Utente:Kufoleto/Sandbox

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Latte crudo

Per latte crudo si intende, secondo la normativa comunitaria, il latte prodotto mediante la secrezione della ghiandola mammaria di vacche, pecore, capre, bufale, sottoposto esclusivamente ai trattamenti fisici di filtrazione e refrigerazione immediata dopo la mungitura fino al raggiungimento di una temperatura compresa tra 0°C e +4°C.

Attualmente la vendita di latte crudo è consentita esclusivamente dall'azienda di produzione al consumatore finale, perchè configurata come "cessione diretta di piccoli quantitativi di prodotti primari dal produttore al consumatore finale" e quindi esclusa dal campo di applicazione di gran parte delle norme del cosiddetto "Pacchetto igiene" (Reg. CEE n.852 e 853/2004). Sempre secondo tale regolamento, le aziende devono registrarsi per poter iniziare l'attività di vendita diretta anche qualora fossero già registrate per la produzione di latte da pastorizzare.

Le modalità più frequenti di commercializzazione del latte crudo sono:

  • La vendita presso l'azienda di produzione;
  • La vendita tramite distributore automatico fisso fuori dall'azienda di produzione;
  • La vendita tramite distributore automatico mobile installato su mezzo o presso fiere,ecc.

In ogni caso deve essere comunicata all'autorità sanitaria competente la localizzazione dei punti di distribuzione, per permettere il controllo dell'igiene delle stesse.

In particolare la legge specifica che i distributori automatici devono essere collocati lontano da possibili fonti di contaminazione e dalla luce solare diretta, che devono essere facilmente pulibili e sanitizzabili sia internamente che esternamente, e che ogni componente a contatto con il latte deve essere sanato quotidianamente. Inoltre deve essere garantito che lo stoccaggio avvenga a temperature comprese tra 0° e 4° e che in caso queste temperature dovessero essere superate, la macchina blocchi automaticamente la distribuzione. Infine, il latte deve essere mantenuto in agitazione perchè, non essendo omogeneizzato, tenderebbe ad affiorare. In ogni caso il recipiente deve essere svuotato e pulito oppure sostituito ogni 24 ore.


Panoramica extracomunitaria

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  • Stati Uniti: ventotto stati consentono e regolamentano la vendita diretta di latte crudo, mentre ventuno ne proibiscono la vendita al consumatore. L’ostacolo legislativo viene aggirato tramite l’acquisto da parte del consumatore di una quota (share) della vacca o dell’azienda, pertanto il consumatore diviene formalmente produttore e non è più vincolato dalla legge. Lo stato del Wisconsin proibisce il cow sharing. Un altro modo riscontrato di ottenere latte crudo è quello di comprarlo allo scopo di fare formaggio in casa.[1]
  • Canada: la vendita al consumatore di latte crudo è proibita dal Food and Drug Regulations dal 1991 [2].
  • Africa: nonostante la quantità di latte consumato sia molto inferiore rispetto al resto del mondo, il latte viene normalmente consumato non pastorizzato.
  • Medio Oriente: il consumo di latte crudo, che in queste aree riguarda soprattutto il latte di cammella, è molto frequente e non soggetto a disciplina nelle aree rurali. Tuttavia l’amministrazione di molte città sta cercando di rendere illegale questa pratica per motivi igienici.
  • Australia:la legge proibisce la vendita (ver) di latte crudo per consumo umano. In qualche situazione la normativa è stata aggirata vendendo il latte crudo come latte “da bagno” o per alimentazione degli animali da compagnia[3]. È possibile la pratica del cow sharing descritta per gli U.S.A.

Situazione comunitaria

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Situazione nazionale

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L'Italia, come membro della Comunità Europea, ha recepito con XXX e XXX i Regolamenti comunitari sopra citati e pertanto è possibile all'interno della Repubblica italiana la vendita diretta di latte crudo per il consumo umano.

In data 25 gennaio 2007, inoltre, nel corso della Conferenza Stato-Regioni e Provincie autonome, è stato sancita un'intesa funzionale all'uniformazione della normativa sulla vendita del latte crudo su tutto il territorio nazionale, lasciando tuttavia la possibilità agli enti locali di dotarsi di una legislazione più restrittiva in materia.

Situazione regionale

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L'atto di intesa sancito il 25 gennaio 2007 tra Stato, Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano prevede la possibilità, per le Regioni e le Provincie autonome, di dotarsi di legislazione propria sul tema latte crudo. Ad oggi, risultano in vigore i seguenti provvedimenti:


  1. ^ B.A. Reed, Grivetti L.E., Controlling on-farm inventories of bulk-tank raw milk – An opportunity to protect public health, in Journal of Dairy Science, vol. 83, n. 12, 2000, pp. 2988-2991.
  2. ^ Food and Drug Regulations (C.R.C., c. 870), Section B.08.002.2
  3. ^ Australian food news, su ausfoodnews.com.au. URL consultato il 16/10/2008.