Utente:Jimmy Plast/Sandbox

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La AG7 Fisher Space Pen, prodotta dalla Fisher Space Pen Co., è una penna a sfera pressurizzata e utilizzabile in assenza di gravità; è la prima penna a essere stata utilizzata nell’esplorazione spaziale.

Inizialmente impiegata per le missioni Apollo condotte dalla NASA e oggi utilizzata a bordo di ogni volo spaziale con equipaggio.[1]

AG7 Fisher Space Pen

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1948, nella San Fernando Valley, Paul C. Fisher fondò la Fisher Pen Company. Nel 1953 inventò una cartuccia universale (“Universal Refill Cartridge”) che era utilizzabile per ricaricare la maggior parte dei modelli di penna a sfera in commercio all’epoca; questa invenzione ebbe molto successo sul mercato.[2]

Il modello AG7[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«In the early 1960s when the Russians started to fly in outer space it occurred to me they had no pen to write with»

(IT)

«All'inizio degli anni '60, quando i russi iniziarono a volare nello spazio, mi venne in mente che non avevano una penna con cui scrivere»

L'astronauta Walter Cunningham a bordo della navicella Apollo 7, mentre usa una Fisher Space Pen. (20 ottobre 1968)

Nel 1966 Fisher investì circa un milione di dollari per lo sviluppo e la produzione della AG7 (Anti-Gravity 7) Fisher Space Pen, una penna a sfera provvista di una cartuccia sigillata e pressurizzata (“The Sealed and Pressurized Fisher Space Pen Ink Cartridge”, brevetto #3,285,228[3]), capace di scrivere in assenza di gravità, sott’acqua e a temperature estreme.[2] Lo sviluppo della penna fu problematico, perché l’inchiostro fuoriusciva dalla punta per via dell’alta pressione all’interno della cartuccia. Ma poi, sempre nel 1966, a Fisher apparve in sogno la soluzione, usare una piccola quantità di colofonia per fermare la fuoriuscita d'inchiostro.[4]

Lo stesso anno Fisher offrì la sua penna alla NASA, che inizialmente esitò per via delle controversie avvenute in precedenza per l’acquisto di 34 matite meccaniche, prodotte dalla Tycam Engineering Manufacturing Inc. per le missioni Gemini costate più di quattro mila dollari. Ma nel 1967, dopo rigorosi test durati diciotto mesi, la NASA accettò l’offerta di Fisher e ordinò 400 penne per circa 2400 dollari. Nel 1968 la AG7 Fisher Space Pen venne utilizzata per la prima volta dalla NASA nella missione Apollo 7.[1] Successivamente anche l’Unione Sovietica ordinò 100 Fisher Space Pen e 1000 cartucce di ricarica e dal febbraio del 1969 vennero utilizzate nei voli spaziali a bordo della navicella Soyuz.[5]

Dagli anni '70 agli anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

A fine anni '70, per il Programma Space Shuttle, la Fisher Pen Company sviluppò un nuovo modello di Space Pen, la CH4 - Chrome Plated Shuttle Space Pen; il 12 aprile 1981 la penna debuttò a bordo del Columbia STS-1, e da quel momento in poi fu usata per tutte le missioni dello Space Shuttle.[2]

Negli anni successivi la Fisher Pen Company introdusse nuovi modelli di penne pressurizzate che vennero utilizzate, oltre alle missioni spaziali, anche per spedizioni sul monte Everest e in alcuni incontri istituzionali.[2]

Oggi[modifica | modifica wikitesto]

Oggi la compagnia risiede a Boulder City in Nevada, ha cambiato nome in Fisher Space Pen Co. e le sue penne continuano ad accompagnare gli astronauti e i cosmonauti nelle missioni spaziali.[2][1]

Specifiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

La AG7 Fisher Space Pen è una penna a sfera retrattile, dotata di una cartuccia sigillata ermeticamente e pressurizzata con azoto a circa 3 atmosfere. È in grado di scrivere con qualunque angolazione su un vasto numero di materiali, su superfici oleose, sott'acqua, capovolta, a temperature estreme che vanno dai -35°C ai +121 °C e in assenza di gravità. L'inchiostro immagazzinato nella cartuccia è un gel semi-solido che si liquefà quando è sottoposto all’azione di sfregamento con la sfera posizionata sulla punta, ed è in grado di scrivere approssimativamente per 4,5 km. La penna ha un peso di 22,7 grammi e una lunghezza di 13,2 cm con un diametro di 1,3 cm.[1][5][2][6]

Cartuccia pressurizzata Fisher Space Pen

Guasto sul modulo lunare Apollo 11[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1969 gli astronauti della missione Apollo 11, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, risalendo a bordo del modulo lunare urtarono e ruppero l’interruttore del motore di ascesa. I due astronauti avvertirono immediatamente il centro di controllo missione di Houston chiedendo come potessero risolvere il problema. Gli scienziati e gli ingegneri a terra iniziarono a cercare una soluzione, simulando il guasto su una replica a grandezza naturale del lander. Alla fine, consigliarono ai due astronauti di usare una delle loro Fisher Space Pen per riparare il guasto. Aldrin seguì le indicazioni del centro di controllo e usò la sua penna per azionare l’interruttore, consentendo così il loro ritorno sulla Terra.

Dopo l’accaduto, John McLeish, uno dei responsabili delle relazioni pubbliche della NASA, confidò a Paul Fisher, che se non fosse stato per la sua penna gli astronauti probabilmente sarebbero restati sulla Luna.[5][7]

Leggenda[modifica | modifica wikitesto]

Una celebre leggenda contemporanea racconta che negli anni Sessanta, in piena corsa allo spazio, gli scienziati della NASA si resero conto che le tradizionali penne non potevano funzionare nello spazio vista l’assenza di gravità che impediva all’inchiostro di fuoriuscire correttamente. Così, per risolvere il problema spesero anni e milioni di dollari dei contribuenti per sviluppare una penna che potesse scrivere in assenza di gravità. Mentre gli ingegneri della NASA erano intenti a progettare la penna, le loro controparti sovietiche adottarono una soluzione ben più banale ed economica, le matite. In realtà, inizialmente sia gli astronauti della NASA, sia i cosmonauti sovietici usavano le matite, che però creavano vari problemi visto che le punte si spezzavano facilmente e i frammenti fluttuavano pericolosamente nell’aria col rischio di danneggiare le componenti elettroniche (la graffite è un conduttore elettrico) e meccaniche delle navicelle, oppure di essere inalate dagli stessi astronauti. Inoltre, le matite sono infiammabili, e dopo l'incendio dell'Apollo 1, avvenuto il 27 gennaio 1967 durante un'esercitazione dove morirono tutti i membri dell'equipaggio, la NASA volle caricare a bordo delle loro navicelle il minor numero di oggetti infiammabili. Dunque, nel 1965 la NASA in effetti ordinò alla Tycam Engineering Manufacturing, Inc. 34 matite meccaniche, pagandole 128,89 dollari a matita per un totale di 4,382,50 dollari; ma quando questi prezzi diventarono di dominio pubblico, ci fu un tale clamore che la NASA dovette cercare qualcosa di più economico da far usare agli astronauti.[5]

Fisher Bullet Space Pen

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

  • Un modello di Fisher Bullet Space Pen 400 è stato esposto per anni al MoMA di New York.[8]
  • Il modello Chrome Bullet Fisher Space Pen appare nella sitcom della NBC Seinfeld, nell’episodio "The Pen" del 2 ottobre 1991.[2]
  • Nel 1998, la Fisher Space Pen diventa il primo prodotto a essere venduto dallo spazio, tramite il canale televisivo di shopping QVC. La penna venne mostrata in diretta da due cosmonauti russi a bordo dalla stazione spaziale Mir.[2]
  • Il processo produttivo delle Fisher Space Pen viene mostrato nell’episodio 13 della stagione 19 del documentario Come è fatto (titolo originale How It's Made).[2]

Modelli[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni modelli di Fisher Space Pen.

Air & Space[modifica | modifica wikitesto]

Bullet Space Pen[modifica | modifica wikitesto]

Executive Styling[modifica | modifica wikitesto]

Outdoor & Tactical[modifica | modifica wikitesto]

Specialized Space Pens[modifica | modifica wikitesto]

Cap-O-Matics[modifica | modifica wikitesto]

  • Cap-O-Matic ‘M4’ Series[42]
  • Cap-O-Matic ‘S200’ Series[43]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Fisher Space Pen, su history.nasa.gov. URL consultato il 16 maggio 2019.
  2. ^ a b c d e f g h i (EN) Solid Cactus, Fisher Space Pen Co., su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 16 maggio 2019.
  3. ^ Patent #: US003285228, su pdfpiw.uspto.gov.
  4. ^ Dreams Prove Profitable For Small Businessman, su washingtonpost.com.
  5. ^ a b c d Fact or Fiction?: NASA Spent Millions to Develop a Pen that Would Write in Space, whereas the Soviet Cosmonauts Used a Pencil, su scientificamerican.com.
  6. ^ Handbook of pilot operational equipment for manned space flight (PDF), su thespacereview.com.
  7. ^ Apollo 11 story, su www.allwrite.com. URL consultato il 18 maggio 2019.
  8. ^ a b (EN) Solid Cactus, 400 - Chrome Bullet Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 16 maggio 2019.
  9. ^ (EN) Solid Cactus, CH4 - Chrome Plated Shuttle Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  10. ^ (EN) Solid Cactus, B4 - Black Grid Design Shuttle Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  11. ^ (EN) Solid Cactus, G4 - Golden Grid Design Shuttle Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  12. ^ (EN) Solid Cactus, AG7 - Original Astronaut Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  13. ^ (EN) Solid Cactus, AG7-LE Limited Edition Apollo 7 50th Anniversary Gold Titanium Astronaut Space Pen & Coin Set, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  14. ^ (EN) Solid Cactus, T7 - United States Thunderbirds Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  15. ^ (EN) Solid Cactus, 400BB - Blueberry Bullet Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  16. ^ (EN) Solid Cactus, BG4/S Matte Black Bullet Grip Space Pen with Stylus, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  17. ^ (EN) Solid Cactus, 400TBL – Tahitian Blue Bullet Space Pen w/ Chrome Finger Grip, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  18. ^ (EN) Solid Cactus, 400B-50 50th Anniversary Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  19. ^ (EN) Solid Cactus, 400TN - Gold Titanium Nitride Bullet Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  20. ^ (EN) Solid Cactus, 600AF - Chrome Bullet Space Pen with American Flag, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  21. ^ (EN) Solid Cactus, 600SH - Chrome Bullet Space Pen with Space Shuttle, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  22. ^ (EN) Solid Cactus, 400/FSP - Chrome Bullet Space Pen with Fisher Space Pen Logo, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  23. ^ (EN) Solid Cactus, X-750 - Chrome Plated X-750 Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  24. ^ (EN) Solid Cactus, X-750/S - Chrome Plated X-750 Space Pen with Stylus, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  25. ^ (EN) Solid Cactus, INFCH-1 Chrome INFINIUM Space Pen with Blue Ink, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  26. ^ (EN) Solid Cactus, M4B - Non-Reflective Military Matte Black Cap-O-Matic Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  27. ^ (EN) Solid Cactus, Trekker Spacepen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  28. ^ (EN) Solid Cactus, CLUTCH, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  29. ^ (EN) Solid Cactus, BP – Clear Anodized Aluminum Backpacker Pen with Key Chain Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  30. ^ (EN) Solid Cactus, Zero Gravity Spacepen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  31. ^ (EN) Solid Cactus, Zero Gravity Spacepen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  32. ^ (EN) Solid Cactus, AFP5 - American Flag Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  33. ^ (EN) Solid Cactus, SWY-BLACK - Black Stowaway Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  34. ^ (EN) Solid Cactus, 375 - Cartridge Space Pen (With Gift Box in Sleeve), su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  35. ^ (EN) Solid Cactus, 338 - Cartridge Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  36. ^ (EN) Solid Cactus, 400WCCL - Chrome X-Mark Bullet Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  37. ^ (EN) Solid Cactus, ST - Space-Tec Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  38. ^ (EN) Solid Cactus, TLP - Telescoping Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  39. ^ (EN) Solid Cactus, ECL - Eclipse Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  40. ^ (EN) Solid Cactus, CSP - Contractor Space Pen Tool, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  41. ^ (EN) Solid Cactus, Q4 - Multi-Action Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  42. ^ (EN) Solid Cactus, M4C - Chrome Plated Cap-O-Matic Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  43. ^ (EN) Solid Cactus, S251 - Chrome Cap, Plastic Barrel Cap-O-Matic Space Pen, su Fisher Space Pen Co.. URL consultato il 17 maggio 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]