Fluoruro di uranile

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Fluoruro di uranile
Nomi alternativi
Ossifluoruro di uranio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareUO2F2
Massa molecolare (u)308,02 g/mol
Aspettosolido giallo-verdastro
Numero CAS13536-84-0
Numero EINECS236-898-8
PubChem6432077
SMILES
O=[U+2]=O.[F-].[F-]
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acqua64,4 g/100 g (20 °C)[1]
Temperatura di fusione300 °C (decomp.)[2]
Temperatura di ebollizionesublima
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta pericoloso per l'ambiente
Frasi H300 - 330 - 373 - 411

Il fluoruro di uranile è un composto inorganico dell'uranio con formula UO2F2; è un prodotto intermedio nella conversione tramite idrolisi dell'esafluoruro di uranio (UF6) in ossido di uranio o nella forma metallica dell'uranio; si forma anche quando l'esafluoruro di uranio reagisce con l'umidità atmosferica:

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Il fluoruro di uranile è un solido giallo chiaro e verdastro la cui intensità del colore varia leggermente[3][4]. Il fluoruro di uranile cristallino è solo leggermente igroscopico. Al di sopra di 300 °C, il fluoruro di uranile si decompone in acido fluoridrico (HF) e triossido di uranio (UO3) od octaossido di triuranio (U3O8), a seconda della temperatura e della pressione dell'ossigeno[5].Come mostrato dalla cristallografia a raggi X, i centri dell'uranile (UO22+) sono completati da sei ligandi di fluoruro[6].

Tossicità[modifica | modifica wikitesto]

La tossicità acuta è principalmente dovuta agli ioni fluoruro (fluorosi) del composto. Come tutti i composti dell'uranio, il fluoruro di uranile è molto tossico. La sua radioattività gioca un ruolo minore in termini di pericolo, anche se alcune precauzioni dovrebbero essere prese quando nel composto è presente uranio arricchito, poiché l'uranio naturale è un emettitore alfa. La sostanza è corrosiva e pericolosa per inalazione, ingestione o contatto con la pelle. L'incorporazione per inalazione o ingestione può avere effetti devastanti sull'organismo ele conseguenze potrebbero essere ritardate nel tempo[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) David R. Lide (a cura di), cap. 4, in CRC Handbook of Chemistry and Physics, 90ª ed., CRC Press, 2009, p. 97, ISBN 978-14-20-09084-0.
  2. ^ (EN) W. L. Myers, A literature review on the chemical and physical properties of uranyl fluoride, su web.ead.anl.gov. URL consultato il 12 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2010)..
  3. ^ (EN) J.J. Katz e E. Rabinowitch, The chemistry of uranium, New York, McGraw-Hill, 1951, pp. 564–577.
  4. ^ (DE) Georg Brauer (a cura di), Handbuch der Präparativen Anorganischen Chemie, vol. 3, Stoccarda, Ferdinand Enke, 1978, p. 1218, ISBN 3-432-87813-3.
  5. ^ (EN) F. Coenen, The preparation of α-UO3 by the high temperature hydrolysis of uranyl halides, in J. Inorg. Nucl. Chem., vol. 28, 1966, pp. 1733–1734, DOI:10.1016/0022-1902(66)80077-5.
  6. ^ (EN) W. H. Zachariasen, Crystal chemical studies of the 5f-series of elements. III. A study of the disorder in the crystal structure of anhydrous uranyl fluoride, in Acta Crystallographica, vol. 1, n. 6, 1948, pp. 277–281, DOI:10.1107/S0365110X48000764.
  7. ^ (DE) Georg Brauer (a cura di), Handbuch der Präparativen Anorganischen Chemie, vol. 3, Stoccarda, Ferdinand Enke, 1978, pp. 1185–1189, ISBN 3-432-87813-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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