Utente:Alice Bignardi/Sandbox

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Digital Storytelling

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Il Digital Storytelling rappresenta un'evoluzione del tradizionale racconto, che sfrutta le potenzialità delle tecnologie digitali per comunicare conoscenze, valori ed emozioni in modo efficace[1]. Questa forma comunicativa, nata dall'intreccio tra narrazione e digitale, ha avuto un'ampia diffusione grazie allo sviluppo del Web e alla possibilità di creare e condividere narrazioni personali su piattaforme online[2].

Il Digital Storytelling va oltre la semplice creazione di video multimediali, poiché si focalizza sull'aspetto narrativo, con l'intento di condividere esperienze emotivamente significative con un pubblico più ampio.

Questa pratica non si limita alla produzione di contenuti, ma si inserisce in un processo continuo che coinvolge attivamente gli attori sociali, gli strumenti tecnologici e le intenzioni comunicative[2].

Digital Storytelling a scuola

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In ambito scolastico si è diffuso il digital storytelling[3], metodologia didattica attiva, che promuove la costruzione e l'invenzione di storie multimediali attraverso l'utilizzo di una serie di tecnologie e contenuti digitali. Questo processo consiste nell'organizzare contenuti digitali all'interno di una struttura narrativa, utilizzando vari elementi come video, audio, testi, mappe e immagini. Il risultato è una narrazione dinamica e coinvolgente che sfrutta le potenzialità dei media digitali.[4]

Questa metodologia didattica è caratterizzata da diverse componenti che contribuiscono alla sua efficacia educativa. Oltre che per la sua multimedialità, si distingue per una serie di elementi che contribuiscono a creare narrazioni ricche e coinvolgenti, offrendo agli studenti un'esperienza immersiva.[1] L’interattività consente agli utenti di esplorare diversi percorsi narrativi, mentre l’accessibilità rende i contenuti fruibili su diverse piattaforme e dispositivi, ampliando la portata del pubblico e favorendo un apprendimento più inclusivo e personalizzato.

I benefici educativi di questa metodologia sono numerosi:

  • un maggiore coinvolgimento: grazie al suo carattere interattivo, aumenta la motivazione degli studenti, facilitando l'apprendimento e la memorizzazione dei contenuti;
  • lo sviluppo della creatività: gli studenti sono stimolati a usare la loro immaginazione nel processo di invenzione della storia;
  • la stimolazione del pensiero critico: gli studenti devono analizzare e interpretare dati e informazioni per creare una storia, sviluppando così anche la capacità di problem-solving.
  • lo sviluppo di competenze tecnologiche: grazie all'utilizzo di strumenti digitali per raccontare storie gli studenti sviluppano le competenze tecnologiche essenziali nel mondo moderno.[5]

Le modalità di utilizzo delle tecniche di digital Storytelling per migliorare i processi di apprendimento sono varie. Ad esempio, presentare agli studenti problemi complessi sotto forma di casi specifici reali e concreti è una metodologia didattica ben conosciuta e sperimentata. Anche la spiegazione storico-narrativa di teorie, invenzioni o principi scientifici è efficace. Questa metodologia aiuta a comprendere il "sapere perché, quando, dove", che implica essere "capaci di fare" e controllare le situazioni attraverso strategie adeguate che integrano la gestione cognitiva con quella emotiva. [6]

L’attività di "inventare storie" richiede e sollecita lo sviluppo di molte abilità cognitive, come la capacità di selezionare informazioni, confrontare e revisionare dati, competenze linguistiche e narrative e la capacità di saper organizzare le nozioni secondo legami temporali e causali.

Il digital storytelling rappresenta un metodo di apprendimento e alfabetizzazione tecnologica stimolante e creativo, che può ampliare la relazione tra insegnanti e studenti, offrendo un canale di comunicazione basato sulla narrazione e sull’interazione attiva. Può diventare un’esperienza trasformativa anche per i docenti, che possono sperimentare nuove modalità di insegnamento e diventare mediatori dei processi sociali innescati dalle narrazioni digitali[6].

L’esperienza di laboratorio di Digital Storytelling è un approccio didattico utile per comunicare contenuti, processi e contesti emotivi ed esperienziali. La narrazione mediata dagli strumenti digitali ha il potenziale di essere un valido strumento concettuale e operativo, complementare alle modalità tradizionali di insegnamento e apprendimento. Le digital stories risultano efficaci nei contesti formativi quando riescono a mediare storie autentiche, arricchite da riflessioni personali ed esperienze vissute[7].

Comunicazione

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Lo storytelling viene utilizzato anche nella comunicazione in ambito scientifico. La ricerca ha dimostrato che utilizzare uno stile comunicativo più avvincente e vicino alla comunità non scientifica permette di riuscire a recuperare fondi di investimento per le ricerche. Molti scienziati hanno individuato un fattore di successo dello Storytelling in ambito scientifico nel racconto di esperienze personali. Tali esperienze permettono una immedesimazione dell'ascoltatore nella problematica e aiutano gli scienziati ad adempiere alla parte sociale compresa nei compiti di ricerca scientifica[8]

Le neuroscienze hanno dimostrato come l'uso di metafore basate sui cinque sensi (vista, olfatto, udito, tatto e gusto) attivano anche le aree sensoriali della corteccia cerebrale e non solo le aree di elaborazione del linguaggio solitamente attivate durante l'elaborazione letterale delle frasi.[9]

La ricerca scientifica ha inoltre dimostrato che l'abilità di una storia di trasportare l'ascoltatore nel mondo del narratore (storyteller) - e quindi di persuaderlo - deriva dalla ricezione mentale che una vivida descrizione di esperienze produce sull'ascoltatore, portandolo alla sensazione di aver provato le stesse esperienze.[10]

Elementi chiave per poter costruire una storia avvincente in ambito scientifico sono:

  • Identificare il messaggio che si vuole lasciare all'ascoltatore: partire dalla conclusione può essere un buon metodo per costruire il processo narrativo all'inverso, il messaggio finale che si vuol lasciare al pubblico serve a fornire una ragione per cui si dovrebbe investire sulla ricerca;
  • Definire una struttura narrativa: costruire una storia che preveda alcune criticità (che verranno poi risolte durante la storia) aiuta a mantenere alta l'attenzione e definire il ritmo narrativo;
  • Tenere in considerazione la linea narrativa: metodi e processi di ricerca, sebbene di fondamentale importanza nella stesura di documenti accademici, non costituiscono un elemento avvincente per la narrazione; un buon metodo per costruire una storia per l'ascoltatore è partire con una scena emozionante dell'esperienza di ricerca scientifica e lavorare su alti e bassi grazie alla risoluzione dei conflitti;
  • Utilizzare un linguaggio evocativo: l'utilizzo di stratagemmi linguistici che creino immagini vivide e persuasive riesce a far immergere l'ascoltatore nell'esperienza; il coinvolgimento dei cinque sensi si dimostra, in questo senso, valido come strategia comunicativa;
  • Chiedere riscontro ad altri: una volta costruita la propria narrazione, è utile chiedere pareri ad amici e colleghi; i riscontri vanno tenuti in considerazione e servono a mettere in luce punti di debolezza dell'efficacia narrativa della storia.[8]
  1. ^ Joe Lambert, Digital storytelling: capturing lives, creating community, 4. ed, Routledge, 2013, ISBN 978-0-415-62703-0.
  2. ^ a b Maxine Alterio e Janice McDrury, Learning Through Storytelling in Higher Education, 16 dicembre 2003, DOI:10.4324/9780203416655. URL consultato il 3 giugno 2024.
  3. ^ Social and life course issues, collana Gerontology : changes, challenges, and solutions / Madonna Harrington Meyer and Elizabeth A. Daniele, editors, Praeger, an imprint of ABC-CLIO, LLC, 2016, ISBN 978-1-4408-4491-1.
  4. ^ Corrado Petrucco e Marina De Rossi, Narrare con il digital storytelling a scuola e nelle organizzazioni, Carocci, 2009.
  5. ^ Digital Storytelling – Metodologie didattiche, su metodologiedidattiche.it. URL consultato il 3 giugno 2024.
  6. ^ a b Diario della Formazione, Digital Storytelling nell'Apprendimento: Tecniche e Benefici, su Diario della Formazione, 12 ottobre 2021. URL consultato il 3 giugno 2024.
  7. ^ Maxine Alterio e Janice McDrury, Learning Through Storytelling in Higher Education, 16 dicembre 2003, DOI:10.4324/9780203416655. URL consultato il 3 giugno 2024.
  8. ^ a b (EN) Stephanie J. Green, Kirsten Grorud-Colvert e Heather Mannix, Uniting science and stories: Perspectives on the value of storytelling for communicating science, in Marie-Claire Shanahan (a cura di), FACETS, vol. 3, n. 1, 1º ottobre 2018, pp. 164–173, DOI:10.1139/facets-2016-0079. URL consultato il 3 giugno 2024.
  9. ^ (EN) Uri Hasson, Asif A. Ghazanfar e Bruno Galantucci, Brain-to-brain coupling: a mechanism for creating and sharing a social world, in Trends in Cognitive Sciences, vol. 16, n. 2, 2012-02, pp. 114–121, DOI:10.1016/j.tics.2011.12.007. URL consultato il 3 giugno 2024.
  10. ^ (EN) Simon Lacey, Randall Stilla e K. Sathian, Metaphorically feeling: Comprehending textural metaphors activates somatosensory cortex, in Brain and Language, vol. 120, n. 3, 2012-03, pp. 416–421, DOI:10.1016/j.bandl.2011.12.016. URL consultato il 3 giugno 2024.