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Pëtr Karlovič Clodt von Jürgensburg

Barone Pëtr Karlovič Clodt von Jürgensburg, (in russo Пётр Карлович Клодт?, in tedesco Peter Clodt von Jürgensburg) (San Pietroburgo, 5 giugno 1805San Pietroburgo, 20 novembre 1867), è stato uno scultore russo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

In cultura[modifica | modifica wikitesto]

Pëtr Karlovich Klodt nacque il 5 giugno (24 maggio secondo l'allora calendario Giuliano) 1805 in San Pietroburgo nella famiglia dei baroni tedeschi baltici Clodt von Jürgensburg. La famiglia fu nobile ma non molto ricca, tutti uomini facevano i militari. Il padre di Pëtr, Karl Fiodorovitch, fu un generale del esercito russo, si distinse nella guerra contro Napoleone. La madre – Elisabetta-Carlotta-Aurora von Freyhold. Pëtr fu secondogenito dei otto figli. L’infanzia e l’adolescenza di Pëtr passarono in Omsk, dove suo padre fu trasferito nel 1814. Il ragazzo studiava nel corpo locale dei cadetti. In quell tempo lui cominciò a destare l’ìnteresse per disegno, intaglio, scultura. Adorava sopratutto i cavalli. Nel 1822 dopo la morte del padre la famiglia tornò a San Pietroburgo. Pëtr entrò nella scuola d’artiglieria. Studiava bene, ma dedicava tutto suo tempo libero alla sua passione – cavalli: analizzava loro anatomia, razze, comportamento. Li sempre disegnava o intagliava di legno con un temperino. Siccome i cannoni del epoca erano fatte tramite fusione di metallo, nella scuola d’artiglieria insegnavano bene quel processo technologico, che si trovò utilissimo per il futuro scultore. Pëtr Klodt finì la scuola nel 1825 e servì per due anni come ufficiale in una brigata d’ artiglieria, ma poi chese il congedo a causa del salute debole. Nel 1828 Pëtr lasciò l’esercito per diventare scultore. Per due anni studiava da solo, osservando la natura e copiando opere d’arte antiche e moderne; nel 1830 entrò nell’Accademia di Belle Arti. Abitava in un seminterrato dove poteva portare un cavallo per modellarlo. Subito le sue figurine di cavalli cominciarono d’avere successo, anche lo zar Nicola I gli ordinò una per regalare alla moglie. Nel 1831 Pëtr Klodt ricevette il primo grande ordine: la sestiga trionfale per la Porta di Narva. Lui lavorava insieme con scultori S. Pimenov, V. Demut-Malinovsky, I. Leppe, architetto V. Stasov. I cavalli appoggiano sulle due zampe e fanno l’impressione del movimento impetuoso. Con questa opera finita nel 1833 Klodt diventò noto. Lo stesso anno lui si sposò con Iuliania Spiridonova. Nel 1832 Klodt ottenne un altro compito – fare due gruppi scultorei per il lungoneva d’Ammiragliato. Furono fatte due statue – “I domatori di cavalli”,

ma all’imperatore non piaque loro collegamento con i leoni già presenti sul lungoneva – invece di cavalli furono messi i vasi. Così apparve l’idea di metterli sul ponte Anichkov. Il nuovo progetto prevedeva quattro gruppi scultorei. I primi due erano già pronti quando in 1838 morì all’improvviso il direttore della fonderia dell’Accademia di Belle Arti. Senza lui era impossibile fondere le sculture. Piotr Klodt decise diventare lui stesso il direttore della fonderia. In questo ruolo lui iniziò d’utilizzare i metodi e le technologie nuove. Così diventò possibile fondere le sculture grande in pezzo unico senza lavorazione successivo. Lo stesso anno 1838 Klodt fu eletto accademico e professore dell’Accademia di Belle Arti. 20 novembre 1841 il ponte fu aperto dopo i restauri. Due sculture di bronzo furono installati al lato d’Ammiragliato, per il lato di Corso Liteyniy furono fatte loro copie di gesso dipinti. Ancora due copie furono fatti di bronzo nel 1842, ma lo zar le regalo al re di Prussia, furono installate a Berlino. Piotr Klodt le accompagnava in Prussia e lì visse alcuni mesi. L’altre due copie di bronzo presero loro posto sul ponte nel 1844, ma due anni dopo furono regalati al re delle Due Sicilie, adesso sono a Napoli. Sul ponte tornarono le copie di gesso. L’altre copie di queste sculture si trovavano anche davanti del palazzo d’Orlov in Strelna (persi durante la Seconda Guerra mondiale) e nella tenuta di Golitsin in Kuzminki presso Mosca.

Così nel 1846 il scultore decise di fare non le copie, ma le altre due figure sullo stesso tema. Furono installate nel 1850. Per “I domatori di cavalli” Piotr Klodt ricevette gli ordini: russo – di Santa Anna, prussiano – d’Aquila Rossa di terzo grado, siciliano – di San Ferdinando. Come prototipo di queste sculture si può ricordare le figure di Dioscuri sulla Cordonata del Campidoglio a Roma e “cavalli di Marly” del scultore francese Guillaume Coustou, messi all'ingresso degli Champs-Élysées a Parigi. Ma i gruppi di Klodt sono diversi, perche 1) sono più realistici 2) non sono simmetrici, compongono la storia in quattro parti.

Nel 1846-1850 Piotr Klodt lavorava sul rilievo lungo 70 metri “Il cavallo serve l’uomo” per il manneggio del palazzo dei Marmi, ma quel edificio non si è conservato. Nel 1846 Klodt si giunse ai lavori sul progetto del monumento al principe Vladimir, il quale portò il cristianesimo nella Rus di Kiev. L’autore del progetto Vasiliy Demut-Malinovsky morì e il progetto passò al architetto Konstantin Ton che ci invitò anche Klodt. Il scultore ricevette lo schizzo piccolo del principe fatto di Demut-Malinovsky e dovette rifare la statua nei dimensioni del monumento. Questo non fu il lavoro technico, il scultore inevitabilmente avrebbe dovuto cambiare il progetto iniziale. Il monumento fu installato nel 1853 sulla sponda alta di Dniepr. Vladimir con la croce grande in mano è sul pedestallo in forma della chiesetta russa. Nel 1848 tramite le donazioni dei cittadini furono raccolti i soldi per un monumento al scrittore di favole famoso Ivan Krylov. Fu bandito il concorso che Piotr Klodt vinse e nel 1855 il monumento fu installato nel Giardino d’estate. Il scultore a fatto un ritratto realistico, con la faccia, gli abiti, l’atteggiamento facilmente riconoscibili. Come si avesse seduto sulla panchina sotto gli alberi per notare una frase. Questo stile fu nuovo nella città dove dominavano i monumenti allegorici, nelle tradizioni di classicizmo, nelle toghe romane e corone d’alloro. Sul piedistallo si trovano gli altorilievi degli animali – protagonisti delle favole di Krylov. Piotr Klodt progettò il piedistallo insieme con un designatore noto Aleksandr Agin. Gli animali sono anche molto realistici – sono proprio animali. Per questo il scultore fu criticato perche nelle favole gli animali non sono realistici, rammentano piuttosto delle persone. Piotr Klodt fu uno dei primi animalisti in Russia. Piorr Clodt partecipò ai lavori della decorazione della cattedrale di Sant’Isacco. Così lui creò, per esempio, le statue “Cristo portacroce” e “Deposizione” sulla facciata del nord. Nel 1856 – 1859 Piotr Klodt insieme con gli altri artisti: architetto August Montferrand, scultori Robert Salemann e Nicholas Ramazanov, - lavorò sul monumento di Nicola I sulla Piazza di Sant'Isacco. A Klodt fu commissionata dallo zar in persona la statua equestre del suo padre. Lo schizzo iniziale rappresentava un cavaliere a cavallo in posa statica. L'autore aveva pensato con questo di rappresentare grazie alla mimica ed ai gesti, il carattere reale dell'imperatore ma questo progetto fu rigettato da Montferrand in quanto esso male si adattava al complesso spaziale della piazza. Klodt creò dunque un nuovo schizzo con il cavallo in movimento, rampante sulle zampe posteriori, una raffigurazione più originale e soprattutto che dava l'impressione del movimento e della forza della composizione. Dopo la Rivoluzione d’ottobre il monumento non fu rimosso perche fu sempre rispettato per il grande lavoro d'ingegneria – la statua è realizzata con due soli punti d'appoggio. Piotr Klodt fece anche alcuni sculture per la cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, distrutti insieme con la cattedrale. Invece, sue figurine piccole furono sempre molto diffuse e molto apprezzate e si sono conservate bene, adesso sono nei musei, nel Museo Russo, per esempio. Come direttore della fonderia, eseguì i monumenti non soltanto sui progetti suoi, ma anche per gli altri autori, per esempio, il monumento a Pietro I a Cronstadt, a Nicolaj Karamzin a Simbirsk, a Gavriil Derzhavin a Kazan e così via. Insegnava nell’Accademia di Belle Arti e in più fu il supervisore della educazione grafica nelle tutte scuole militari russe. Piotr Carlovich Klodt morì al’improvviso dal’arresto cardiaco nella sua tenuta Halola (adesso Klevernoye) sul’istmo careliano 20 novembre 1867 all’età di 62 anni. Fu sepolto nel cimitero luterano Smolenskoye in San-Pietroburgo, poì, nel 1936 la sua tomba fu trasferita al Cimitero Tichvin nel monastero di Aleksandr Nevskij. Iniziò una dinastia degli artisti: suo figlio Mikhail fu il pittore realista noto, le sue opere sono nel museo Russo e nei altri musei. Tra nipoti e pronipoti di Piotr Carlovich Klodt furono sempre pittori, scultori, illustratori dei libri.

В 1856 году архитектор Императорских театров Альберт Кавос восстановил сгоревшее здание Большого театра. Новая квадрига Аполлона работы Петра Клодта украсила портик театра - та самая, которая до сих пор летит над Театральной площадью. В первоначальном варианте здания фонтон украшала алебастровая колесница. И располагалась она в арочной нише. После того, как то произведение погибло, Кавос решил пересмотреть первоначальный замысел. Упряжку было решено разместить не в нише, а под открытым небом. И не перед глухой стеной, а на фоне окон. И выполнить их не в алебастре, а в металлическом сплаве, покрытом медью. Для реализации проекта архитектор пригласил Петра Клодта, выдающегося скульптора-анималиста. Ибо кто в России лучше него умел лепить коней? Они из-под рук скульптора выходили столь живыми, что того иногда даже критиковали за излишний реализм. Квадрига Клодта мощнее предшественницы, массивнее, выше на полтора метра (в высоту достигает 6,5 метров). Вся композиция выдвинута вперёд, копыта коней как бы зависают в воздухе. Бог Аполлон полон спокойствия, уверенности, в его руке – лира.

animalista è un pittore di animali bronzetto è una piccola scultura (aggiungere lì)

Note[modifica | modifica wikitesto]


Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

[1].

Петр Клодт - "лошадиный ваятель", su vk.com.

(RU) Клодт Петр Карлович (1805-1867) [Peter Jakob Clodt von Jürgensburg (1805-1867)], su funeral-spb. URL consultato il 23.08.2023.

(RU) Clodt von Jürgensburg, in Энциклопедический словарь Брокгауза и Ефрона [Dizionario Enciclopedico Brockhaus ed Efron], vol. 15, San-Pietroburgo, casa editrice F. Brockhaus ed I. Efron, 1895, p. 424. URL consultato il 04.09.2023.


(RU) http://art.liim.ru/art-names/07k/k081_4_01.html. URL consultato il 23.08.2023.

(RU) Petrov V., Clodt G., Clodt Pëtr Karlovich, in Большая российская энциклопедия [Grande Enciclopedia Russa], vol. 14, Mosca, Grande Enciclopedia Russa, 2009, p. 307, ISBN 9785852703453. URL consultato il 04.09.2023.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Jurij Pirjutko, Parco della Vittoria Moskòvskij, su San Pietroburgo. Encyclopedia., Comitato per la cultura dell'amministrazione di San Pietroburgo. URL consultato il 10.02.2023.


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