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Orchestral Manoeuvres in the Dark (OMD)
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereNew wave
Synth pop
New romantic
Post-punk
Pop rock
Periodo di attività musicale1978 – in attività
[Sito Ufficiale
Myspace Ufficiale Sito ufficiale]

Gli Orchestral Manoeuvres in the Dark (spesso abbreviato in OMD o OMITD) sono un gruppo synth pop britannico fondato nel 1979 e tuttora attivo, sebbene con una diversa formazione.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Periodo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo prende vita da un duo formato da Andy McCluskey e Paul Humphreys, nato dalla scena dell'Eric (un club di Liverpool) alla fine degli anni settanta. I due non si lasciarono influenzare dagli effluvi psichedelici di gruppi come Teardrop Explodes o Echo & the Bunnymen e concentrarono la loro attenzione verso i sintetizzatori e il kraut-rock spaziale.

Il primo nome del duo fu VCLXI (da un particolare della copertina di "Radioactivity" dei Kraftwerk). Rinominati Orchestral Manoeuvres in the Dark (da una delle canzoni dei VCLXI), i due firmarono un contratto con l'etichetta indipendente Factory e debuttarono con il singolo Electricity (1979). Il singolo fu seguito dal primo album senza titolo nel 1980, dopo il passaggio all'etichetta Din Disc, una sussidiaria della Virgin).

Al primo album, seguì il secondo Organization (1980), dal quale fu tratto il singolo Enola Gay, un successo internazionale di enormi dimensioni ispirato al famoso bombardiere che sganciò la bomba su Hiroshima. Architectur and morality (album del 1981) concluse la prima, frenetica fase, con gli OMD diventati un quartetto, arricchito di due performer per le esibizioni dal vivo, Martin Cooper (sassofono e tastiere) e Malcolm Holmes (percussioni).

Scioglimento e riformazione[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo continuò a pubblicare album (Dazzle Ship, 1983, Junk Culture, 1984, Crush, 1985 e The pacific age, 1986), ma il momento migliore, a livello commerciale, era ormai alle spalle. Gli OMD si sciolsero nel 1989, per mancanza di interesse da parte del pubblico, e resuscitarono nel 1991 ad opera del solo McCluskey, che fu l'unico proseguire in questa vicenda. Andy usò la vecchia sigla per gli album Sugar tax (1991) e Liberator (1993); l'ultimo titolo è Universal (1996). Gli OMD sono inclusi nelle raccolte Exposed II e Urgh! A music war.

Fin dai primi lavori, il loro pop si distingueva per una particolare vena malinconica, che ha accompagnato tutta la loro produzione, fino al primo scioglimento del 1989. Dalla ripresa, il gruppo ha tonalità più elettroniche.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1980: Orchestral Manoeuvres in the Dark
  • 1980: Organisation
  • 1981: Architecture & Morality
  • 1983: Dazzle Ships
  • 1984: Junk Culture
  • 1985: Crush
  • 1986: The Pacific Age
  • 1988: The Best of OMD
  • 1990: Compact Collection Picture Discs 3erBox
  • 1991: Sugar Tax
  • 1993: Liberator
  • 1996: Universal
  • 1998: The OMD-Singles
  • 2000: The Peel-Sessions 1979 - 1983
  • 2001: Navigation – The OMD B-Sides
  • 2003: Orchestral Manoeuvres in the Dark (Remastered)
  • 2003: Organisation (Remastered)
  • 2003: Architecture & Morality (Remastered)
  • 2003: The OMD Singles (Remix Edition) DCD
  • 2007: Architecture & Morality CD/DVD Edition
  • 2008: Dazzle Ships (Remastered)
  • 2008: Architecture & Morality & More [Live CD/DVD]
  • 2008: Messages – Greatest Hits 30 Years in Sight & Sound [CD/DVD]