {{Cita libro|autore = Massimo Lensi|titolo = Oltre Chiasso - Il mio viaggio con Marco Pannella e il Partito Radicale Transnazionale|editore = Nardini|città = Firenze|anno = 2016|ISBN = 9788840400587|cid = Lensi}} * {{Cita libro|autore = [[Gaetano Dentamaro]]|titolo = Marco Pannella: Perdo & Stravinco|anno = 2016 seconda edizione|editore = Pianeta Edizioni di Gaetano Dentamaro|ISBN = 9781329945623|cid = Dentamaro}} * {{Cita libro|autore = [[Valter Vecellio]]|titolo = Marco Pannella. Biografia di un irregolare|editore = Rubbettino|anno = 2016|ISBN = 978-8849827767|cid = Vecellio}} {{portale|biografie|politica}} [[Categoria:Politici del Partito Radicale]] -------- {{cancellazione|arg=politica}} {{E|che ruolo politico ha?? è sindaco o parlamentare??|biografie|agosto 2016}} {{Bio |Nome = Andrea |Cognome = Tamburi |Sesso = M |LuogoNascita = Firenze |GiornoMeseNascita = 2 ottobre |AnnoNascita = 1948 |LuogoMorte = Mosca |LuogoMorteLink = Mosca (Russia) |GiornoMeseMorte = 27 febbraio |AnnoMorte = 1994 |Epoca = 1900 |Attività = attivista |Attività2 = politico |Nazionalità = italiano |Immagine = }} Militante del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] a partire dagli [[Anni 1980|anni ottanta]], divenne responsabile delle attività del [[Partito Radicale Transnazionale]] per l'ex-[[Unione Sovietica|URSS]]/[[Comunità degli Stati Indipendenti|CSI]] nel 1989.[35][36][37] La sua morte avvenne in circostanze non del tutto chiarite nel febbraio del 1994 a Mosca.<ref name="Mistero">{{Cita news|autore = Franca Selvatici|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/03/20/il-mistero-di-tamburi-radicale-morto-mosca.html|titolo = Il mistero di Tamburi, radicale morto a Mosca|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 20 marzo 1994|accesso = 11 agosto 2016}}</ref>

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attività politica in Italia e in Est Europa[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente vicino al [[Partito Comunista Italiano]], si avvicinò al [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] aderendo alla campagna contro lo sterminio per fame nel mondo. Iscrittosi all'Associazione radicale "Ernesto Rossi" di Firenze, di cui fu eletto tesoriere nel [[1985]],[38]si occupò di campagne contro la caccia e il nucleare e per l'[[Obiezione di coscienza in Italia|obiezione di coscienza]] al servizio militare obbligatorio e al servizio civile,[39] oltre che di una serie di campagne locali per uno sviluppo urbano sostenibile.[40] Sul finire degli anni ottanta, si trasferì dapprima a [[Trieste]] e poi a [[Roma]] per proseguire la propria attività politica. Fu protagonista di varie iniziative politiche radicali prevalentemente oltre confine, in Grecia dove nell'agosto 1987 partecipò alle manifestazioni per chiedere al Parlamento greco l'approvazione di una legge per il riconoscimento del diritto all'[[Obiezione di coscienza|obiezione di coscienza]] [41][42], in [[Jugoslavia]] e in Cecoslovacchia. Nel settembre 1985, si recò in Jugoslavia assieme ad altri militanti radicali (fra cui [[Olivier Dupuis]]) per distribuire clandestinamente volantini e adesivi per una "Jugoslavia democratica nella [[Comunità europea]]". Fu arrestato assieme agli altri militanti e poi espulso dal Paese.[43] Nel marzo 1988, rientrò clandestinamente in Jugoslavia per manifestare nuovamente, assieme ad altri militanti radicali (fra cui [[Roberto Giachetti]] e [[Mariateresa Di Lascia]]), a favore dell'ingresso del Paese nella CEE, durante un'[[amichevole]] di [[Calcio (sport)|calcio]] fra {{NazNB|CA|YUG 1943-1992}} e {{NazNB|CA|ITA}} a [[Spalato]], ripresa in [[Eurovisione]]. Anche in quel caso, i manifestanti vennero arrestati, interrogati ed espulsi dal Paese.[44][45] Nell’agosto 1988, in occasione del ventesimo anniversario della [[Primavera di Praga]], fece parte di un gruppo di militanti radicali guidato da [[Giovanni Negri]] che organizzò a [[Praga]] una distribuzione non autorizzata di volantini contro la repressione dei diritti civili e politici da parte del regime comunista, iniziativa che culminò in una breve dimostrazione in [[Piazza San Venceslao]] con slogan e striscioni. L'intero gruppo di militanti fu arrestato ed espulso a vita dal Paese. Il provvedimento fu annullato due anni dopo e la delegazione fu ricevuta dal neo-presidente [[Václav Havel]] al [[Castello di Praga]].[46][47][48][49][50] Nel 1989, sottoscrisse una lettera aperta assieme a [[Marino Busdachin]] e Massimo Lensi, con la quale i tre chiedevano di essere accettati nel [[Partito Comunista Italiano]] con la "doppia tessera" comunista e radicale. L'iniziativa fu fatta in solidarietà all'allora deputato comunista [[Willer Bordon]], che si iscrisse al Partito Radicale (pur non avendo ritirato la tessera), violando lo Statuto del partito che non ammetteva l'iscrizione contemporanea al PCI e a un'altra formazione politica.[51][52] Sempre nel 1989, ritornò clandestinamente a [[Lubiana]], [[Zagabria]] e [[Capodistria]] per organizzarvi un congresso del Partito Radicale. Venne nuovamente fermato ed espulso.[53] Eletto Consigliere federale al Congresso del [[Partito Radicale Transnazionale]] di [[Budapest]] dell'aprile [[1989]],[54] intraprese varie missioni nei Paesi dell'ex-[[Unione Sovietica]] con [[Marino Busdachin]] e [[Antonio Stango]][55] per facilitare la transizione democratica delle nascenti [[Repubbliche dell'Unione Sovietica|repubbliche ex-sovietiche]] e per promuovere i temi dell'abolizione della pena di morte, dell'abbandono del proibizionismo sulle droghe,[56] dell'obiezione di coscienza sul servizio militare, delle condizioni carcerarie e la difesa dei diritti civili e politici e delle minoranze etniche.[57][58] Grazie ai suoi sforzi, circa la metà dei parlamentari moldavi si iscrisse al PRT ai primi degli anni novanta.<ref name="Mistero"/> In Italia, nel [[1992]] fu candidato nella [[Associazione Politica Nazionale Lista Marco Pannella|Lista Pannella]] nella circoscrizione Siena-Arezzo-Grosseto.[59]

La scomparsa, la morte e l'inchiesta[modifica | modifica wikitesto]

Tamburi scomparve la sera del 23 febbraio 1994 a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove si era trasferito da due anni. Dopo tre giorni di ricerche infruttuose da parte dei suoi compagni di partito, il 27 febbraio la polizia russa li avvertì che Tamburi era morto poche ore prima all'ospedale Sklifasovskij in cui era ricoverato da giorni. Secondo la ricostruzione ufficiale, Tamburi fu investito da un'auto durante la notte fra il 23 e il 24 febbraio e portato all'ospedale moscovita,<ref name="Mistero" /> dove «per errore era stato registrato come Andreij Tamburin» e dove rimase in coma per tre giorni.<ref name="Tamburiniucciso">{{Cita news|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/31/mosca-fu-ucciso-il-radicale-italiano.html|titolo = Mosca, fu ucciso il radicale italiano|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 31 gennaio 1995|accesso = 11 agosto 2016}}</ref> La ricostruzione, tuttavia, presentava varie incongruenze: il guidatore e sua moglie dichiararono di essersi schiantati contro un palo, ma non ricordavano di aver investito qualcuno; i radicali affermarono di essere stati per due volte all'ospedale Sklifasovskij alla ricerca di Tamburi, ottenendo in entrambi i casi per risposta che non c'era nessun paziente che corrispondesse alla sua descrizione; infine, stando all'autopsia effettuata a Firenze, le ferite riportate da Tamburi non erano affatto compatibili con quelle di un investimento stradale, mentre risultavano più compatibili con quelle derivanti da un pestaggio.<ref name="Mistero" /> In seguito a un'inchiesta della procura di Firenze per [[omicidio preterintenzionale]], fu accertato che Andrea Tamburi «è stato vittima di una aggressione ad opera di persone ignote la cui identità non ha potuto essere stabilita dalle indagini», al pari delle motivazioni dell'omicidio. La procura russa e il suo collega di partito [[Antonio Stango]] sostenevano l'ipotesi di una banda di criminali che lo aggredì a scopo di rapina, ma il sostituto procuratore di Firenze, Bruno Maresca, ipotizzò una possibile pista politica per l'omicidio, commentando che «prendono corpo i sospetti che possa esserci stato un depistaggio».<ref name="Tamburiniucciso" /> [60] [61] [62] I funerali si tennero il 9 marzo 1994 a [[Firenze]].[63][64] L'Associazione dei radicali fiorentini, costituita nel 2001, fu a lui intitolata.[65] Nel 2008 la Commissione Toponomastica del Comune di Firenze deliberò di intitolare a Andrea Tamburi una strada [66] , la delibera è ancora in attesa di attuazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lensi, pp. 29,133
  2. ^ Vecellio, p.39
  3. ^ L'attività del Partito Radicale nell'ex URSS. Intervista di Andrea Billau ad Andrea Tamburi, su radioradicale.it, 9 settembre 1992. URL consultato il 12 agosto 2016.
  4. ^ Mistero"> Franca Selvatici, Il mistero di Tamburi, radicale morto a Mosca, in la Repubblica, 20 marzo 1994. URL consultato l'11 agosto 2016.
  5. ^ "Radicali: eletto nuovo direttivo", La Nazione, 3 dicembre 1985,
  6. ^ "Liberate i nonviolenti e gli obiettori di coscienza", di Michele Brancale, La Città-Corriere di Firenze, p. 8, 22 dicembre 1987.
  7. ^ Paolo Vagheggi, Una valanga di "sì" per Firenze senz'auto, in la Repubblica, 1º novembre 1988. URL consultato l'11 agosto 2016.
  8. ^ Lensi, p. 53
  9. ^ Scheda cronologica su: DALL'OBIEZIONE DI COSCIENZA ALL'AFFERMAZIONE DI COSCIENZA, su radicalparty.org, 1º aprile 1989. URL consultato il 12 agosto 2016.
  10. ^ Riportiamo la lettera di Andrea Tamburi pubblicata sul libro "Perdo & Stravinco", nella sezione "Gli Spaccaballe", curato dallo "sciamannato" Gaetano Dentamaro, su radioradicale.it, 2 marzo 1994. URL consultato l'11 agosto 2016.
  11. ^ Di Lascia, pp. 85-86
  12. ^ Mariateresa Di Lascia, A Spalato per la Jugoslavia nella Cee, in Notizie Radicali, 28 aprile 1988. URL consultato l'11 agosto 2016.
  13. ^ Lensi, pp. 68-72
  14. ^ Vaclav Havel riceve al Castello di Praga i venti radicali espulsi a vita dalla Cecoslovacchia nell'agosto '88, accompagnati da Zevi e Bonino. Domani alle ore 15.00 conferenza stampa., su radicalparty.org, Partito Radicale Transnazionale, 23 maggio 1990. URL consultato l'11 agosto 2016.
  15. ^ "Dubcek, burocrazia unico ostacolo", Il Resto del Carlino, 19 agosto 1988.
  16. ^ "Espulsi da Praga sette radicali dopo il fermo per i volantini", Il Giornale, 19 agosto 1988.
  17. ^ "Quasi certo, Dubcek in Italia", La Nazione, giorno mese da ricontrollare 1988.
  18. ^ Tre radicali vogliono la tessera comunista, in la Repubblica, 21 maggio 1989. URL consultato l'11 agosto 2016.
  19. ^ "Radicali vogliono la tessera del PCI", Il Piccolo, 21 maggio 1989
  20. ^ Lensi, pp. 92-95.
  21. ^ Nel nuovo Consiglio Federale 17 stranieri, in la Repubblica, 27 aprile 1989. URL consultato l'11 agosto 2016.
  22. ^ Chi era Andrej Mironov ucciso con Andy Rocchelli in Ucraina?, su huffingtonpost.it, 26 maggio 2014. URL consultato il 13 agosto 2016.
  23. ^ Civiltà drogate di proibizionismo, su beppegrillo.it, 12 agosto 2009. URL consultato il 13 agosto 2016.
  24. ^ Conferenza stampa del Partito Radicale sulla situazione dei detenuti nel carcere della Regione Primorski (nei pressi di Vladivostok - Mar del Giappone), su radicalparty.org, Partito Radicale Transnazionale, 9 giugno 1992. URL consultato l'11 agosto 2016.
  25. ^ A Radio Rinascenza, emittente indipendente della regione di Mosca, intervento del Partito Radicale Transnazionale sulla proposta antiproibizionista sulla droga., su radicalparty.org, Partito Radicale Transnazionale, 11 gennaio 1993. URL consultato l'11 agosto 2016.
  26. ^ Archivio Storico delle Elezioni – Camera del 5 aprile 1992, Ministero dell’Interno, 5 aprile 1992. URL consultato il 12 agosto 2016.
  27. ^ Tamburiniucciso"> Mosca, fu ucciso il radicale italiano, in la Repubblica, 31 gennaio 1995. URL consultato l'11 agosto 2016.
  28. ^ Interrogazione a risposta scritta 4/03178 presentata da Emma Bonino (FORZA ITALIA) in data 19940914, Camera dei Deputati, 14 settembre 1994. URL consultato il 12 agosto 2016.
  29. ^ Interrogazione a risposta scritta 4/04642 presentata da Emma Bonino (FORZA ITALIA) in data 19941027, Camera dei Deputati, 27 ottobre 1994. URL consultato il 12 agosto 2016.
  30. ^ Interrogazione a risposta scritta 4/09516 presentata da Lorenzo Strik Lievers (FORZA ITALIA) in data 19950427, Camera dei Deputati, 27 aprile 1995. URL consultato il 12 agosto 2016.
  31. ^ Aurelio Aversa, I funerali del radicale Andrea Tamburi, Radio Radicale, 9 marzo 1994. URL consultato l'11 agosto 2016.
  32. ^ L'assessore Giani ha ricordato Andrea Tamburi a 13 anni dalla morte, su press.comune.fi.it, Comune di Firenze, 27 febbraio 2007. URL consultato il 13 agosto 2016.
  33. ^ Chi siamo, su radicalifirenze.com, Associazione per l'iniziativa radicale "Andrea Tamburi". URL consultato l'11 agosto 2016.
  34. ^ url http://www.lanazione.it/firenze/2008/02/29/68382-comune_cambia_strade.shtml, Il Comune cambia strade nascono via Oriana Fallaci e Rivoluzione di Ungheria, in la Nazione, 29 febbraio 2008.
  35. ^ Lensi, pp. 29,133
  36. ^ Vecellio, p.39
  37. ^ L'attività del Partito Radicale nell'ex URSS. Intervista di Andrea Billau ad Andrea Tamburi, su radioradicale.it, 9 settembre 1992. URL consultato il 12 agosto 2016.
  38. ^ "Radicali: eletto nuovo direttivo", La Nazione, 3 dicembre 1985,
  39. ^ "Liberate i nonviolenti e gli obiettori di coscienza", di Michele Brancale, La Città-Corriere di Firenze, p. 8, 22 dicembre 1987.
  40. ^ Paolo Vagheggi, Una valanga di "sì" per Firenze senz'auto, in la Repubblica, 1º novembre 1988. URL consultato l'11 agosto 2016.
  41. ^ Lensi, p. 53
  42. ^ Scheda cronologica su: DALL'OBIEZIONE DI COSCIENZA ALL'AFFERMAZIONE DI COSCIENZA, su radicalparty.org, 1º aprile 1989. URL consultato il 12 agosto 2016.
  43. ^ Riportiamo la lettera di Andrea Tamburi pubblicata sul libro "Perdo & Stravinco", nella sezione "Gli Spaccaballe", curato dallo "sciamannato" Gaetano Dentamaro, su radioradicale.it, 2 marzo 1994. URL consultato l'11 agosto 2016.
  44. ^ Di Lascia, pp. 85-86
  45. ^ Mariateresa Di Lascia, A Spalato per la Jugoslavia nella Cee, in Notizie Radicali, 28 aprile 1988. URL consultato l'11 agosto 2016.
  46. ^ Lensi, pp. 68-72
  47. ^ Vaclav Havel riceve al Castello di Praga i venti radicali espulsi a vita dalla Cecoslovacchia nell'agosto '88, accompagnati da Zevi e Bonino. Domani alle ore 15.00 conferenza stampa., su radicalparty.org, Partito Radicale Transnazionale, 23 maggio 1990. URL consultato l'11 agosto 2016.
  48. ^ "Dubcek, burocrazia unico ostacolo", Il Resto del Carlino, 19 agosto 1988.
  49. ^ "Espulsi da Praga sette radicali dopo il fermo per i volantini", Il Giornale, 19 agosto 1988.
  50. ^ "Quasi certo, Dubcek in Italia", La Nazione, giorno mese da ricontrollare 1988.
  51. ^ Tre radicali vogliono la tessera comunista, in la Repubblica, 21 maggio 1989. URL consultato l'11 agosto 2016.
  52. ^ "Radicali vogliono la tessera del PCI", Il Piccolo, 21 maggio 1989
  53. ^ Lensi, pp. 92-95.
  54. ^ Nel nuovo Consiglio Federale 17 stranieri, in la Repubblica, 27 aprile 1989. URL consultato l'11 agosto 2016.
  55. ^ Chi era Andrej Mironov ucciso con Andy Rocchelli in Ucraina?, su huffingtonpost.it, 26 maggio 2014. URL consultato il 13 agosto 2016.
  56. ^ Civiltà drogate di proibizionismo, su beppegrillo.it, 12 agosto 2009. URL consultato il 13 agosto 2016.
  57. ^ Conferenza stampa del Partito Radicale sulla situazione dei detenuti nel carcere della Regione Primorski (nei pressi di Vladivostok - Mar del Giappone), su radicalparty.org, Partito Radicale Transnazionale, 9 giugno 1992. URL consultato l'11 agosto 2016.
  58. ^ A Radio Rinascenza, emittente indipendente della regione di Mosca, intervento del Partito Radicale Transnazionale sulla proposta antiproibizionista sulla droga., su radicalparty.org, Partito Radicale Transnazionale, 11 gennaio 1993. URL consultato l'11 agosto 2016.
  59. ^ Archivio Storico delle Elezioni – Camera del 5 aprile 1992, Ministero dell’Interno, 5 aprile 1992. URL consultato il 12 agosto 2016.
  60. ^ Interrogazione a risposta scritta 4/03178 presentata da Emma Bonino (FORZA ITALIA) in data 19940914, Camera dei Deputati, 14 settembre 1994. URL consultato il 12 agosto 2016.
  61. ^ Interrogazione a risposta scritta 4/04642 presentata da Emma Bonino (FORZA ITALIA) in data 19941027, Camera dei Deputati, 27 ottobre 1994. URL consultato il 12 agosto 2016.
  62. ^ Interrogazione a risposta scritta 4/09516 presentata da Lorenzo Strik Lievers (FORZA ITALIA) in data 19950427, Camera dei Deputati, 27 aprile 1995. URL consultato il 12 agosto 2016.
  63. ^ Aurelio Aversa, I funerali del radicale Andrea Tamburi, Radio Radicale, 9 marzo 1994. URL consultato l'11 agosto 2016.
  64. ^ L'assessore Giani ha ricordato Andrea Tamburi a 13 anni dalla morte, su press.comune.fi.it, Comune di Firenze, 27 febbraio 2007. URL consultato il 13 agosto 2016.
  65. ^ Chi siamo, su radicalifirenze.com, Associazione per l'iniziativa radicale "Andrea Tamburi". URL consultato l'11 agosto 2016.
  66. ^ url http://www.lanazione.it/firenze/2008/02/29/68382-comune_cambia_strade.shtml, Il Comune cambia strade nascono via Oriana Fallaci e Rivoluzione di Ungheria, in la Nazione, 29 febbraio 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

[[Categoria:Politici del Partito Radicale]]