Utente:Carlomorino/da fare/Monetazione di Petelia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


Catalogazione[modifica | modifica wikitesto]

I testi comunemente usati per catalogare le monete di Petelia sono Historia nummorum Italy 2453/2467

Il testo di Maria Caccamo Caltabiano, La monetazione di Petelia, pubblicato a Palermo nel 1977, è raramente usato nei cataloghi delle aste.

Altre fonti di catalogazione sono le Sylloge Nummorum Graecorum. In genere sono usate le più recenti o più diffuse, come quella dell'American Numismatic Society, quella di Copenaghen e quella della collezione Morcom, una collezione di bronzi dell'Occidente greco, che si trova in Gran Bretagna. Nei cataloghi si trova un'indicazione abbreviata della Sylloge, del tipo "ANS", "Cop." o "Morcom", seguita dal numero della moneta raffigurata.

Contesto monetario[modifica | modifica wikitesto]

Monete[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

Questa serie è costituita intorno ad un'unità di circa 8 grammi. Le monete non recano indicazione del valore. Su Historia Numorum Italy sono catalogate da 2453 a 2459. La mancanza di indicazione di valore e la sensibile oscillazione dei pesi, non permettono di identificare il valore relativo dei singoli pezzi, anche se è comunque possibile porli in successione.

L'unità è costituita da una moneta che presenta al dritto la testa di Demetra e al rovescio l'immagine di Zeus[1].

Di questa moneta sono presenti due varianti che si differenziano per la legenda al rovescio e per la presenza o meno di simboli o lettere. In un tipo (HN Italy 2453) la legenda è divisa in due righe diritte. Nell'altro (HN Italy 2453) la legenda è su un'unica riga che è però curva e segue il bordo della moneta.

Il prototipo della testa di Demetra potrebbe essere il ritratto di Filistide a Siracusa[2] Il diametro delle monete è intorno ai 20/21 mm ed il peso è tra i 5,9 e i 10 grammi[3].

La prima frazione è costituita da una moneta che presenta al dritto la testa laureata del dio Apollo e al rovescio si trova un tripode con l'etnico ΠΕΤΗΛΙΝΩΝ scritto in due linee verticali[4]. Il diametro delle monete è intorno ai 17/18 mm ed il peso è tra i 3,4 e i 6,7 grammi[3].

Il tripode era associato all'oracolo di Delfi, e quindi al culto di Apollo, raffigurato al dritto. I tipi con Apollo e il tripode erano caratteristici della monetazione di Croton[5].

La terza frazione mostra al dritto la testa barbata di Ares volto a destra con elmo corinzio e al rovescio la legenda ΠΕΤΗΛΙΝΩΝ, su due righe, e la Nike che tiene una corona d'alloro. Esistono due varianti: con la Nike volta a sinistra oppure a destra[3].

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo C[modifica | modifica wikitesto]

Legende ed epigrafia[modifica | modifica wikitesto]

Pesi e leghe[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ HN Italy 2453, 2454; Caltabiano, p. 13, 1
  2. ^
    Tetradramma con Filistide
  3. ^ a b c HN Italy p. 186
  4. ^ HN Italy 2455; Caltabiano, p. 13, 2
  5. ^
    Statere di Crotone