Utente:Edmondo Dante/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Caterina Gonzaga
Nobildonna
Stemma
Stemma
NascitaMantova, 1460
Morte1525 circa
DinastiaGonzaga
PadreRodolfo Gonzaga
ConsorteOttaviano di Montevecchio

Caterina Gonzaga di Montevecchio (Mantova, 14601525 circa) è stata una contessa vissuta nel Rinascimento.

Fu la figlia naturale di Rodolfo Gonzaga, marchese di Mantova e capostipite della dinastia dei Gonzaga di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino.

Bellissima, sposò il conte Ottaviano di Montevecchio[1][2] e fu molto amica di Lucrezia Borgia, figlia di papa Alessandro VI, raccogliendo di quest'ultima le confidenze più intime per molti anni.[3][4][5][6][7][8]

Sulla sua eccezionale avvenenza fisica, Giacomo Dragoni, in una lettera al cardinale Cesare Borgia, scritta da San Lorenzo l'11 luglio 1494, riferiva che, in una competizione tenutasi a Pesaro qualche giorno prima, la bellezza di Caterina Gonzaga era risultata vincitrice persino su quella di Giulia Farnese. Il Dragoni la descrive con il viso regolare, i capelli biondi, gli occhi azzurri, la pelle candida; caratteristiche più apprezzate dai nobili pesaresi rispetto ai tratti mediterranei della bella Farnese.

«Gareggiano la Gonzaga e Giulia […]. Giulia perse per bellezza del corpo. Gareggiano per il volto. Il colorito bruno e gli occhi neri e il volto arrotondato e un certo ardore ornano Giulia; il candore della pelle e gli occhi azzurri, nei quali ci si può specchiare come in uno specchio, e una certa avvenenza degna di onore ornano la Gonzaga. Il colorito bruno ebbe la peggio rispetto al candore e l’ardore rispetto all'avvenenza. Gareggiano per gli occhi: giustamente perse Giulia; infatti ha un volto meno regolare di quanto si richieda; né si lasciò irrisolta la gara degli occhi. Infatti il volgo preferisce gli occhi neri e i raffinati gli azzurri. […] Mentre si discuteva delle labbra di ciascuna (c’era chi imputava le labbra di Giulia di una certa asimmetria; c’era chi lo negava e temeva che alle labbra della Gonzaga si dovesse rimproverare un’eccessiva sottigliezza; e c’era chi negava questo con ostinazione), un buffone si mise a ridere e disse: «Di che discutete, se non avete visto tutto?»[9]»

  1. ^ "" "Anonimo", "Diario", p. 438. URL consultato il 23 marzo 2020.
  2. ^ "W" "Tommasoli", "Per una storia delle Signorie minori fra Marche e Romagna: i conti Oliva di Piandimeleto", in "Il convento di Montefiorentino", vol. 2, San Leo, p. 48. URL consultato il 23 marzo 2020.
  3. ^ "Francesco De Vito", "I Borgia: Una dinastia di tradimenti e sangue", 1ª ed., Area 51 Publishing, 2018, ISBN 9788827403723. URL consultato il 20 marzo 2020.
  4. ^ "Sarah Bradford", "Lucrezia Borgia. La storia vera", 1ª ed., Mondadori, 2017, ISBN 9788804556275. URL consultato il 20 marzo 2020.
  5. ^ "Danilo Romei", "Regesto dei documenti di Giulia Farnese", Lulu Press, 2018, pp. 113, 116, 117, 119, 125, 126, 128, 129, 130, 131, ISBN 9781291001204. URL consultato il 20 marzo 2020.
  6. ^ "Dionigi Cristian Lentini", "L'uomo che sedusse la Gioconda", Streetlib, 2019, ISBN 9788835338048. URL consultato il 20 marzo 2020.
  7. ^ Gaia Zagli, Lucrezia, in Wattpad. URL consultato il 18 aprile 2020.
  8. ^ La Storia i Luoghi e i personaggi che hanno reso Roma la città eterna: Lucrezia Borgia, su joshuabear.blogspot.com, 3 febbraio 2015.
  9. ^ Regesto 2012, pp. 132-133 (si cita la traduzione del documento latino).