Utente:Kiaradm/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il termine Ritraduzione si riferisce alla 'traduzione nella medesima lingua di un lavoro già tradotto' oppure allo stesso testo ritradotto ed è comune nelle opere letterarie classiche e nei testi religiosi. Essa può essere proposta per varie ragioni, ad esempio per aggiornare la lingua quando è ormai obsoleta, migliorare la qualità della traduzione, tenere in considerazione edizioni riviste del testo di partenza, o perché il traduttore vuole proporre una nuova interpretazione o una risposta creativa al testo, operazione comune soprattutto per la poesia e i testi teatrali. Il traduttologo Lawrence Venuti sostiene che i testi di maggiore rilievo culturale, come la Bibbia, [...] l'epica di Omero, la Divina Commedia, i testi teatrali di Shakespeare, oppure il Don Chisciotte di Cervantes hanno più probabilità di essere ritradotti perché i diversi lettori della cultura ricevente potrebbero fornire varie interpretazioni e portare i propri valori nel testo. La ritraduzione è comune nella sottotitolazione ma lo è meno nel doppiaggio, per cui la reazione da parte degli spettatori non è sempre positiva.

Diversi utilizzi del termine[modifica | modifica wikitesto]

Il termine 'ritraduzione' è stato utilizzato con vari significati, tra cui quello di traduzione intermedia o traduzione in relais, in cui un testo viene tradotto in una lingua e quella traduzione viene a sua volta tradotta in un'altra. Il termine studi traduttivi, designa una nuova traduzione nella stessa lingua di arrivo di un'opera già tradotta.

Ipotesi di ritraduzione[modifica | modifica wikitesto]

In un'edizione del 1990 della rivista di traduzione Palimpsestes, Paul Bensimon e Antoine Berman hanno formulato quella che noi oggi chiamiamo 'ipotesi di ritraduzione'. I due studiosi sostenevano che la prima traduzione di un testo in una determinata lingua tende ad adattare il testo alle norme e alle convenzioni della lingua e della cultura di arrivo, mentre le traduzioni successive tendono ad essere più fedeli all'originale, perché se un testo viene nuovamente tradotto significa che il suo status nella nuova cultura richiede una seconda (o ulteriore) traduzione. L'ipotesi è stata poi testata da alcuni studiosi successivi che l'hanno trovata troppo semplicistica. In un articolo sulla ritraduzione in Finlandia, Paloposki e Koskinen sostenevano che, anche se molte ritraduzioni sono conformi al modello di Berman e di Bensimon, 'non ci sono caratteristiche intrinseche nel processo di ritraduzione che imporrebbero il passaggio da strategie addomesticanti a strategie più stranianti'.

Ritraduzioni famose[modifica | modifica wikitesto]

  1. Moby Dick di Herman Melville fu tradotto in italiano per la prima volta dallo scrittore Cesare Pavese, che non riuscì a farlo pubblicare. Nel 1932, l'editore Carlo Frassinelli lo fece stampare nella sua casa editrice[1] come primo titolo della collana Biblioteca europea diretta da Franco Antonicelli. Nel 2010, Giuseppe Natali pubblicò una traduzione per UTET utilizzando la Longman Critical Edition (a cura di John Bryant e Haskell Springer), che confronta le due edizioni del 1851. A fine 2015, per Einaudi, è stata pubblicata l'ultima traduzione, di Ottavio Fatica. Le versioni italiane hanno cercato di integrare le due differenti edizioni, inglese e americana, che differiscono per centinaia di varianti, più o meno importanti.
  2. Inizialmente, le traduzioni di Antonio Gramsci delle favole dei fratelli Grimm erano state escluse dall'edizione di Einaudi dei Quaderni del carcere del 1975. Erano quindi uscite in forma rimaneggiata all'inizio degli anni '80 e finalmente ripristinate, nella loro forma originale, nell'edizione critica dei Quaderni, pubblicata dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana nel 2007.[2]
  3. Fino ad oggi sono ventuno le traduzioni italiane del Faust, senza contare le traduzioni frammentarie o di piccole parti. La prima, di Giovita Scalvini, risale al 1835 e l’ultima è del 1990, quella di Casalegno.[3]

La ritraduzione nei media[modifica | modifica wikitesto]

  1. La versione italiana della serie televisiva Big Bang Theory, trasmessa per la prima volta in Italia nel 2008, ha ricevuto forti critiche fin dalla prima stagione perché nella fase di doppiaggio tutti i riferimenti all'ambito della tecnologia, della fantascienza e del mondo del cinema, alla base della comicità dei dialoghi, sono stati semplificati per rendere la serie accessibile a un target più esteso possibile. In seguito alle critiche ricevute, la società di doppiaggio ha sostituito il traduttore, l'adattatore e il direttore di doppiaggio.[4]
  2. Il film Brian di Nazareth, prodotto nel 1979 dalla casa cinematografica Monty Python e diretto da Terry Jones, è uscito nelle sale italiane nel 1991. A causa delle forti critiche che il film ha ricevuto venendo accusato dalla Chiesa di atteggiamento blasfemo,[5] nell'autunno del 2007 è stato interamente ridoppiato. Alla nuova versione sono state aggiunte nuove inflessioni dialettali e un dialogo fuori campo alla fine[6].
  3. Nel film Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone, a causa di un errore di traduzione, nei primi trailer americani del film Sentenza diventa il Brutto e Tuco il Cattivo.[7]

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]