Utente:Eleonora.no/Sandbox

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Filippo Juvarra[modifica | modifica wikitesto]

Agostino Masucci, ritratto di Filippo Juvarra

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Filippo Juvarra nasce a Messina il 7 marzo 1678 e soggiorna per 10 anni a Roma dove studia architettura presso Carlo Fontana. Nel 1714 è a Torino, dove è nominato primo architetto del re da Vittorio Amedeo II di Savoia, la sua architettura non mostra continuità con quella di Guarini. Tra il 1719 e il 1720 progetta il Palazzo di Mafra in Portogallo e nel 1735 disegna il Palazzo reale per Filippo V a Madrid. Muore improvvisamente a Madrid il 31 gennaio 1736. Nel corso della sua vita gli vengono commissionate molte opere e palazzi a Torino e dintorni, tra cui 4 residenze reali. Viene considerato un architetto versatile, poichè utilizza stili diversi in base alle opere che realizza e spesso rielabora e unisce diversi stili per creare soluzioni originali e spesso superiori ai modelli da cui prende spunto.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Basilica di Superga, Torino

Basilica di Superga[modifica | modifica wikitesto]

Realizzata nel 1717, il santuario si trova sulla collina di Superga a est di Torino, e può essere considerata un brillante riassunto delle idee correnti unite in modo inaspettato. E' chiusa nel lato corto da un monastero rettangolare e si basa su rapporti semplici: il portico è quadrato e il suo lato corrisponde in lunghezza alle mura della chiesa, inoltre il corpo della chiesa, il tamburo e la cupola sono di uguale altezza. Sono presenti grandi aperture negli assi incrociati e cappelle satelliti nelle diagonali. Non ci sono pennacchi e le colonne sostengono l’anello ininterrotto della trabeazione, su cui poggia il tamburo. La Basilica unisce due tipi di struttura a cupola: quella su modello del Pantheon e il tipo a croce greca; nonostante il corpo ottagonale la trabeazione circolare riesce ad essere inserita poiché tocca solo il centro dei 4 archi. Anche il portico è ispirato al Pantheon ma migliorato integrandolo con il corpo della chiesa e riducendo il numero di colonne.

La decorazione deriva dal modello di Borromini e Bernini e la gamma di colore è tipicamente settecentesca.

Palazzo Madama a Torino

Palazzo Madama[modifica | modifica wikitesto]

Realizzato tra il 1718 e il 1721, si trova in Piazza Castello a Torino, ed è l’avancorpo dell’antico castello medievale. Il prospetto è scandito da ordini architettonici sovrapposti e sono presenti delle lesene nel registro mediano, che nella campata centrale diventano possenti colonne. All’interno troviamo lo scalone che si sviluppa con una doppia rampa simmetrica e le superfici sono distinte da eleganti stucchi di ottima fattura. L'atrio d’ingresso e del pian terreno è composto da leggere volte a vela, che costituiscono anche il sostegno del pianerottolo al quale approdano le due rampe di scale.

Palazzina di Stupinigi, Torino

Palazzina di caccia di Stupinigi[modifica | modifica wikitesto]

Realizzata nel 1729, la Palazzina di caccia di Stupinigi deriva dall’unione tra la tradizione francese e italiana, infatti prende come modello il castello francese con la scalinata adiacente al vestibolo e la pianta italiana a forma di stella, che però estende ad una dimensione senza precedenti, inoltre è presente l’influenza di elementi nordici. Nonostante sia erede del pensiero architettonico italiano degli ultimi 300 anni, Juvarra decise di staccarsi dalla tradizione più di qualsiasi altro architetto e quindi per lo sviluppo rivoluzionario dell’architettura la Palazzina di Stupinigi appartiene a una categoria a sè.

Madonna del Carmine, Torino

Chiesa del Carmine[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa del Carmine, realizzata da Juvarra nel 1732 a Torino, presenta una vasta navata e tre cappelle da ogni lato, sormontate da alte gallerie aperte. Questa configurazione dà tre risultati:

- lungo la navata i tre archi appaiono l’uno sopra l’altro

- la fila di finestre nell’alto della parete viene eliminata

- il muro che delimita la navata viene sostituito da un ossatura scheletro di alti pilastri

Le cappelle della chiesa non hanno una propria sorgente di luce ma aperture ovali attraverso le quali la luce entra a partire dalle finestre della galleria. La cappella è un capovolgimento della tradizione italiana e l’unico modello a cui Juvarra si è ispirato è in Germania.