Utente:Marco Sansilvestri/Sandbox

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Francesco Emanuele Marcone (Foggia, 14 dicembre 1937 - Foggia 31 marzo 1995) fu il Dirigente dell'Agenzia delle entrate di Foggia[1] e ucciso con due colpi di revolver in testa nel atrio del palazzo in cui abitava pochi giorni dopo aver inoltrato un esposto per denunciare una rete di criminali alla Procura della Repubblica; in seguito alla sua morte e della segnalazione inviata Elio Affatato, dirigente dell'Ufficio tributi, venne arrestato per tentata concussione e Stefano Caruso, direttore regionale delle Entrate per la Puglia, venne arrestato a distanza di pochi mesi per i reati di abuso d'ufficio e di rivelazioni di segreto d'ufficio

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini e formazione[modifica | modifica wikitesto]

L'infanzia di Marcone è caratterizzata dai disagi della guerra; la sua famiglia si rifugiò a Troia mentre suo padre tentò di salvare quanti più libri possibili dalla Biblioteca Provinciale di cui copriva la carica di Direttore; spostandosi tra le due città; a causa della sua malattia cardiaca muore lasciando Francesco orfano di padre a soli 8 anni; tuttavia il gesto eroico compiuto segna la personalità del giovane Francesco al punto tale che non abbandonerà mai il senso del dovere.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Si laurea in giurisprudenza brillantemente e in fretta vincendo poco dopo il concorso come Vice Procuratore nel Ministero delle finanze, venendo assunto a Vieste come Direttore dell'Ufficio del Registro e in seguito trasferito in diversi comuni coprendo lo stesso incarico per riorganizzare gli uffici; dopo 17 anni di lavoro venne poi trasferito a Foggia dove, in pochi mesi si accorse che la situazione dell'ufficio della sua città natale non era solo disorganizzato; ma anche compromessa, tanto che gli evasori fiscali erano per lo più persone ignare dell'obbligo riguardo il pagamento delle tasse, o persone aggirate da malviventi che si raccoglievano i soldi delle tasse fingendosi esattori delle tasse.

Marcone organizzò tutte le pratiche dell'ufficio, intrattenendosi fino a tardi quasi tutte le sere, mettendo in luce materiale tale da esporre diverse denunce allo stato, il suo lavoro fu notato soprattutto dalla criminalità organizzata e per tanto ci furono numerosi tentativi per corromperlo; tentativi falliti dal momento che Marcone manteneva la scrupolosità e il senso di giustizia tramandatogli dal padre.

La sera del 31 marzo e la morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 marzo 1995 Francesco Marcone rimane al lavoro fino a tardi come molti altri giorni, e si dirige verso casa sua alle 19; giunto sotto il portone di casa fa appena in tempo ad entrare quando, alle 19:10, viene ucciso con due colpi di pistola alle spalle senza neanche avere il tempo di reagire. Nessun testimone, nessuno ha visto nulla, nonostante la sua abitazione, in Via Figliolia[2], è in centro a Foggia e l'orario del omicidio è un'ora di punta.

Riconoscimenti e influenza[modifica | modifica wikitesto]

Indagine[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla morte di Marcone fu aperta un'inchiesta per indagare sull'assassino e sul mandante; tuttavia le prove sono poche e nel 1998 il caso viene archiviato, l'anno successivo viene però riaperta grazie a circostanze importanti per i moventi dell'assassino, ma il procedimento non trovando sospetti viene archiviato a Luglio del 2000.

La famiglia di Marcone insiste per riaprire le indagini e nel 2001 ottiene altri 6 mesi di indagini; durante questo periodo un elemento importante compare, ossia il fornitore dell'arma del delitto: Raffaele Rinadi, che decede per incidente stradale nel Febbraio 2002, poco dopo aver ricevuto un avviso da parte della polizia.

Nel 2004 il caso sull'omicidio di Francesco Marcone viene archiviato senza colpevoli e senza arresti.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Daniela e Paolo Marcone il giorno dell'inaugurazione del monumento in memoria del padre

Grazie alle denunce esposte da Marcone furono trovate traccie della criminalità organizzata in Puglia e venne dunque conferita la medaglia d'oro al merito civile e la via presso l'ingresso dell'Agenzia Delle Entrate[3] e in fine il 21 marzo 2013 venne dedicato il monumento in memoria sua e di tutte le vittime della mafia su cui è citata la frase "non si costruisce giustizia senza verità"

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Agenzia Delle Entrate Di Foggia, su www1.agenziaentrate.gov.it.
  2. ^ Via Figliolia mappa, su google.it.
  3. ^ Via Francesco Marcone mappe, su google.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]