Utente:Federicadm/Women's Social and Political Union

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Women's Social and Political Union
Annie Kenney(a sinistra) e Christabel Pankhurst, c. 1908
AbbreviazioneWSPU
TipoMovimento politico di sole donne
Fondazione10 ottobre 1903, 62 Nelson Street, Manchester, Inghilterra
FondatoreEmmeline Pankhurst, Christabel Pankhurst
Scopovoto per le donne
Sede centraleBandiera del Regno Unito [[4 Clement's Inn, Strand, Londra;

Lincoln's Inn House, Kingsway, Londra]]

Area di azionemanifestazioni, marce,azione diretta,scioperi della fame
MottoFatti, non parole

L'Unione Sociale e Politica delle Donne(Lingua inglese: Women's Social and Political Union, WSPU) fu un movimento politico di sole donne e la principale organizzazione militante per il Suffragio femminile nel Regno Unito dal 1903 al 1918.[1] Conosciuto dal 1906 come le Suffragette, la sua appartenenza e le sue politiche furono strettamente controllate da Emmeline Pankhurst e le sue figlie Christabel e Sylvia (sebbene quest'ultima fu alla fine espulsa).

I membri della WSPU divennero note per la disobbedienza civile e l'azione diretta. Ostacolavano i politici,organizzavano manifestazioni e marce, violavano la legge per forzare gli arresti, rompevano le finestre di edifici importanti, incendiavano le cassette postali, provocavano incendi notturni di case e chiese inoccupate, e una volta imprigionate, facevano lo sciopero della fame e sopportavano un'alimentazione forzata.

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

L'Unione Sociale e Politica delle Donne fu fondata come un movimento indipendente delle donne il 10 ottobre 1903 a Nelson Street 62, sede della famiglia Pankhurst. Emmeline Pankhurst, insieme a due delle sue figlie, Christabel e Sylvia, e suo marito, Richard,prima della sua morte nel 1898, furono attive nell'Independent Labour Party (ILP), fondato nel 1893 dall'ex minatore scozzese Keir Hardie, un amico di famiglia.(Hardie fondò più tardi il Labour Party, Partito Laburista). Emmeline Panhurst si accorse sempre di più che ILP non era lì per le donne.Il 9 ottobre 1903,invitò un gruppo di donne dell'ILP ad incontrarsi a casa sua il giorno successivo, dicendo loro: ''Donne,dobbiamo fare il lavoro noi stesse. Dobbiamo creare un movimento di donne indipendenti. Venite a casa mia domani e ci organizzeremo!" L'adesione alla WSPU era aperta solo alle donne, e non aveva affiliazioni al partito.Nel gennaio del 1906 il Daily Mail-che sosteneva il suffragio femminile- descrisse per la prima volta la WSPU come Suffragette.

Nel 1905, il gruppo convinse il parlamentare liberale Bamford Slack ad introdurre un disegno di legge sul suffragio femminile, che alla fine fu pronunciato, ma la pubblicità favorì la rapida espansione del gruppo. La WSPU cambiò tattica a seguito del fallimento del progetto; le Suffragette si concentrarono sull'attacco a qualunque partito politico fosse al governo e si rifiutarono di sostenere qualsiasi legislazione che non includesse il diritto alle donne. Ciò si tradusse nell'abbandono del loro impegno iniziale a sostenere anche le riforme sociali immediate.

Nel 1906, il gruppo mise in atto una serie di manifestazioni e lobby del Parlamento, portando all'arresto e alla prigione di un numero crescente dei loro membri. Un tentativo di raggiungere l'attenzione nazionale ci fu con l’ invio di 300 donne, in rappresentanza di oltre 125.000 suffragette, che sostennero il suffragio femminile con il Primo Ministro, Sir Henry Campbell- Bannerman. Quest'ultimo appoggiò le loro argomentazioni ma ''fu obbligato a a non fare nulla'' e quindi esortò le donne a ''continuare ad insistere'' e ad esercitare ''la virtù della pazienza''.

Alcune delle donne a cui Campbell aveva consigliato di essere paziente combattevano per i diritti delle donne da ben 50 anni : il suo consiglio di ''continuare ad insistere'' si sarebbe dimostrato poco saggio. Le sue parole fecero infuriare i manifestanti e con quelle parole il movimento militante si stabilì irrevocabilmente e iniziò la fase della rivolta. Nel 1907, l'organizzazione tenne il primo dei ''Parlamenti delle donne''.

Il Partito Laburista (Lingua inglese : ''Labour Party'') votò quindi a sostegno del suffragio universale. Ciò lo separò dalla WSPU, che aveva sempre accettato le qualifiche di proprietà già applicate alla partecipazione delle donne alle elezioni locali. Sotto la direzione di Christabel, il gruppo iniziò ad organizzarsi in modo più esplicito esclusivamente tra le donne della classe media, e dichiarò la propria opposizione a tutti i partiti politici. Questo portò un piccolo gruppo di membri importanti ad abbandonare e formare la Women's Freedom League.

62 Nelson Street, dove fu formato l' WSPU



Le leaders del WSPU Flora Drummond, Christabel Pankhurst, Annie Kenney, Emmeline Pankhurst, Charlotte Despard, con altre due, 1906–1907

Gli sviluppi della Campagna[modifica | modifica wikitesto]

riunione WSPU c. 1908. Emmeline Pankhurst in piedi (a sinistra) accanto al tavolo sulla piattaforma.

Immediatamente dopo la scissione della WSPU/WFL, nell'autunno del 1907, Frederick ed [[Emmeline Pethick Lawrence fondarono il quotidiano della WSPU, Votes for Women. I Pethick Lawrences, che fecero parte della direzione della WSPU fino al 1912, pubblicarono il giornale e lo finanziarono nei primi anni. Nel 1908 la WSPU adottò il viola, il bianco e il verde come suoi colori ufficiali. Furono scelti da Emmeline Pethick Lawrence perchéil viola...sta per il sangue reale che scorre nelle vene di ogni suffragetta...il bianco sta per purezza nella vita privata e pubblica... il verde è il colore della speranza e l'emblema della primavera.Il giugno 1908 vide il primo grande uso pubblico di questi colori quando la WSPU organizzò un raduno di 300.000 Women's Sunday (La domenica delle Donne)ad Hyde Park. Nel febbraio del 1907 la WSPU fondò la Woman's Press, che supervisionò l'editoria e la propaganda per l'organizzazione, e commercializzò una gamma di prodotti dal 1908 col nome o i colori della WSPU. La Woman's Press a Londra e le catene della WSPU gestivano negozi che vendevano prodotti in tutto il Regno Unito. Fino al gennaio 1911, l'inno ufficiale della WSPU fu The Women's Marseillaise, una cornice di parole di Florence Macaulay sulle note di La Marseillaise. In quel mese l'inno fu cambiato in [[The March of Women (La Marcia delle Donne), appena composta da Ethel Smyth con le parole di Cicely Hamilton.

Scioperi della fame, azione diretta[modifica | modifica wikitesto]

Una suffragetta viene alimentata forzatamente nella prigione di HM Holloway, Londra

In opposizione alla continua e ripetuta detenzione di molti dei loro membri, la WSPU introdusse lo sciopero della fame in carcere in Gran Bretagna e la politica di alimentazione forzata delle autorità suscitò grande simpatia per le suffragette da parte del pubblico. Successivamente il governo approvò il Prisoners (Temporary Discharge for III Health) Act 1913(più comunemente noto come Cat and Mouse Act), che permise il rilascio delle suffragette vicine alla morte a causa della malnutrizione. Gli ufficiali, tuttavia, avrebbero potuto imprigionarle nuovamente una volta tornate in salute. Questo fu un tentativo di evitare l'alimentazione forzata. In risposta, la WSPU organizzò un team di sicurezza per sole donne noto come la Guardia del Corpo,addestrato nel ju-jitsu da Edith Margaret Garrud e guidato da Gertrude Harding, il cuo ruolo era quello di proteggere le suffragette fuggitive dalla prigionia. Il WSPU coordinò anche una campagna in cui medici come Flora Murray ed Elizabeth Gould Bell curarono le suffragette incarcerate. Nel 1910 fu introdotta una nuova legge sul suffragio. ma diventando impaziente, la WSPU lanciò nel 1912 una più intensa campagna di protesta col fine di prendere di mira la proprietà ed evitare la violenza contro qualsiasi persona.Inizialmente ciò comportò la distruzione delle vetrine dei negozi, ma alla fine si intensificò col bruciare case signorili e bombardare edifici pubblici tra cui l'Abbazia di Westminster. Una medaglia speciale,la Hunger Strike Medal, fu disegnata come onore militare da Sylvia Pankhurst e assegnata per il ''valore alle''donne che erano state colpite dalla fame/alimentate con forza.La crescente militanza portò anche alla morte dell'IDK Emily Davison mentre veniva calpestata dal cavallo del re, Anmer, ( sul quale stava tentando di drappeggiare uno striscione di suffragette) a The Derby nel 1913. Dei numerosi atti militanti compiuti facevano parte l'incendio notturno di case inoccupate(compresa quella del Cancelliere dello Scacchiere David Lloyd George) e chiese. Le suffragette ruppero vetrine di negozi di lusso e uffici governativi. Tagliarono le linee telefoniche, sputarono alla polizia e ai politici, tagliarono o bruciarono slogan a favore del suffragio nel campo dello stadio,inviarono bombe carta, distrussero serre nei giardini di Kew,si incatenarono alle ringhiere e fecero saltare in aria le case. Un dottore fu attaccato con una frusta di rinoceronte e in un'occasione le suffragette si precipitarono alla Camera dei Comuni. Il 18 luglio 1912 Mary Leigh lanciò un'ascia di guerra al Primo Ministro H.H. Asquith.

La sera del 9 marzo 1914, circa 40 suffragette militanti, tra cui membri del gruppo della Guardia del Corpo,discussero con diverse squadre di agenti di polizia che stavano tentando di arrestare Emmeline Pankhurst durante una manifestazione per il suffragio presso la St. Andrew's Hall di Glasgow. Il giorno seguente, la suffragetta Mary Richardson(conosciuta come una delle attiviste più militanti, anche chiamata '' Slasher'' Richardson) entrò nella National Gallery e colpì il dipinto di Diego Velázquez,Rokeby Venus con una mannaia. Nel 1913 la militanza delle suffragette causò danni per un valore di £54.000, di cui £36.000 solo nel mese di Aprile.

L'organizzazione subì anche sofferte divisioni. I redattori di Votes for Women, Frederick ed Emmeline Pethick Lawrence, furono espulsi nel 1912, fondando in seguito i United Suffrigists.Ciò indusse la WSPU a lanciare un nuovo giornale, The Suffragette, a cura di Christabel Pankhurst. La Federazione di East London, composta principalmente da donne della classe operaia e guidata da Sylvia Pankhurst, fu espulsa nel 1914.



L'WSPU a Kingsway, c. 1911

Durante la Prima Guerra Mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Allo scoppio della Prima guerra mondiale nel 1914, Christabel Pankurst viveva a Parigi, per gestire l'organizzazione senza paura dell'arresto. Il suo controllo autocratico le permise, contro le obiezioni di Kitty Marion ed altri, di dichiarare subito dopo lo scoppio della guerra che la WSPU avrebbe abbandonato le sue campagne in favore di una posizione nazionalista, sostenendo nella guerra il governo britannico. La WSPU interruppe la pubblicazione di The Suffragette, e nell'aprile del 1915, presentò un nuovo giornale, Britannia. Mentre la maggior parte dei membri della WSPU sostenne la guerra,un piccolo numero formò le Suffragette dell'Unione Sociale e Politica delle Donne(Lingua inglese: The Suffragettes of the Women's Social Political Union, SWSPU) e l'Unione Sociale e Politica delle Donne Indipendenti(Lingua inglese: The Indipendent Women's Social and Political Union, IWSPU).La WSPU perse l'attenzione pubblica e fu sciolta nel 1917, con Christabel ed Emmeline Pankurst che fondarono il Partito delle Donne.

Il dramma del suffragio[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1905 e il 1914 il dramma del suffragio e i forum teatrali divennero sempre più utilizzati dal movimento femminile.Nello stesso periodo,tuttavia, la WSPU divenne anche più associata alla militanza, passando da marce, manifestazioni, e altre esibizioni pubbliche ad ''atti di violenza'' più accesi e all'avanguardia. L'organizzazione iniziò ad usare queste tattiche di shock per dimostrare la gravità e l'urgenza della causa. Le loro manifestazioni comprendevano ''fracassare le finestre, danneggiare i quadri nei musei,incendio doloso,bombardare la scatola dei fusibili e tagliare la linea del telegrafo'',-i drammaturghi del suffragio, a loro volta, cominciarono ad usare il proprio lavoro per combattere la stampa contro il movimento tentando di dimostrare durante l'esibizione come questi atti di violenza si verificassero soltanto come ultima risorsa.Tentarono di trasformare la prospettiva negativa, ma popolare, di questi atti militanti come azioni di donne irrazionali, isteriche, ''eccessivamente emotive'', dimostrando piuttosto come queste proteste fossero semplicemente l'unica risposta logica alla negazione di un diritto fondamentale.

Le Suffragette non solo usarono il teatro a loro vantaggio, ma utilizzarono anche la commedia. L'Unione Sociale e Politica delle Donne fu una delle prime organizzazioni a capitalizzare la scrittura satirica comica e ad usarla per contrastare la propria opposizione. Non solo li aiutò ad accrescere l'ostilità nei confronti della loro organizzazione, ma anche di avere un pubblico.Quest'uso della satira permise loro di esprimere le proprie idee e frustrazioni,nonché di combattere i pregiudizi di genere in modo più sicuro.Gli oratori del suffragio,che spesso tenevano incontri all'aperto per raggiungere un pubblico più ampio,dovevano affrontare un pubblico ostile e imparare a gestire le interruzioni. I relatori di maggior successo,quindi, dovevano acquisire uno spirito arguto e imparare a ''prendere sempre il meglio di uno scherzo, e ad unirsi alle risate del pubblico anche se contro di loro''.

La suffragetta Annie Kenney ricorda un uomo anziano che scherniva di continuo '' se fossi mia moglie ti darei del veleno''durante tutto il suo discorso,al quale lei rispondeva''si, e se io fossi tua moglie lo prenderei'', diffondendo minacce e ridicolizzando la sua antagonista.

Membri notevoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Mary Ann Aldham
  • [Janie Allan
  • Doreen Allen
  • Helen Archdale
  • Ethel Ayres Purdie
  • Barbara Ayrton
  • Edith Marian Begbie
  • Rosa May Billinghurs
  • Teresa Billington-Greig
  • Violet Bland
  • Bettina Borrmann Wells
  • Elsie Bowerman
  • Janet Boyd
  • Constance Bryer
  • Lady Constance Bulwer-Lytton
  • Evaline Hilda Burkitt
  • Lucy Burns
  • Eileen Mary Casey
  • Joan Cather
  • Georgina Fanny Cheffins
  • Helen Millar Craggs
  • Ellen Crocker
  • Helen Cruickshank
  • Louie Cullen
  • Alice Davies
  • Emily Davison
  • Charlotte Despard
  • Violet Mary Doudney
  • Edith Downing
  • Flora Drummond
  • Sophia Duleep Singh
  • Elsie Duval
  • Norah Elam
  • Dorothy Evans
  • Kate Williams Evans
  • Theresa Garnett
  • Louisa Garrett Anderson
  • Edith Margaret Garrud
  • Katharine Gatty
  • Mary Gawthorpe
  • Katie Edith Gliddon
  • Nellie Hall
  • Cicely Hamilton
  • Beatrice Harraden
  • Edith How-Martyn
  • Elsie Howey
  • Ellen Isabel Jones
  • Annie Kenney
  • Edith Key
  • Aeta Adelaide Lamb
  • Mary Leigh
  • Lilian Lenton
  • Constance Lytton
  • Mary Macarthur
  • Florence Macfarlane
  • Margaret Macfarlane
  • Margaret McPhun
  • Frances McPhun
  • Margaret Mackworth, 2nd Viscountess Rhondda
  • Christabel Marshall
  • Kitty Marion
  • Dora Marsden
  • Dora Montefiore
  • Alice Morrissey, suffragette|Alice Morrissey
  • Flora Murray
  • Margaret Nevinson
  • Edith New
  • Adela Pankhurst
  • Christabel Pankhurst
  • Emmeline Pankhurst
  • Sylvia Pankhurst
  • Frances Parker
  • Alice Paul
  • Emmeline Pethick-Lawrence
  • Ellen Pitfield
  • Isabella Potbury
  • Mary Richardson
  • Edith Rigby
  • Rona Robinson
  • Mary Russell, Duchess of Bedford
  • Bertha Ryland
  • Genie Sheppard
  • Alice Maud Shipley
  • Dame Ethel Mary Smyth
  • Harriet Shaw Weaver
  • Evelyn Sharp British suffragist|Evelyn Sharp
  • Janie Terrero]
  • Dora Thewlis
  • Catherine Tolson
  • Helen Tolson
  • Elsie and Mathilde Wolff Van Sandau
  • Patricia Woodlock
  • Gertrude Wilkinson
  • Laura Ann Willson
  • Laetitia Withall
  • Olive Wharry
  • Celia Wray
  • Rose Emma Lamartine Yates

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

1. Start of the suffragette movement [1]. UK Parliament.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Libri e articoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Bartley, Paula, Emmeline Pankhurst (2002).
  • Davis, Mary, Sylvia Pankurst (Pluto Press, 1999).
  • Harrison, Shirley, Sylvia Pankhurst: A crusading life, 1882-1960(Aurum Press, 2003).
  • Holton, Sandra Stanley, In sorrowful wrath: suffrage militancy and the romantic feminism of Emmeline Pankhurst. in Harold Smith, ed. British feminism in the twentieth century (1990)pp: 7-24.
  • Loades, David, ed. Reader's guide to British history, (Fitzroy Deaborn Publishers, 2003). 2:999-1000, historiography.
  • Marcus, Jane, Suffrage and the Pankhursts (1987).
  • Pankhurst, Emmeline, My own story 1914. London: Virago Limited , 1979, ISBN 0-86068-057-6.
  • Purvis, June. Emmeline Pankhurst (1858-1928), Suffragette Leader and Single Parent in Edwardian Britain. Women's History Review (2011) pp: 87-108.
  • Romero, Patricia W. E Sylvia Pankhurst: Portrait of a radical (Yale U.P., 1987).
  • Smith, Harold L. The British women's suffrage campaign, 1866-1928 (2nd ed. 2007).
  • Winslow, Barbara, Sylvia Pankhurst: Sexual politics and political activism (1996).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (English) Start of the suffragette movement, su UK Parliament. URL consultato il 9 giugno 2020. Lingua sconosciuta: English (aiuto)