Utente:Darth vader1994/orochimaru

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«C'è una sola legge che la mia vita riconosce... quella dell'immortalità!»

Orochimaru
medium non riconosciuto o mancante, vedi il manuale
[[File:Orochimaru.jpg|frameless|center|260x300px]]Orochimaru
UniversoNaruto
Nome orig.大蛇丸 (Orochimaru)
Lingua orig.Giapponese
AutoreMasashi Kishimoto
StudioStudio Pierrot
EditoreShūeisha
1ª app.
  • Manga: Capitolo 45
  • Anime: Episodio 27
Editore it.Panini comics - Planet Manga
Voci orig.
  • Kujira [1]
  • Yuriko Yamaguchi come ninja del villaggio dell'Erba
  • Mayumi Yamaguchi da bambino
  • Sachiko Kojima con corpo femminile
Voce italianaGabriele Calindri [1]
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio
Data di nascita10 settembre[2]

Orochimaru (大蛇丸?, Orochimaru) è un personaggio della serie anime e manga Naruto, scritto e disegnato dal mangaka Masashi Kishimoto.

Nonostante Orochimaru sia un uomo, nella versione originale parla con una voce piuttosto femminile, allo scopo di aumentare la sua aura di ambiguità (un po' come succedeva per la voce originale di Freezer in Dragon Ball Z). A ulteriore sottolineatura di questo, all'inizio della serie sta possedendo un corpo femminile. Il nome Orochimaru è composto da "Orochi"(大蛇) che significa "grande serpente" per le sue abilità e le evocazioni riguardanti l'animale, e "-maru"(丸) che é un suffisso per i nomi maschili.

Creazione[modifica | modifica wikitesto]

Come uno dei "cattivi" nella storia, Kishimoto ha creato Orochimaru come l'antitesi dei valori dei protagonisti. Il suo aspetto simile ad un serpente (gli occhi, la carnagione pallida e una lingua estendibile) e le relative tecniche e i movimenti sono stati destinati a rendere più agevole per il lettore riconoscere che egli è un cattivo. A seguito di tale tema distintivo dei cattivi, Kishimoto ha tentato di rendere il volto di Orochimaru "pastoso e stucchevole", che serve a sottolinearne l'"aspetto pauroso", che spesso Orochimaru ha nel manga. Poiché questi caratteristiche sono il suo "marchio", Kishimoto spesso modifica l'aspetto e la scena a concentrarsi sul volto di Orochimaru. Per esempio, trascura i particolari dei capelli e lo sfondo è omesso per creare un'"atmosfera raccapricciante". Il nome Orochimaru e il suo aspetto simile ad un serpente, sono tratti dall'omonimo personaggio del Jiraiya Goketsu Monogatari (児雷也豪杰物语?, Jiraiya Goketsu Monogatari), il quale evoca serpenti e fa uso della magia. Altri aspetti del suo carattere, compresa la sua spada Kusanagi, sono derivati da Yamata no Orochi, personaggio della mitologia giapponese. il personaggio rimarrà il principale antagonista dei nemici per tutta la prima serie.

Introduzione[modifica | modifica wikitesto]

Al contrario di molti personaggi del manga, la vita di Orochimaru viene raccontata attraverso brevi flash-back nel corso della trama. I genitori di Orochimaru morirono quando era ancora giovane, cosa che spinse il giovane ninja ad impegnarsi molto negli allenamenti. Allievo prodigioso del Terzo Hokage si è diplomato all'Accademia Ninja a 6 anni[2]. Era in squadra con Jiraiya e Tsunade. In seguito saranno conosciuti come i Tre Ninja Leggendari (伝説の三忍?, Densetsu no Sannin), un riconoscimento datogli da Hanzo delle Salamandre poiché erano stati i soli sopravvissuti ad una cruenta battaglia. Inoltre Sarutobi sperava che un giorno potesse succedergli come Hokage.

Anche se le ambizioni di Orochimaru includevano diventare Hokage, i suoi occhi guardavano verso mete abbastanza estranee agli ideali tradizionalmente associati con tale titolo ed enfaticamente abbracciati dal suo maestro. Sarutobi sapeva che la vera forza di uno Shinobi si manifesta quando deve proteggere qualcosa di importante e il ruolo di Hokage è di amare e proteggere le persone del Villaggio poiché, come disse il Primo Hokage, sono come una famiglia. Per Orochimaru, tuttavia, il titolo di Hokage non era nient'altro che una potenziale conquista sulla strada che portava a quello che gli interessava veramente: il potere. Sarutobi sperava che il suo studente vedesse gli errori di un tale atteggiamento, ma più il tempo passava, più era chiaro che Orochimaru era una causa persa. Tutto questo culminò quando Orochimaru rapì i suoi compagni ninja per usarli come cavie. Infatti fece esperimenti su di loro per sviluppare tecniche che gli avrebbero garantito l'immortalità, dal momento che aveva già deciso di imparare tutte le tecniche esistenti al mondo, un compito che richiedeva molto più tempo di quello che poteva offrirgli una sola vita umana. Quando le molte sparizioni condussero infine a Orochimaru, Sarutobi sapeva che sarebbe stato suo dovere ucciderlo, ma a quel tempo non riuscì ad uccidere il suo amato studente. Allo stesso tempo, realizzò che Orochimaru aveva una mente distorta, che non gli avrebbe permesso di ottenere il titolo di Hokage e quando infine alcuni anni dopo si ritirò scelse come successore uno studente di Jiraiya. Anche se è sconosciuto quanti e quali esperimenti abbia fatto durante la sua permanenza a Konoha sappiamo alcune cose. La prima è che aveva sviluppato il Segno Maledetto testato per la prima volta su Anko Mitarashi. Anko fu l'unica a sopravvivere. La seconda sarebbe l'inserimento dei geni del Primo Hokage in sessanta bambini, nella speranza di usare l'"Arte del Legno" del Primo Hokage e l'abilità di controllare i demoni; 59 neonati morirono, soltanto uno sopravvisse: Yamato.

Sapendo che non avrebbe ottenuto niente restando ancora a Konoha, Orochimaru se ne andò dal Villaggio e si unì all'Organizzazione Alba, messo in coppia con Sasori. Il suo vecchio compagno di squadra, Jiraiya, cercò inutilmente di convincerlo a riconsiderare la sua scelta. Il ruolo che Orochimaru gioca in Alba (Akatsuki) non è chiaro, e lascerà l'organizzazione un po' di tempo dopo. Difatti il suo scopo era di ottenere il corpo di Itachi Uchiha, per poter ottenere lo Sharingan; ma, durante un breve scontro, realizzò che Itachi era diventato troppo forte per utilizzare la tecnica dell'immortalità contro di lui. Itachi Uchiha dichiarò che nessuno degli attacchi del Sannin avevano effetto su di lui, anche se si trovava all'interno della dimensione creata da Orochimaru, visto che per utilizzare la sua particolare tecnica la vittima deve essere molto più debole. Infatti Orochimaru predilige l'utilizzo dei genjutsu e questi sono totalmente inefficaci contro lo Sharingan dell'Uchiha. Durante il combattimento tagliò una mano a Orochimaru, decidendo però di non ucciderlo. Così Orochimaru decise di impossessarsi del corpo più debole: quello di Sasuke. Lasciata l'organizzazione decise di fondare un suo villaggio: il Villaggio del Suono.

Prima Serie[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli Esami di selezione dei chunin, Orochimaru si infiltrò nella seconda prova per testare le capacità di Sasuke Uchiha. Soddisfatto della forza di Sasuke, decise di marchiarlo con il Segno maledetto, per fare in modo che ritornasse da lui per ottenere più potere. Siccome provava ancora rancore nei confronti del suo maestro, progettò un'invasione della Foglia alleandosi con il Villaggio della Sabbia. Assassinò il Quarto Kazekage per prendere le sue sembianze, che gli permisero di avvicinarsi al Terzo Hokage. Con lui ingaggiò un durissimo scontro dove usò una delle sue tecniche più potenti: la Tecnica della Resurrezione Impura, che gli permise di evocare il Primo e Secondo Hokage; ma il Terzo riuscì ad evitare la distruzione di Konoha sacrificandosi sigillando le braccia di Orochimaru con il Sigillo del Diavolo. Ci sono ancora molti dubbi che Orochimaru, anche se Sannin e nativo del Villaggio, sia riuscito a penetrarlo così facilmente, e sono in molti a sospettare (il Raikage e uno di questi) che abbia ricevuto un aiuto interno da Danzou. Non potendo più utilizzare alcuna tecnica, Orochimaru fu costretto a chiedere aiuto a Tsunade, terzo Sannin e migliore ninja medico al mondo. Egli le propose di curargli le braccia non nascondendole che se lo avesse fatto avrebbe attaccato Konoha nuovamente, ma se lo avesse curato, lui avrebbe riportato in vita Nawaki e Dan, a cui era molto legata. Sulle tracce di Tsunade c'erano anche Jiraiya e Naruto, per comunicarle la sua nomina a Quinto Hokage, che la fece desistere dall'aiutare Orochimaru, che dopo uno scontro ad altissimi livelli fu costretto nuovamente alla ritirata. Dato che il dolore alle braccia si faceva sempre più lancinante e insopportabile, inviò il Quartetto del Suono a convincere Sasuke che con i suoi allenamenti avrebbe ottenuto il potere necessario per sconfiggere il fratello. In realtà Orochimaru voleva solo ottenere il corpo dell'Uchiha e con esso lo Sharingan. Sasuke si fece convincere e si recò al nascondiglio del Sannin, che però aveva già utilizzato la Tecnica dell'Immortalità su un altro ninja, Gen'Yumaru, che può essere usata solo ogni tre anni. Quindi Orochimaru allenò Sasuke per circa due anni e mezzo, aspettando con ansia il momento di impadronirsi del suo corpo.

Seconda Serie[modifica | modifica wikitesto]

Tre anni dopo Orochimaru riappare sul ponte Tenchi mandando all'aria il piano del Team 7 che voleva catturare la spia di Sasori che lavorava per Orochimaru, e si scontra con Naruto. Dopo uno scontro per saggiare la forza del demone, Orochimaru è costretto alla ritirata mentre Naruto attacca anche Sakura. Solo Yamato col potere del Primo Hokage blocca la trasformazione e riesce a far regredire il Chakra della Volpe. Il gruppo poi parte all'inseguimento di Sai che ha approfittato dell'ira di Naruto per unirsi a Orochimaru. Il quartetto ritrova poi Sasuke, che combatte contro di loro. Dopo un rapido scontro nel quale Sai salva Naruto, arriva Orochimaru e convince Sasuke a non uccidere i ninja di Konoha in quanto possibili aiutanti contro L'Organizzazione Alba. In seguito, ormai stanco e debilitato a causa del suo corpo attuale che lo stava iniziando a rigettare, viene attaccato da Sasuke che approfitta della situazione e afferma che questi ormai non aveva più nulla da insegnargli. Orochimaru cosi rivela la sua vera forma con la quale può utilizzare La Tecnica dell'Immortalità: un enorme serpente bianco, ma la battaglia dura pochi secondi: Sasuke grazie al sigillo maledetto di secondo livello riesce facilmente a tagliare in tre parti il corpo di serpente di Orochimaru, il quale però rivelandosi tutt'altro che morto paralizza il giovane ninja e inizia il rituale della reincarnazione. Anche se sembra che il ninja leggendario abbia la meglio, Sasuke grazie al suo Sharingan riesce a rivoltare la sua tecnica contro lo stesso Orochimaru che, uscito dalla dimensione in cui si trovava durante il rituale, rivela a Kabuto di aver assimilato tutte le tecniche che erano in possesso di Orochimaru. In seguito alla morte del suo padrone, Kabuto si è impiantato nel corpo le cellule di Orochimaru, trasferendo tutti i poteri di questi nel suo corpo. Attualmente le cellule di Orochimaru possiedono 1\3 del corpo di Kabuto e ciò fa pensare, dal momento che quando è stato visto nel manga per l'ultima volta il suo corpo si stava trasformando lentamente (comparse di scaglie su viso e braccio sinistro e strano occhio sinistro simile a quello di Orochimaru), che il suo signore lo stia possedendo sempre più e che possa resuscitare. Durante lo scontro tra Sasuke e Itachi, il Sannin all'interno del corpo di Sasuke offre all'allievo ormai senza più chakra il suo aiuto e parte del suo chakra in cambio della libertà. Sasuke dolorante non riesce a trattenere il chakra di Orochimaru, il quale si libera e attacca subito Itachi con lo Yamata no Jutsu (Tecnica dell'Idra) con il quale evoca un enorme serpente con otto teste. Tuttavia il Susanoo di Itachi sconfigge il mostro decapitandogli le otto teste e trafigge Orochimaru con una spada spirituale, la Spada Totsuka, spada leggendaria che lo stesso Orochimaru aveva cercato per tutta la vita, venendo poi a scoprire che era sempre stata in possesso del Susanoo. Orochimaru viene poi imprigionato in un'illusione eterna mentre ciò che resta del suo corpo occupa un terzo delle cellule di Kabuto.

Personalità[modifica | modifica wikitesto]

Orochimaru è crudele, sadico, manipolatore e calcolatore[2]. Non dimostra nessun affetto nei confronti altrui e sembra divertirsi a far soffrire gli altri. Inoltre ha una certa abilità a convincere le persone ad aiutarlo nella sua causa, riempiendo il vuoto delle loro vite con la lealtà nei suoi confronti. Marchia alcuni dei suoi più potenti seguaci con il Segno maledetto che danneggia il corpo e rende il portatore schiavo di Orochimaru in cambio del potere. Mentre tutti i seguaci di Orochimaru (eccetto Sasuke Uchiha e Anko Mitarashi) lo ammirano e lo rispettano con lealtà ed onestà, Orochimaru tratta i suoi subalterni come pedine, preoccupandosi solo delle loro abilità per conseguire i suoi interessi. I soli verso cui mostra una sorta di interesse sono quelli che intende usare come ospiti per la propria anima e solo perché possono prolungare la sua esistenza a questo scopo convincerà Sasuke a stare dalle sua parte convincendolo che gli darà il potere per uccidere Itachi e vendicare il clan.

La Spada Kusanagi[modifica | modifica wikitesto]

La Spada Kusanagi nell'anime

La Spada Kusanagi (草薙の剣?, Kusanagi no tsurugi) è una leggendaria spada in grado di essere potenziata col chakra, di allungarsi a dismisura nonché di uccidere istantaneamente l'avversario.

Essa è legata ad una tecnica di combattimento proibita e letale di Orochimaru, simile alla tecnica dell'Ombra della Serpe in cui un serpente fuoriesce dalla bocca di Orochimaru, in questo caso però esso apre a sua volta la bocca per lasciarvi fuoriuscire la leggendaria spada. Nella seconda serie, Orochimaru potenzia ulteriormente la tecnica facendo uscire migliaia di serpenti e di spade dalla bocca.

Nell'anime ha un aspetto diverso rispetto al manga: in quest'ultimo è una classica katana, mentre nell'altro è più simile ad una claymore.

Questa spada apparteneva al serpente mitologico Yamata no Orochi a cui Orochimaru è ispirato. Nella mitologia giapponese, Kusanagi no tsurugi è uno dei nomi della "Spada del Paradiso" Ama no Murakumo.

Capacità Ninja[modifica | modifica wikitesto]

È un Nukenin di Konoha il cui obiettivo è di diventare "l'ultimo vivente" raggiungendo l'immortalità e la conoscenza di tutte le tecniche del mondo. Masashi Kishimoto ha dichiarato in un'intervista che se Orochimaru avesse lo Sharingan sarebbe il personaggio piu forte dell'universo Naruto, anche se la sua conoscenza delle arti proibite colma parzialmente questo vuoto, ponendolo come uno dei personaggi più potenti. Anche se tecnicamente è un Jonin, dal momento che questo è l'ultimo grado che ha raggiunto a Konoha prima di andarsene, le sue abilità sono ben al di là di quelle di un Jonin e sono tranquillamente paragonabili a quelle dei Kage.

Le specialità di Orochimaru sono le Tecniche Proibite (禁術?, Kinjutsu) relative alle anime, ai defunti e ai serpenti, che ha portato avanti fino ad arrivare al punto di sconfiggere la morte stessa. Possiede anche molto talento con le tecniche correlate con i serpenti (da qui il nome Orochi, un leggendario serpente a otto teste della mitologia giapponese), può infatti evocare i serpenti, perfino il re dei serpenti, Manda, il corrispettivo di Gamabunta di Jiraiya e di Katsuyu di Tsunade. Orochimaru ha inoltre l'abilità unica di mutare, riparando ogni danno al proprio corpo in maniera estremamente semplice.

Missioni svolte per il Villaggio della Foglia[2][modifica | modifica wikitesto]

  • D:16
  • C:332
  • B:521
  • A:491
  • S:108

Tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Ninjutsu
Genjutsu
Fuuinjutsu
Abilità Speciali
  • Camminare su pareti verticali e camminare sull'acqua
  • Reincarnazione
  • Parti del corpo allungabili in modo illimitato[senza fonte]
  • Alterazione delle proprietà del chakra (Vento, Acqua, Fuoco)[senza fonte]
  • Conoscenza vastissima delle tecniche

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Template:Bibliografia
  • Masashi Kishimoto. Hiden: Tō no Sho Naruto Official Databook (秘伝・闘の書 NARUTO―ナルト― キャラクターオフィシャル データBOOK?, Hiden: tō no sho Naruto kyarakutaa ofisharu deetabukku) (in giapponese). Shūeisha, Tokyo 2005. ISBN 4-08-873734-2
  • Masashi Kishimoto. Hiden: Sha no Sho Naruto Official Databook (秘伝・者の書 NARUTO―ナルト― キャラクターオフィシャル データBOOK?, Hiden: sha no sho Naruto kyarakutaa ofisharu deetabukku) (in giapponese). Shūeisha, Tokyo 2008. ISBN 978-4-08-874247-2