Utente:Marko86/Sandbox2

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

{{{1}}}{{{2}}} L'isola di Alicudi è un'isola di 5,2 km² facente parte delle Isole Eolie. Amministrativamente fa parte del comune di Lipari (ME), coord.geogr. 38°32'N 14°24'E). Gli abitanti dell'isola vengono chiamati Arcudari.

Anticamente era nota come Ericusa, dal greco antico Ερικουσσα (ricca di erica).

.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Alicudi
Geografia fisica
ArcipelagoIsole Eolie
Superficie5,2 km²
Sviluppo costiero30 km
Altitudine massima675 m s.l.m.
Classificazione geologicaABC
Geografia politica
StatoBandiera dell'Italia Italia
Cartografia
voci di isole d'Italia presenti su Wikipedia

L'isola di Alicudi è la più occidentale dell'arcipelago eoliano ed è situata a circa 34 miglia marine a ovest di Lipari. È dominata dal monte Filo dell'Arpa, un vulcano spento, quasi perfettamente circolare, di 5 km², con coste scoscese e ripide che costituisce la parte emersa, dai 1.500 m di profondità del fondo del mare, fino ai 675 mt s.l.m del punto culminante dell'isola. È abitata solo sul versante orientale, quello digradante in modo meno aspro verso il mare. L'unico centro abitato dell'isola è chiamato anch'esso Alicudi e si divide in cinque piccole frazioni:

  • Alicudi porto, che si trova sul livello del mare e si caratterizza per la presenza del molo sul quale attraccano traghetti ed aliscafi, due negozi di alimentari (gli unici due presenti sull'isola) e l'ufficio postale (ad Alicudi non ci sono né banche né bancomat).
  • Contrada Tonna, che costituisce la frazione più ad ovest dell'isola.
  • San Bartolo, che si trova salendo dal porto ad una altezza di circa 330 metri ed è caratterizzata dalla presenza della chiesa dedicata a San Bartolo, patrono delle isole Eolie.
  • Contrada Pianicello, che si trova alla stessa altezza di S. Bartolo, ma più ad ovest ed è abitata da una popolazione di madrelingua tedesca originaria della Svizzera. Questa piccola frazione utilizza l'energia elettrica fornita dagli impianti fotovoltaici e l'acqua piovana raccolta sfruttando gli antichi serbatoi delle case. La gran parte degli abitanti ha inoltre ripreso a coltivare alcune colture tradizionali come la vite e l'olivo.
  • Contrada Sgurbio, che si trova alla stessa altezza di S. Bartolo, ma sul lato Est dell'isola. Questa piccolissima frazione è composta da cinque case, ognuna delle quali ha il nome di uno dei sensi.

L'isola delle eriche nel dopoguerra era abitata da oltre 600 persone, in gran parte emigrate in Australia nel corso dei successivi decenni. Attualmente la popolazione conta circa 100 abitanti

Scale di Alicudi
Alicudi dall'alto

Economia[modifica | modifica wikitesto]

In quest'isola di natura vulcanica, la terra risulta essere particolarmente fertile e coltivabile. Non deve dunque stupire se ad Alicudi è possibile ancora ammirare i terrazzamenti che spezzano il versante del vulcano ed hanno permesso per decenni agli abitanti di vivere dell'attività agricola.

È interessante ricordare che la pesca nei secoli passati, a differenza di oggi, non ebbe mai uno sviluppo degno di nota a causa della presenza di pirati e predoni che rendeva di fatto tale attività poco conveniente rispetto all'agricoltura.

I principali prodotti dell'isola sono l'ulivo, la vite, i capperi e la pesca. Il turismo è una voce importante dell'economia dell'isola, anche se in maniera minore rispetto alle altre isole.

Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Il mare è accessibile solamente tramite scogli o spiaggette di sassi. Risalendo invece le ripide mulattiere, ci si immerge nei mille colori offerti da agavi, fichi d'india, capperi in fiore, bouganville rosse, rosa, viola, arancio e, naturalmente, eriche.

Nella zona più alta dell'isola, Filo dell'Arpa, il paesaggio cambia profondamente rispetto alla zone marittima, le piante di ulivo e di fico d'india, molto diffuse fino ai 300 metri, cedono il posto a felci, alberi di castagno e tigli.

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Gli unici mezzi di trasporto, che non siano le proprie gambe, in grado di arrampicarsi per le ripide mulattiere sono l'asino e il mulo. Non vi sono veicoli di sorta, e non vi sono strade, ad eccezione di una striscia di asfalto che si snoda per alcune centinaia di metri e che serve per collegare il piazzale, adibito ad eliporto per le emergenze, al piccolo molo. L'isola è collegata all'isola maggiore, Lipari, con un servizio marittimo, sia tramite aliscafo sia tramite traghetto da Alicudi a Lipari via Filicudi, Rinella e Santa Marina Salina oppure direttamente dalla Sicilia.

Personalità legate ad Alicudi[modifica | modifica wikitesto]