Utente:Gianlucky/Sandbox

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Mariano Maresca (Piano di Sorrento, 1884Pavia, 1948) è stato un pedagogista italiano.

Nel 1912 si laureò in filosofia all' Università di Napoli dove ebbe come professore il senatore Filippo Masci. Nel 1914 ottenne la cattedra di pedagogia all'Università di Torino. Nel 1916 fu chiamato alle armi come sottotenente nella Prima Guerra Mondiale. Nel 1919 sposò la nobildonna Maria Felicia Cappiello, che morì nel 1936, da cui ebbe otto figli (Angela, Glauco, Iride, Ovidio, Lilia, Lilia Renata, Clara, Ottavia). Lilia morì prematuramente a 6 anni e la figlia che ebbe successivamente fu chiamata Lilia Renata a testimonianza della sua fede religiosa.

Nel 1923 dopo un breve periodo all' Università di Messina ottene la cattedra di pedagogia all'Università di Pavia, che conservò fino alla morte.

Nel 1925 firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce di cui divenne amico ed estimatore. Da pedagogista criticò fortemente la riforma Gentile in difesa dei suoi principi liberali.

Nel 1940 fu costretto a chiedere la tessera del Partito Nazionale Fascista. Durante la Seconda Guerra Mondiale giocò un ruolo determinante in Lombardia: divenne prima preside della locale amministrazione provinciale di Pavia durante il governo Badoglio fino all'occupazione della città da parte dei nazisti; in seguito supportò i figli Glauco e Ovidio nella loro attività antifascista che risultò determinante nell'insurrezione pavese nel giorno della liberazione. Alla fine della guerra il professore divenne rappresentante nel provinciale Comitato di liberazione nazionale e finalmente preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell'ateneo pavese dove aveva servito per più di vent'anni.

Le condanne a 14 anni di carcere del figlio Glauco per aver assassinato un membro delle Brigate Nere e per ferimento del figlio Ovidio segnarono indelebilmente gli ultimi anni. Il professore e sua figlia Iride furono accusati di aver appoggiato, fornendo un'aula dell'ateneo per nascondere le armi, un tentativo di liberazione dei partigiano.

Mariano Maresca morì a Pavia per crepacuore dopo un intensa attività filosofico, pedagogica e antifascista.