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Cappella Civica di Trieste
NazioneBandiera dell'Italia Italia
CittàTrieste
Sito webwww.cappellacivica.it
 
DirettoreMarco Sofianopulo
Organicovoci miste
RepertorioMusica sacra e vocale in genere
Periodo attività1538-in attività

La Cappella Civica di Trieste è un’istituzione musicale antichissima della stessa città, costituita da un coro, un direttore ed un organista, cui si aggiungono altri musicisti, secondo le caratteristiche dei programmi.
L’attività istituzionale è quella di servizio liturgico nella Cattedrale di San Giusto, però talvolta si allarga anche oltre il genere sacro, nel campo della musica vocale di insieme e solistica.
Nacque nel 1538 – quando il Comune iniziò a stipendiare il Maestro di Cappella e l’Organista del Duomo “per servicio d’Iddio, per honore della chiesa cathedrale di s.to Giusto et reputacione di tutta la Città”.
L’attività della Cappella Civica continua una tradizione musicale che è patrimonio culturale di inestimabile valore per l’intera città.
L’organico dell’Istituzione musicale è costituito da un Direttore (Marco Sofianopulo), un Organista (Roberto Brisotto), un Archivista (Fabiana Polli) e da un Coro misto composto da 20 cantori titolari e 20 supplenti, selezionati annualmente tramite audizioni.
Normalmente il coro canta nella S. Messa domenicale delle 9.15, trasmessa dalla stazione radio R.A.I. del Friuli Venezia Giulia, sulla frequenza di 91,4 MHz in FM. Inoltre, l’Istituzione organizza concerti e rassegne, e produce pubblicazioni e incisioni discografiche.


La storia[modifica | modifica wikitesto]

Liber Consiliorum di Trieste, 1538: primo documento ufficiale riguardante la costituzione della Cappella Civica

Già nel Quattrocento, accanto alle cappelle musicali volute dai regnanti d’Europa, quasi in concorrenza con quella del Papa, le cattedrali e i grandi monasteri mutarono le antiche scholae cantorum, che si dedicavano esclusivamente al canto gregoriano, in cappelle musicali per l’esecuzione della polifonia. Queste proliferarono quindi in molte città, anche piccole, e Trieste non fu da meno: nel 1538, per volontà del vescovo Pietro Bonomo, nacque la Cappella Civica, “per servicio d’Iddio, per honore della chiesa cathedrale di s.to Giusto et reputacione di tutta la Città”, come si legge nel documento del libro consiliare di allora.
Nel 1560 comparve il primo maestro di cappella, qualificato come cantore, maestro di canto e di musica, Maestro della Cappella di S. Giusto, musico, e remunerato dal Comune. Nel Seicento la Cappella era formata da pochi cantori molto qualificati, che eseguivano brani a 4 e 5 voci. Se, fino alla metà del ‘600 venivano conservati atti e notizie riguardanti i musicisti della Cattedrale, nella seconda metà del secolo non risulta alcun documento. Vennero inseriti nell’organico della Cappella alcuni strumentisti, primo nucleo della futura orchestra.

Cattedrale di S. Giusto in una stampa

Nel Settecento si delineò la formazione della Cappella, che rimase stabile per tutto il secolo: un quartetto vocale e strumentale con il direttore-organista. Verso la fine del secolo la Cappella ebbe un periodo di decadenza, seguito da una rinascita che iniziò nell’Ottocento: nel 1817 fu nominato organista e direttore, e pure direttore del Teatro, Giuseppe Farinelli, musicista apprezzato in tutta Italia. In questo periodo, fu riorganizzato ed ingrandito l’organico vocale e strumentale, stabilite le funzioni alle quali la Cappella doveva partecipare, ed emanato un nuovo regolamento. Con lui e il successore Luigi Ricci, altro maestro di fama, la Cappella godette di alto prestigio in Italia.
Sotto la direzione di Luigi Ricci, fu istituita una scuola di canto ecclesiastico, furono separati i ruoli di direttore ed organista, si determinarono le funzioni ecclesiastiche di prima e seconda classe con organico orchestrale differenziato. Alla fine dell’Ottocento a lui seguì, alla direzione del coro, Giuseppe Rota, con cui la Cappella ebbe un periodo di grande splendore: in Cattedrale accorrevano sempre moltissimi fedeli per ascoltare le esecuzioni musicali, al punto che si dovette aprire un nuovo accesso per il coro nel campanile, perché altrimenti i cantori sarebbero stati impossibilitati ad entrare nella chiesa tanto affollata.
In questo periodo di cambiamenti si sentì l’influsso del movimento ceciliano, e un rinnovamento nel repertorio fu dovuto anche in seguito alla riforma della musica sacra promulgata da Papa S. Pio X con il “Motu proprio” del 1903.
Due anni dopo il Rota andò in pensione, e al suo posto arrivò Carlo Paini, che volle nel repertorio tutte le messe di Perosi e della scuola ceciliana, ma anche diverse pagine importanti tratte dalla polifonia classica. Fu questo un periodo di transizione, in cui lentamente si andava estinguendo la scuola di canto, e nel 1922, in vista della costruzione del nuovo organo, fu eliminata l’orchestra.
Tuttavia, la Cappella visse allora il suo massimo splendore, anche grazie alla collaborazione dell’organista Gastone Zuccoli. Nel 1931 fu creata a Trieste la locale emittente radiofonica, che iniziò subito a trasmettere in tutta Italia le S. Messe con la partecipazione della Cappella Civica, e la trasmissione continua tuttora.
Nel 1937 il posto di direttore passò a Luigi Toffolo, e quello di organista a Eusebio Curelli prima, e ad Emilio Busolini poi. Toffolo diede al repertorio della Cappella un carattere di ispirazione mitteleuropea, non senza le critiche del locale movimento ceciliano, specialmente quando il coro eseguì la Messa in Mi b di A. Bruckner. Erano tempi difficili: l’attività era ostacolata dalle difficoltà della guerra, le retribuzioni dei cantori erano irrisorie, Toffolo era contemporaneamente direttore stabile dell’orchestra del Teatro, e quasi tutti i cantori erano impegnati anche nello stesso Teatro. Tuttavia, si cercò di sistemare il regolamento dell’Istituzione, che risaliva a metà dell’800.
Nel 1968 Toffolo – nominato direttore artistico del Teatro Verdi – lasciò la direzione della Cappella a don Giuseppe Radole. Con un nuovo concorso, fu sostituita buona parte dei cantori, e si stabilì una cadenza bisettimanale per le prove. Don Radole compose molte musiche su testi italiani, senza però dimenticare il notevole repertorio latino, e continuando a coltivare lo studio del gregoriano. In questo periodo fu restaurato l’organo Mascioni, e a Busolini, dopo un breve periodo con il friulano Lino Falilone, successe il compositore, pianista ed organista Marco Sofianopulo. Questi, improvvisatore e autore dalla vena fluente, compose molto per la Cappella, e collaborò spesso anche nella direzione della stessa.
Nel 1986, al pensionamento di don Radole, Marco Sofianopulo ne prese il posto, e all’organo fu chiamato Mauro Macrì. Sotto la direzione di Sofianopulo, furono intensificate le prove, e fu regolamentato l’ingresso dei cantori tramite audizione musicale, fu istituita la figura dell’archivista, e si promossero numerosi concerti. Si dimostrò così, a circa 450 anni dalla sua costituzione, che la Cappella Civica era vitale non solo per la liturgia della Cattedrale, ma in genere nella vita musicale cittadina.

La Cappella Civica con Papa Giovanni Paolo II nel 1989

Nel 1988 ricorreva il 450° anniversario dalla fondazione della Cappella Civica, come testimoniato dal primo documento sulla sua esistenza. In questa occasione, fu creato un comitato presieduto dal Sindaco di Trieste, che stabilì un fitto programma di iniziative: la pubblicazione di un volume commemorativo, un ciclo di concerti di musica sacra nella Cattedrale di S. Giusto, una mostra storico-documentaria, un Concorso internazionale di composizione, un programma televisivo in 3 puntate, in collaborazione con la R.A.I.
Il 12 aprile 1989 il coro della Cappella Civica, assieme al Vescovo di Trieste mons. Bellomi e ad altre autorità cittadine, fu ricevuto in udienza da S. S. Papa Giovanni Paolo II. Al Sommo Pontefice furono offerti alcuni doni, insieme all’esecuzione del mottetto “Tu es Petrus”, composto per l’occasione. Il giorno seguente, l’Osservatore Romano scrisse: “… Nella suggestiva cornice di Piazza San Pietro… sono risuonate stamane le note di uno splendido Tu es Petrus eseguito dalla Cappella Civica della Cattedrale di S. Giusto in Trieste, che celebra quest’anno il 450° di fondazione. I cantori, guidati dal M° Marco Sofianopulo, autore del brano, erano accompagnati dal vescovo mons. Bellomi. Si tratta di un’istituzione – spiega il Presule – che ha un ruolo centrale nella vita della comunità civile ed ecclesiale di Trieste. Nata come Cappella ‘civica’, è divenuta ben presto uno strumento di animazione e di guida nella liturgia della nostra Cattedrale attraverso un’attività artistica di grande efficacia e professionalità. …” [1]
All’organista Macrì è succeduto nel 2003 il giovane Manuel Tomadin, che nel 2008 ha lasciato il posto a Roberto Brisotto, tuttora titolare del prestigioso organo della Cattedrale.
Negli ultimi anni la Cappella collabora strettamente con la Parrocchia, la Curia e il Vescovo, per raffinare la qualità del servizio ed intervenire attivamente nel dare il suo contributo alla bellezza e alla miglior efficacia e comprensibilità della liturgia.


La Cattedrale di S. Giusto[modifica | modifica wikitesto]

Per una descrizione della Cattedrale si rimanda alla relativa voce su Wikipedia.

La Cattedrale di S. Giusto col campanile
La Cattedrale di S. Giusto
Celebrazione in Cattedrale di S. Giusto



Il Direttore[modifica | modifica wikitesto]

Il Direttore della Cappella Civica di Trieste è il M° Marco Sofianopulo.
Per una breve biografia, si rimanda al sito ufficiale della Cappella Civica.

L’Organista[modifica | modifica wikitesto]

L'Organista della Cappella Civica di Trieste è il M° Roberto Brisotto.
Per una breve biografia, si rimanda al sito ufficiale della Cappella Civica.

L’archivio[modifica | modifica wikitesto]

L’Archivio musicale della Cappella Civica consta di una parte storica, comprendente circa cento opere di antichi Maestri di Cappella (in particolare Ricci e Rota), attualmente cedute al Civico Museo Teatrale, e di quella utilizzata per l’attività istituzionale. Quest’ultima costituisce la parte più cospicua dell’archivio, comprende più di 10000 titoli di musica sacra vocale-strumentale, nonché molta musica corale profana, un ampio repertorio di musica da camera vocale, e molto materiale riguardante la liturgia. Non manca, poi, una parte scientifica, con testi di musicologia, canto gregoriano, liturgia, dizionari, enciclopedie, cataloghi ed altro, ed infine le pubblicazioni e incisioni prodotte dall’Istituzione.
L’Archivio comprende, inoltre, la documentazione dell’attività svolta, in particolare per il periodo conseguente il 1986, anno in cui la direzione è stata assunta dal M° Marco Sofianopulo, che ha sviluppato e modernizzato l’attività.


L’archivio non è consultabile dal pubblico, ma, compatibilmente con il proprio servizio istituzionale, l’archivista è disponibile per fornire qualche informazione agli studiosi interessati.
Si sta altresì completando l’informatizzazione dell’archivio, che consentirà un rapido accesso a tutti i titoli, e ogni possibile ricerca incrociata.

Il Coro[modifica | modifica wikitesto]

Il Coro della Cappella Civica

Nel Regolamento della Cappella Civica si legge:
"…Il coro della Cappella Civica è costituito con la partecipazione di cantori in possesso delle necessarie capacità di lettura e di esperienza nel canto corale selezionati su domanda, a cura di una commissione a questo fine nominata dal Sindaco. Vengono formati due elenchi, uno di cantori effettivi nel numero di 20 ed uno di supplenti anch'esso fino ad un numero massimo di 20 cantori…".

Per entrare nel Coro è necessario superare un’audizione. Le audizioni per i nuovi cantori sono bandite una volta all’anno, nel mese di novembre. I candidati devono sostenere l’esecuzione di alcuni vocalizzi, di un brano scelto liberamente dal candidato e di una lettura a prima vista.

L’organo[modifica | modifica wikitesto]

Per informazioni sull'attuale organo della Cattedrale e quelli passati, si rimanda alla voce sulla Cattedrale di San Giusto e al sito ufficiale della Cappella Civica.




Organo Mascioni: dettaglio delle canne
Organo Mascioni: l'interno della cassa
Organo Mascioni: dettaglio della cassa



Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Per un elenco delle pubblicazioni dell'Istituzione, si rimanda alla relativa pagina del sito ufficiale della Cappella Civica.

1 - La Civica Cappella di S.Giusto - 450 anni di musica a Trieste.
Comitato "Cappella Civica 450" Trieste 1989
2 - La musica nella Cattedrale di S.Giusto

a cura di M.Sofianopulo, V.Vascotto e G.Radole

Ed. Pizzicato 1998
3 - Autori vari:

Settembre Musicale e Rassegna organistica Alpe Adria 1992
Studi su Giuseppe Tartini e catalogo completo delle opere

Associazione Promusica 1992
4 - Fabio Nesbeda:

Appunti per una storia della musica corale

Cappella Civica 1994
5 - Margherita Canale Degrassi:

Le esecuzioni Monteverdiane nell'attività delle prime società corali a Trieste

Cappella Civica 1994
6 - a cura di M.Sofianopulo e C.Salata:

Tre musicisti istriani: F. e G.Spongia da Rovigno al tempo di C.Monteverdi,

A.Tarsia da Capodistria a 350 anni dalla morte

Dischi[modifica | modifica wikitesto]

Per un elenco dei dischi incisi dall’Istituzione, si rimanda alla relativa pagina del sito ufficiale della Cappella Civica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [da: “L’Osservatore Romano”, 13 aprile 1989]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV. (1989) La Civica Cappella di S. Giusto. 450 anni di musica a Trieste. 1538 – 1988. Edizioni Comitato per il 450° anniversario della Cappella Civica.
  • G. RADOLE (1970) La Civica Cappella di S. Giusto in Trieste. Libreria internazionale “Italo Svevo”.


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]






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