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Heinrich Julius Klaproth

Heinrich Julius Klaproth (Berlino, 11 ottobre 1783Parigi, 28 agosto 1835) è stato un linguista, storico, etnografo saggista, orientalista ed esploratore[1] tedesco.

Insieme a Jean-Pierre Abel-Rémusat è considerato la forza motrice dietro la trasformazione degli studi sull'Estremo Oriente in un'autentica disciplina scientifica che adotta un metodo critico.[2]

Nome[modifica | modifica wikitesto]

Heinrich Julius Klaproth era conosciuto col nome di Julius. Davanti al cognome si trova anche il prefisso von[3] . A volte primo e secondo nome vengono scambiati.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Klaproth nacque a Berlino l'11 ottobre 1783. Il padre era il chimico Martin Heinrich Klaproth, a cui si attribuisce la scoperta di quattro elementi tra cui uranio. [4]

Il giovane Klaproth dedicò le sue energie allo studio delle lingue asiatiche fin dalla piu' tenera età, facendosi conoscere con la pubblicazione della Rivista asiatica ("Asiatisches Magazin", pubblicata a Weimar nel 1802-1803). Per questo l'Accademia delle scienze di San Pietroburgo gli offri un posto[5], che egli accetto'. Nel 1805 partecipò all'ambasceria del conte Golovkin in Cina. Al suo ritorno fu inviato dall'Accademia a visitare il Caucaso per un'esplorazione etnografica e linguistica (1807-1808), e in seguito fu impegnato per diversi anni nelle pubblicazioni orientalistiche dell'Accademia. Nel 1812 si trasferì a Berlino. [6]

Nel 1815 si stabilì a Parigi e nel 1816 Alexander von Humboldt gli fece ottenere dal re di Prussia il posto di professore di lingue e letterature asiatiche, col permesso di rimanere a Parigi per tutto il tempo necessario alla pubblicazione del suo libro.[6] Morì a Parigi il 28 agosto 1835.

Klaproth era un orientalista dagli interessi assai vasti, in quanto padroneggiana non solo il cinese, ma anche il Manciù, il Mongolo, il sanscrito, il turco, l'arabo, il persiano, e persino le lingue caucasiche. La sua vasta gamma di interessi comprendeva lo studio dello sviluppo delle singole nazioni nel contesto asiatico, al contrario di cio' che avviene nel XXI secolo, dove gli studi sono molto settoriali e specialistici. [4]

La sua Dissertazione sulla lingua e sulla scrittura degli Uguri del 1812 ("Abhandlung über die Sprache und Schrift der Uiguren") è stata contestata da Isaak Jakob Schmidt, che è considerato t

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Urlo, Timon. (2006). "Secret Memoirs of the Shoguns: Isaac Titsingh and Japan, 1779-1822," 'pp. 69 -72.
  2. ^ Walravens, p. 177
  3. ^ Prefisso tedesco che indica provenienza geografica.
  4. ^ a b Walravens, p. 178
  5. ^ Klaproth lavoro' in particolare per quello che sarebbe diventato l'Istituto di studi orientali dell'Accademia.
  6. ^ a b Screech, p . 70.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Hartmut Walravens, Julius Klaproth - His Life and Works with Special Emphasis on Japan, in Japonica Humboldtiana, vol. 10, 2006, DOI:10.18452/6752.