Utente:Clarabracci/Sandbox

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Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • TV Chair (1968), Museum of Modern Art, San Francisco. Video a circuito chiuso (bianco e nero) con televisione e sedia con seduta in plexiglas.
  • TV Garden (1974–77/2002), Stedelijk Museum, Amsterdam / Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf. Installazione con televisioni con video a canale singolo tra piante. [2]
  • Opus Paintings (1975). Olio su tela in 32 parti, ciascuna: 10 x 8 pollici.
  • The More the Better (1988), National Museum of Modern Art and Contemporary Art, Seul. Video a tre canali (a colori, suono), con 1003 monitor e struttura in acciaio, alta circa 60 piedi.
  • Untitled [Newspaper Drawing] (c.1990), Smithsonian American Art Museum, Washington, DC. Olio su carta da giornale stampata.
  • 359 Canal Street (1991). Scrivania con blocchi di legno dalla demolizione di George Maciunas, acrilico, telaio di televisione, ritagli di giornale, tasti di pianoforte e lettere (gli autori includono Yoko Ono, Ray Johnson e Wolf Vostell).
  • Sistine Chapel (1993), prima esposizione alla Biennale di Venezia. Immagini elettroniche sovrapposte che ricoprono le pareti ed il soffitto della galleria, insieme a forti suoni intervallati a momenti di silenzio. [3]
  • Electronic Superhighway: Continental U.S., Alaska, Hawaii (1995), Smithsonian American Art Museum, Washington, DC. Installazione video di cinquantuno canali (incluso un feed televisivo a circuito chiuso), elettronica personalizzata, illuminazione al neon, acciaio e legno (a colori, suono). [4]
  • Untitled [RCA Victor] (1996). Video a canale singolo con monitor da 22 pollici.
  • Untitled [Console RCA Victor Deluxe] (1996). Video a canale singolo (a colori, muto) in un mobile televisivo vintage con acrilico e robot giocattolo.
  • Bakelite Robot (2002).Tate Modern, Londra. Video a canale singolo (a colori, muto) con monitor LCD, luci elettriche colorate e radio in bachelite vintage. [5]
  • TV Cello (2003). Video a canale singolo con monitor LCD da 20 pollici, monitor LCD da 15 pollici e monitor CRT da 13 pollici.
  • Golden Buddha (2005). Asia Society Museum, New York. Video a circuito chiuso (a colori) con televisione e Buddha in bronzo con aggiunte permanenti di pennarelli a olio
  • Third Eye Television (2005). Video a canale singolo (a colori, suono) in un televisore vintage con pennarello indelebile e acrilico.
  • Lion (2005). Video a tre canali (a colori, suono) con 2 monitor al plasma e 26 monitor CRT, e leone in legno con aggiunte di acrilico e pennarello indelebile.
  • Untitled [Cage Composite] (2005). Video a due canali (a colori, suono) in televisori vintage con luci elettriche e pennarello indelebile.

A. Del Puppo, L'arte contemporanea. Il secondo Novecento, Torino, Einaudi, 2013, p. 158, scheda n.13.

Fondazione Mudima, a cura di, Nam June Paik. Lo sciamano del video, Milano, Mazzotta, 1994

Gagosian - Nam June Paik: https://gagosian.com/artists/nam-june-paik/ (consultato il 31/05/2022)

ZKM Center for Art and Media Karlsruhe: https://zkm.de/en/artwork/zen-for-tv (consultato il 31/05/2022)

SFMOMA - San Francisco Museum of Modern Art:https://www.sfmoma.org/read/nam-june-paik-exhibition-guide-curator-picks/ (consultato il 31/05/2022)

SAAM - Smithsonian American Art Museum: https://americanart.si.edu/artwork/electronic-superhighway-continental-us-alaska-hawaii-71478 (consultato il 03/06/2022)

Tate Modern: https://www.tate.org.uk/art/artworks/paik-bakelite-robot-t14340 (consultato il 03/06/2022)

  1. ^ (EN) Ecke Bonk, Nam June Paik | Zen for TV | 1963 | ZKM, su zkm.de. URL consultato il 3 giugno 2022.
  2. ^ (EN) Nam June Paik: Exhibition Guide + Curator Picks, su SFMOMA. URL consultato il 3 giugno 2022.
  3. ^ (EN) Nam June Paik: Exhibition Guide + Curator Picks, su SFMOMA. URL consultato il 3 giugno 2022.
  4. ^ (EN) Nam June Paik: Exhibition Guide + Curator Picks, su SFMOMA. URL consultato il 3 giugno 2022.
  5. ^ (EN) Tate, ‘Bakelite Robot’, Nam June Paik, 2002, su Tate. URL consultato il 3 giugno 2022.

Onoreficenze[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della sua vita ha ricevuto numerose onoreficenze da parte, ad esempio, del Guggenheim Museum, della Rockfeller Foundation e dell'American Film Institute. Altri suoi premi tra i più importanti sono il Will Grohmann Award, il Goslar Emperor’s Ring, la Picasso Medal, il premio Kyoto per l'Arte e la Filosofia e la Medaglia Geum-gwan dell'Ordine al Merito Culturale (Corea del Sud).

James Cohan - Nam June Paik https://www.jamescohan.com/exhibitions/nam-june-paik2 (consultato il 01/06/2022)