Utente:Giulio Signora/Sandbox

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Chiesa di San Mario alla Torretta

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Sita nel quartiere Torretta della città di L'Aquila, è stata progettata a partire dalla seconda metà degli anni 80, quando il quartiere ha avuto un notevole sviluppo urbanistico. La sua edificazione è stata voluta dalla Arcidiocesi di L'Aquila, grazie ai fondi per la Chiesa Cattolica provenienti dall'8x1000, e concordata con varie amministrazioni comunali, dopo l'erezione a Parrocchia autonoma il 15 agosto 1986 (precedentemente territorio parrocchiale di S. Maria del Soccorso presso il Cimitero cittadino, S. Maria di Gignano e S. Lorenzo in S. Elia). Considerata anche dall'Amministrazione comunale come luogo di qualificazione del quartiere e unico centro di aggragazione, nel 2005 è stata posta la prima pietra di fondazione.

Il cantiere è stato sospeso a seguito del Sisma del 2009 e poi ultimata nel 2001. L'8 dicembre 2011 è stata consacrata e quindi aperta al pubblico, alla presenza dell'allora Arcivescovo Metropolita Giuseppe Molinari, dell'allora Vescovo Ausiliare Giovanni D'Ercole, del Parroco don Giulio Signora e delle autorità civili e militari della città.

Lo stile e le opere

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Progettata dall'architetto aquilano Leonardo Nardis, si presenta come un edificio moderno quadrangolare, dotato di una facciata rettangolare che richiama quelle delle chiese abruzzesi.

Ha due elementi prospicienti: il battistero e la cappella feriale, dedicata a San Cesidio da Fossa.

Gli arredi liturgici

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Gli arredi liturgici (altare, ambone, fonte battesimale, acquasantiera) sono in pietra locale di Vigliano, e sono opera dello scultore locale Marino di Prospero. Gli altri arredi (vetrate istoriate, Cristo risorto, Via Crucis e tabernacolo) sono opere in vetro, ferro battuto e legno del professore aquilano Francesco Pietropaoli.

La chiesa ospita anche un'opera dell'artista locale contemporanea Giovanna Grannò, che ritrae la Vergine Maria nell'intento di risollevare la città dell'Aquila a seguito del terremoto del 2009, e raffigura monumenti simbolo della città.

Nel Battistero invece è custodito un frammento significativo del simulacro della Vergine Maria di Lourdes, venutosi a frantumare a seguito del sisma. A questa immagine la devozione popolare del luogo ha riconosciuto delle grazie ricevute (l'ex voto commemorativo è custodito nella sacrestia).

Nella navata di sinistra è custodita l'icona di San Mario martire, opera dell'artista locale Ana Istratescu, maestra iconografa e moglie del parroco ortodosso romeno P. Sorin Istratescu, donata alla comunità parrocchiale il giorno di San Mario, il 19 gennaio del 2016.

A seguito della consacrazione dell'altare, all'interno dell'altare maggiore sono custodite le reliquie dei santi martiri Giusta, Veneranda, Vitale, Cosma e Placido, e di San'Equizio, patrono secondario dell'Arcidiocesi.

Nella cappella feriale, all'interno dei reliquiari di vetro a lato del tabernacolo, è custodita una rara reliquia "ex ossibus" (delle ossa) del santo martire locale Cesidio da Fossa, martirizzato in Cina il 4 luglio del 1900 e proclamato santo martire dell'Eucaristia da San Giovanni Paolo II durante il grande Giubileo del 2000.