Utente:-Kali Yuga-/Camuffamento navale

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Nave ausiliaria USS West Mahomet con camuffamento navale di tipo dazzle

Il camuffamento navale è una forma di inganno militare in cui una nave è dipinta con uno o più colori al fine di nascondere o confondere l'osservazione visiva del nemico. Nel corso degli anni sono stati sperimentati introdotti diversi tipi di camuffamento: il mimetismo criptico, in cui applicando una certa colorazione si tenta di occultare l'imbarcazione alla vista; l'inganno, con cui una nave viene fatta sembrare più piccola o, come nel caso delle Q-ships, viene allestita in modo tale da imitare un mercantile; e infine il dazzle, uno schema di pittura caotico il cui scopo è quello di confondere il nemico e di falsarne i tentativi di stimare distanza e direzione della nave che ne fa uso. La controilluminazione fu sperimentata dalla Royal Canadian Navy per nascondere le navi oscurate contro un cielo notturno leggermente più chiaro.

Sono noti esempi di camuffamento navale risalenti all'antichità. Le navi dei pirati del Mediterraneo venivano a volte dipinte con tonalità blu-grigie per renderle meno visibili. Anche durante la guerra civile americana entrambe le fazioni camuffarono le proprie imbarcazioni sia per eseguire blocchi navali sia per le ricognizioni notturne.

Il camuffamento navale fu usato estensivamente dall'Ammiragliato britannico durante la prima guerra mondiale sullo spunto delle ricerche dell'artista Norman Wilkinson sullo schema di tipo dazzle che si conclusero con l'adozione di quest'ultimo da parte della marina militare britannica e successivamente di quella americana. Nel corso della seconda guerra mondiale questo camuffamento fu rivisto sia dalla Royal Navy che dalla U.S. Navy e adottato anche da un certo numero di altre marine militari. Dopo il secondo conflitto mondiale l'introduzione dei sensori radar rese meno efficaci i sistemi di camuffamento basati sul semplice occultamento visivo, anche se le imbarcazioni costiere usano tuttora schemi mimetici congiuntamente alla tecnologia stealth.

Uso nell'antichità[modifica | modifica wikitesto]

Il camuffamento navale fu occasionalmente usato nell'antichità: il libro del III secolo noto come Imagines attribuito a Filostrato di Lemno (o a Filostrato di Atene) e a Filostrato il Giovane riporta che le navi dei pirati del Mediterraneo erano talvolta dipinte di blu o di grigio per renderne più difficile l'avvistamento[1]. Vegezio riporta che ai tempi delle campagne in Gallia il cosiddetto "blu venetico" veniva usato per occultare le navi, che venivano ricoperte di cera verde-bluastra e che le vele e il sartiame erano dello stesso colore. Anche i marinai indossavano vesti color blu venetico[1][2][3][4].

Impiego nell'età moderna e contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

La USS Connecticut, appartenente alla Great White Fleet, in una cartolina del 1906

Durante l'età d'oro dei commerci marittimi capitava spesso che i velieri fossero dipinti ad hoc dai propri capitani che necessitavano di un temporaneo vantaggio tattico. Una nave poteva essere dipinta in modo tale da imitarne un'altra, si potevano occultare i portelli dei cannoni con della tela dipinta in modo da far apparire la nave innocua, o poteva capitare che venissero dipinti portelli aggiuntivi per farla sembrare meglio armata. Un esempio di queste tattiche basate sull'inganno è quello del corsaro americano Jonathan Haraden, in attività tra il 1778 e il 1782, che nascondendo i cannoni del suo sloop fece sì che esso venisse scambiato per un mercantile lento. Avvicinato da una nave corsara britannica molto più veloce, Haraden fece rimuovere repentinamente i teli dipinti che coprivano i cannoni e sparò una bordata, catturando così l'imbarcazione nemica[5].

Durante la guerra civile americana entrambe le fazioni fecero uso di colorazioni mimetiche durante il blocco dell'Unione. Le navi del blocco erano a volte dipinte di grigio per nasconderle meglio nella nebbia costiera[6][7].

Negli anni '90 del 1800 le navi da guerra tedesche e francesi erano dipinte di grigio[8]. L'interesse americano per il camuffamento navale ricevette i primi finanziamenti ufficiali nel 1898 durante la guerra ispano-americana quando schemi bianchi e grigi furono presi in considerazione per la loro capacità di nascondere la sagoma di una nave sull'orizzonte o contro il cielo a grandi distanzeTemplate:Sfn. L'artista Abbott Handerson Thayer effettuò delle ricerche sulla contro-ombreggiatura per eliminare le ombre naturaliTemplate:Sfn. La marina degli Stati Uniti passò dal grigio al bianco nei primi anni del XX secolo, e nel 1907 la Great White Fleet salpò per circumnavigare il globo con scafi completamente bianchiTemplate:Sfn. Questa colorazione si dimostrò però inefficace e al ritorno della flotta le navi furono ridipinte di grigio[9]. Le navi britanniche furono dipinte di grigio a partire dal 1903; si optò per delle tonalità chiare al fine di minimizzare il surriscaldamento dovuto all'insolazione nei climi caldiTemplate:Sfn.

Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Camuffamento Dazzle.
La posamine USS Oglala (CM-4) fotografata nel Mare del Nord con mimetismo dazzle, 1918

Durante la prima guerra mondiale l'aumento della gittata dei cannoni navali e la paura dei siluri a lungo raggio e ad alta velocità usati sia contro le navi da guerra che contro i mercantili causò un significativo aumento dell'uso del camuffamento navaleTemplate:Sfn.

Royal Navy[modifica | modifica wikitesto]

HMT Aquitania con mimetismo dazzle

Le prime ricerche sul camuffamento a schemi geometrici furono svolte in Gran Bretagna. Agli inizi del conflitto lo zoologo John Graham Kerr consigliò a Winston Churchill di usare il mimetismo dirompente per spezzare le sagome delle navi e la contro-ombreggiatura per farle apparire meno uniformiTemplate:Sfn seguendo le idee di Thayer[10][11].

Marina imperiale tedesca[modifica | modifica wikitesto]

Altre marine militari[modifica | modifica wikitesto]

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

U.S. Navy[modifica | modifica wikitesto]

Royal Navy[modifica | modifica wikitesto]

Kriegsmarine[modifica | modifica wikitesto]

Royal Canadian Navy[modifica | modifica wikitesto]

Altre marine militari[modifica | modifica wikitesto]

Impieghi successivi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Lionel Casson, Ships and seamanship in the ancient world, JHU Press, 1995, pp. 211–212.
  2. ^ Robert Cushman Murphy, Marine camouflage, 4–6, Brooklyn Institute of Arts and Sciences, January 1917, pp. 35–39.
  3. ^ (EN) Graham Sumner, Roman Military Clothing: AD 200–400, Osprey Publishing, 2003, p. 24, ISBN 1841765597.
  4. ^ Waldemar Kaempffert, Fighting the U-Boat with Paint: How American and English artists taught sailors to dazzle the U-Boat, in Popular Science Monthly, vol. 94, April 1919.
  5. ^ Raplh M. Eastman, Some famous privateers of New England, Kessinger Publishing, 1928, pp. 17–18, ISBN 1-4179-0676-6.
  6. ^ Kendall F. Haven, Voices of the American Civil War: Stories of men, women, and children who lived through the War Between the States, Libraries Unlimited, 2002, ISBN 1-56308-905-X.
  7. ^ J. Douglas Kenyon, Forbidden science: from ancient technologies to free energy, Inner Traditions; Bear & Company, 2008, p. 105, ISBN 1-59143-082-8.
  8. ^ Robert Cowley, The Reader's Companion to Military History, Houghton Mifflin Harcourt, 2001, p. 68, ISBN 0-618-12742-9.
  9. ^ Wisconsin, in Dictionary of American Naval Fighting Ships, Naval History & Heritage Command, 9 April 2014. URL consultato il 27 June 2015.
  10. ^ Template:Acad
  11. ^ The University of Glasgow Story, in Sir John Graham Kerr, University of Glasgow. URL consultato il 24 November 2012.